Felici e contenti

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-.....Vidi Caleb in piedi, vicino ad una macchina nera. Era bello come non mai... Aveva un vestito bianco abbinato con una cravatta blu. 'Stai sognando Kylie', pensai. Madonna mi mancava talmente tanto che avevo le allucinazioni? La mia coscienza aveva perfettamente ragione. Spostai lo sguardo e annuii al prete, sussurrando un sì.

《Justin Scott, accetti di essere lo sposo di Kylie Jensen?》 chiese quindi a Justin, lui non ci pensò due volte e rispose alla sua domanda ovviamente dicendo di sì.

Firmammo la carta e mi resi conto che ormai fossi legata a lui a vita. Guardo l'uomo che avevo sposato e lo vidi sorridere. Cosa c'era di bello in questa cosa? Non lo sapevo.

《Potete baciarvi.》 ci disse il prete dopo aver scambiato le fedi nuziali.

Girai la testa per vedere se davvero Caleb fosse una illusione e avrei potuto dire proprio di si, il mio Caleb non c'era più come anche la sua SUV nera.

Justin si fondò sulle mie labbra e io rimasi scioccata senza ricambiare, infatti sentii che si innervosì e mi morse il labbro inferiore per poter entrare nella mia bocca con la lingua. Le nostre lingue si mossero all'unisono ma non provai minimamente ciò che provavo quando baciavo Caleb. Niente farfalle. Niente brividi e niente eccitazione! Non ero al corrente di cosa mi stesse prendendo, forse avevo commesso un grande errore nella vita. Quanto avrei voluto che adesso quì davanti a me ci fosse stato Caleb... Quanto avrei voluto che lui fosse venuto per fermare questo mio grande sbaglio che ormai avevo fatto, invece no. Me l'ero solo immaginata come una scema! Odiai me stessa per essermi per aver sposato Justin, odiavo odiavo tutto e tutti! Non avevo mai sentito un odio così ma adesso era uno tra i sentimenti che più provavo spesso. Justin tutto felice si staccò da me è ci raggiunsero i famigliari per darci i regali e farci gli auguri.

《Auguri.》 disse mia madre insieme a mio padre asciugandosi le lacrime che scorrevano come una cascata, le diedi un bacio sulla guancia e le dissi che andava tutto bene. Poi feci lo stesso con mio padre. Verso di me corrse Josh e mi abbracciò stringendomi a se' come se da un momento all'altro mi avesse potuta perdere...

Aww quanto mi mancherai fratellone... 《Auguri bellissima, andrà tutto bene io ci sarò sempre e questo lo sai.》 mi sussurrò all'orecchio facendomi sorridere, sinceramente ora tra le sue braccia avevo cominciato anche io a piangere. Non potevate capire il bene che gli volevo.

《Auguri best, spero che tu riesca ad essere felice.》 mi disse Jen e poi si allontanò fermandosi di fianco a Josh, beh ero felice per loro. Almeno qualcuno qui potra stare con il ragazzo che davvero amava.

《Andiamo.》 mi richiamò Justin prendendomi per mano, feci una faccia schifata e mi incamminai salutando le persone...

《Lasciami in pace.》 dissi appena arriviamo alla bmw bianca, lui mi lasciò la mano e si sedette al posto del conducente, non feci tante storie e salii in macchina mettendomi la cintura.

《Cosa ti ho fatto, perché sei così arrabbiata? Quando ci siamo incontrati non eri così.》 mi fece presente lui. Ma come si permetteva di farmi certe domande?! Nel suo cervello esisteva solo un neurone e anche quello aveva dei peroblemi!

《Forse perché ho appena scoperto che sei un mafioso e che facevi il carino con me solo perché sapevi che dovevo sposarmi con te?!》 dissi io gridandogli contro 《Non capisco... La casetta, sapevi che vivessi lì perché non hai mandato i tuoi uomini a stuprarmi oppure a rapirmi?》 chiesi furiosa, lui si mise a ridere nel mentre che guardava la strada, ma mi prende per il culo?! Stupido coso.

《Kylie io non sapevo un cazzo okay? Non sapevo che la mia sposa fossi tu, non sapevo che mio padre avesse detto di stuprarti, o rapirti, o quello che cavolo è successo! Non sapevo niente di niente. Voglio chiarirti solo una cosa, io non sono come mio padre ok? Odio il "lavoro" che fa, odio il fatto che ti abbiano obbligata a sposarti con me. Odio che in tutta questa merda c'entro anche io e odio che tu mi odi solo perché ho un padre coglione che mi ha rovinato la vita. Terché tu davvero mi piaci... Mi sei piaciuta tantissimo quando ti ho incontrata per la prima volta, lì in quella pizzeria o anche nella discoteca. Adesso crederai che ti dico solo stronzate ma è davvero quello che sento.》 confessò non togliendo un attimo gli occhi dalla strada. Risii per le sue stronzate, ma se fosse stato vero quello che diceva? Nahh, non poteva essere.

Lui sbuffò e accelerò la velocità per poi girare a destra. Stanca della giornata passata mi addormentai con la testa sul braccio. Quando mi svegliai la macchina era ferma davanti ad un hotel, mi faceva malissimo il braccio dato che mi si era addormentato.

Justin mi stava guardando, sorrise 《Hey bella addormentata!》

《Justin sono stanca andiamo.》 uscii dalla macchina, presi la valigia e mi diressi verso l'entrata dell'hotel.

《Dai la porto io.》 disse prendomi la valigia viola dalle mano, obbedii.

Mi incamminai, alla reception ci diedero la chiave e mi salii l'ansia appena vidi che di chiave ce ne fosse solo una. Perfetto! Entrammo nell'ascensore.

Quando ero nervosa mi mordevo le labbra, non avevo idea di quando avessi cominciato a farlo, ma è diventata una mania! E infatti Justin se ne accorse 《Stai bene?》 chiese facendo finta di essere preoccupato.

《Benissimo.》 risposi alzando gli occhi al cielo, beh potei notare che questa abitudine ce l'avessi ancora. Avevo cominciato quando ero con Caleb. Beh era diventata anch'essa una mania.

《Kylie la smetti di fare la scorbutica? Ti ho già spiegato come stanno le cose, che tu mi credi o no io ti ho detto la verità! Spetta a te decidere se sono sincero.》 mi disse con un tono un po' arrabbiato, annuii e me ne stetti zitta.

Arrivammo al terzo piano e corsi verso la camera 63 ,ah già la chiave ce l'aveva Justin! Uffa. Aspettai quello che aveva un passo più lento di mio nonno e finalmente dopo mezz'ora arrivò. Passò la tessera ed entrammo nella grande stanza color crema. Era davvero bellissima! C'era un letto gigante a baldacchino con le lenzuola bianche e rosse. Sulla cporta c'era ricamato un grande cuoricino di petali di rosa rossa e intorno ad essa delle candeline. Vicino al letto si potevano trovare due comodini ed un armadio e anche lui abbastanza grande. A destra c'era la porta finestra da cui potevi uscire nel piccolo balcone. La vista è straordinaria, si vedevano il mare e la spiaggia... Ormai era già sera e il cielo era pieno di stelle, troppo bello.

Justin posò le valigie e mi si avvicinò pericolosamente, rimasi ferma come una statua con le gambe che mi tremano. Come avrei voluto che adesso al suo posto ci fosse stato Caleb, ma questi erano solo sogni.... Posò le sue labbra sulle mie e le mani sulla vita portandole,toccandomi. Le sue labbra cominciarono a baciarmi il collo ma l'unica emozione che sentivo per lui era disgusto! Quando mise le mani sui lacci del corpetto lo spinsi leggermente, lui abbassò la testa e sospirò profondamente.

《Ok ho capito, vado a prendere un'altra stanza per me.》 disse indietreggoando, appena si trovò vicino alla porta lo richiamai. Lui si voltò e mi guardò con un'aria interrogativa.

《Grazie.》 dissi appena, in risposta mi sorrise ed uscii dalla porta.

Girai la testa verso la porta finestra e cominciai a guardare le stelle, erano cosi belle e il cielo era completamente limpido. Era così tranquilla questa notte che riuscii adirittura a "riladsarmi",o quasi.

Ad un certo punto sentii due mani toccarmi le spalle, mi provocarono dei brividi ovunque......-

Heyy,a voi il nuovo capitolo, spero che vi piaccia,perdonatemi se non avevo aggiornato ieri come ho già detto in un commento mi si era cancellato un intero capitolo,e scusate anche se aggiorno un po' poco ma ora ho un casino di compiti e di verifiche e niente vi mando un bacio
Ana

Il Mio  BodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora