trust- ventesimo capitolo

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Colbert diede una leggera pacca sulla schiena della ragazza "Hermione quale dei due cognomi ti ha fatto andare il boccone di traverso? Malfoy o Greengrass?"

La ragazza divenne paonazza "ehm...nessuno dei due, ho solo mandato giù un mirtillo intero! Esattamente stasera quale sarà il mio ruolo? "

"Semplice, ti assicurerai che i nostri ospiti siano a proprio agio, come hai fatto le sere scorse: Prenderai le giacche, servirai le varie portate...è più elegante farlo fare a te rispetto ad un elfo domestico" continuò

" Sono a conoscenza dei tuoi rapporti conflittuali con i Malfoy, ma posso assicurarti che non ti faranno nulla. Loro pensano che ti abbia presa solo per umiliarti e sfruttarti, viste le tue 'non nobili origini', e noi dobbiamo continuare a farglielo credere, devono fidarsi" concluse soffiandole sulle labbra

Hermione rimase stupefatta nell'udire l'ultima frase...Colbert con un giro di parole le aveva appena fatto notare di non essere un fanatico di Voldemort e del suo regime dittatoriale.

Sentì un sentimento, ormai dimenticato,prendere forma in lei : la speranza.

In quel momento vide Colbert come un possibile alleato, ma prima di trarre conclusioni avrebbe dovuto capire con certezza le sue intenzioni e per farlo doveva guadagnarsi la sua più totale, assoluta fiducia.

doveva stare al gioco.

"Non preouccuparti, mi comporterò come se nulla fosse successo...sarò cordiale e sorriderò" disse placidamente

Colbert le fece un sorriso

"ragazzina oggi ti coinvolgerò in una delle mie attività preferite" fece una pausa guardandola intensamente negli occhi

"ti aspetto fra mezz'ora nel giardino del palazzo, mettiti la giacca e...gli stivali!"

detto ciò, uscì dalla camera.

Hermione era molto curiosa di vedere cosa Colbert avesse in serbo per lei, poichè sapeva che l'attività a cui era più avvezzo fosse quella di stupire le persone.

Sebbene il suo status da 'prigioniera', Foster la faceva sentire a casa e protetta. Non c'era giorno in cui non pensasse a Ginny, Ron, Harry e tutti gli altri...ma prima di partire per una missione suicida per salvare il mondo magico ,doveva pensare a rimettersi totalmente e creare un piano ben strutturato.

Si sentì travolta da una marea di pensieri: la speranza di rivedere i suoi amici, la gentilezza di Colbert ed infine Draco. Non si era dimenticata, purtroppo, di lui. Quando pensava alla notte passata, le sembrava di sentire ancora il suo sapore sulle labbra.

la situazione che stava vivendo era del tutto irreale, pensava a come salvarsi ed allo stesso tempo si sentiva sempre più legata al suo nemico.

si tolse la tuta e la sostituì con dei jeans ed un maglione di lana, mise degli stivali neri trovati ai piedi del letto e si avviò verso l'uscita del palazzo.

Colbert l'aspettava in giardino, appoggiato ad un albero

"eccoti" le disse avvicinandosi e prendendola per la mano

Hermione gli rivolse un timido sorriso

"dove stiamo andando?" domandò la ragazza

"a cavalcare" rispose Colbert fermandosi innanzi una grande scuderia

senza darle il tempo di rispondere la trascinò all'interno

la scuderia era molto ampia e luminosa, vi erano almeno dieci box ed i cavalli erano tenuti alla perfezione. Hermione non era mai entrata in una stalla tanto profumata quanto quella

"Questa per oggi è tua, si chiama Perla" Colbert la portò davanti ad una magnifica cavalla Araba dal busto fine e dal manto bianco lucente, la criniera era legata in una grande treccia chiusa da un nastro in raso blu

"ecco...è stupenda davvero, ma io non ho mai cavalcato"

Colbert la guardò sbalordito

"Non hai mai cavalcato un cavallo? ogni famiglia ha la propria scuderia"

Hermione lo incalzò "semmai ogni famiglia con un conto alla Gringott a sette 0"

"vorrà dire che avrai l'onore di cavalcare il mio Blaze" le indicò un enorme cavallo nero, muscoloso con una lunghissima criniera

cogliendola di sorpresa, la prese in braccio e la mise in sella, poi , si posizionò dietro di lei

le prese le mani e, sempre tenendole strette, le appoggiò sulle redini

"Immagina di abbracciare il cavallo con le gambe. Evita di lasciare che le gambe si muovano. Questo migliorerà la tua seduta e farà lavorare i muscoli, oltre a tenere il cavallo motivato. Inoltre, tira l'ombelico verso la spina dorsale e rimani seduta dritta, perpendicolare alla schiena del cavallo." sussurrò al suo orecchio

Hermione poteva percepire il calore del corpo dietro di lei, il respiro sul collo e quel profumo avvolgente di cuoio e di vaniglia

stare tra le sua braccia le donava un grande senso di sollievo ma allo stesso tempo la infiammava











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