confuse- undicesimo capitolo

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Con quel bacio fugace abbandonò Hermione a mille domande

Malfoy le aveva lasciato le labbra impregnate dal sapore amaro della disperazione combinato alla freschezza della speranza.

La ragazza comprese dal gesto avventato del serpeverde ,che nel profondo non si era del tutto arreso al lato oscuro, nutriva ,ancora, poche deboli speranze di redenzione

per la prima volta aveva visto le sue debolezze, da sempre celate dietro un muro di strafottenza.

Non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine di quegli occhi argentei supplicanti ed il suono di quella voce ferma e malinconica.

Vederlo così le fece provare un nuovo sentimento, non di compassione ma di comprensione.

Entrambi vivevano in uno stato di prigionia

storie diverse di vita, valori differenti ma con il cuore che batteva all'unisono.

Non avrebbe mai pensato in una sola giornata di passare da una cella ad un castello, con un affascinante re annesso, di intrattenere mangiamorte ad una festa e prendersi a schiaffi con Malfoy per poi baciarlo.

Con questi pensieri si avviò giù dalle scale verso la sua camera, era notte inoltrata e la ospiti avevano lasciato la tenuta.

Dallo stipite della sua porta era appoggiato Colbert, con i capelli in disordine la camicia appena sbottonata che lasciava intravedere i pettorali scolpiti coperti da una leggera peluria

La fissava mordendosi il labbro inferiore senza proferire parola,

Hermione non poteva negarlo a se stessa, lui era schifosamente attraente, accendeva il suo corpo spegnendole il cervello e con un solo sguardo distruggeva ogni sua difesa

"sono venuto a cercarti e non ti ho trovata" disse serio avvicinandosi a lei

"è un piacere vedere che non sei scappata, mi dispiace per lo sgradevole incontro con il mio cuginetto" aggiunse accorciando le distanze

" lui è molto impulsivo, sicuramente ciò che ha detto non lo pensava ma quando si sente in pericolo attacca, è pur sempre una serpe" cotinuò accarezzandole la guancia rosea colpita da Malfoy

"ma quando mi ha dato della puttana di basso rango non ti sei disturbato a correggerlo" sussurrò la ragazza in tono amareggiato

Colbert la strinse a se "una puttana non la tratterei così"

Con un rapido movimento la prese in braccio, come una principessa e la portò all'interno della stanza

le sue braccia erano così forti e sicure, la sua pelle calda emanava un profumo inebriante, Hermione dovette resistere alla voglia di toccare quel petto leggermente abbronzato.

dopo averla adagiata su letto,Sfiorandole la fronte con le labbra le diede la buonanotte poi sparì.

Mancava giusto Foster e le sue maniere galanti a confonderla, lui la faceva sentire al sicuro...era strano il rapporto che stavano instaurando, nei suoi gesti vi era premura intrecciata a tentazione,

abbandonandosi all'alone del suo profumo avvolgente e all'odore di bucato delle lenzuola pulite sprofondò dolcemente nel mondo dei sogni.

Al suo risveglio immersa in quell'enorme soffice letto non riuscì a capire se fosse realmente desta o ancora addormentata, non le sembrava vero di aprire gli occhi e vedere , al posto del soffitto crepato della cella, quella stanza principesca con le sue candele profumate e le stoffe pregiate.

Pigramente si mise seduta e sentì le narici invase da invitante odore di burro e di pane caldo,

ai piedi del letto trovò un vassoio rigorosamente argenteo con un piattino di porcellana riempito di croissant ed una tazza di latte bollente,

accanto alla colazione notò un piccolo bigliettino intestato a lei,la grafia era molto elegante , lo aprì e ne lesse il contenuto

"buongiorno Principessa, non ti ho svegliata perché sono dovuto andare via presto per impegni lavorativi,

hai la mattinata libera,per le 13 sarò a palazzo e pranzeremo insieme, fatti trovare pronta

C.F.

Ps: sul comodino c'è una chiave per aprire la stanza in fondo al tuo corridoio, magari lì dentro troverai qualcosa di interessante per far passare il tempo"

Hermione provò un'immensa gratitudine per le attenzioni che Foster le dedicava,

mangiò con voracità, fino all'ultima briciola, la sua colazione, mise un paio di short ed una maglia bianca il tutto coperto da una calda vestaglia di lana, prese la chiave e si diresse verso la misteriosa stanza.


Inexspectatus- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora