Il sesso

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'''37 capitolo''' - _Il 'Sesso'!_ -

-.....Passarono 3 mesi e la mia pancia stava cominciando a crescere sempre di più, non avreste potuto immaginare la felicità di Caleb. Era molto buffo quando ogni giorno si metteva a parlarci e ad accarezzarla. Oggi avremmo avuto la visita per scoprire se il nostro bimbo sarebbe stato una femmina oppure un maschio. Sinceramente a me non importava, bastava che fosse un bambino sano e senza problemi! Il sesso era facoltativo.

Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita mancava solo il foglio dello scorso esame che non riuscivo a trovare da nessuna parte! 《Caleb dov'è il foglio dello scorso esame che abbiamo fatto?》 urlai dalla stanza per farmi sentire, lui corse verso di me tutto bagnato dato che era appena uscito dal bagno.

《L'ultima volta l'ho visto nel primo cassetto del tuo comodino, guarda lì.》 mi disse, lo aprii e a momenti non mi misi a piangere per la disperazione. Non c'era neanche lì!

《Amore calmati non ti preoccupare adesso lo troviamo.》 disse affrettandosi, mi venne vicini e cominciò a frugare nel cassetto. Dopo vari minuti di ricerca finalmente lo trovammo!

Sospiro per il sollievo, lo presi com me ma poi un biglietto, che era appiccicato ad esso, cadde. Sopra c'era una macchiolina di sangue e solo adesso ricordai che fosse quello che avevoo trovato vicino al corpo senza vita di Justin. Rimasi lì imambolata a guardarlo per qualche minuto...

《Amore stai bene?》 mi chiese Caleb passandomi una mano davanti alla faccia.

《Sì sì, sono solo rimasta incantata ma sto bene.》 mentii, mi abbassai per raccoglierlo e poi lo posai al suo posto.

Lo avrei letto stasera, adesso non avevo alcuna forza per farlo.

《Sei strana da quando siamo usciti.》 mi disse Caleb appena fummo saliti in macchina.

《Sì, ecco... Niente. Sono solo preoccupata.》

《Per cosa?》 chiese non capendo.

《Per il nostro bimbo, ho paura. E se non sta bene? Io non riuscirei a sopravvivere sapendo che è così...》 dissi balbettando, avevo cominciato a parlare velocemente cosa che voleva dire che ero in ansia e tra poco avrei avuto un attacco di panico.

《No. Allora Kylie, respira... Okay? Ma perché il nostro bimbo dovrebbe stare male? Ma dai smettila, sei solo paranoica per la gravidanza, con lui o con lei andrà tutto bene ed in più abbiamo fatto l'esame qualche settimana fa dove diceva che va tutto bene. Quindi adesso non ti preoccupare se no ti viene l'attacco di panico.》 mi disse continuando a fissare la strada. Aveva ragione, cavoli mi conosceva troppo bene! Sapeva che a momenti, se avessi continuato così, avrei avuto un attacco.

《Ok forse hai ragione.》 acconsentii e poi misi la musica , alzai il volume e misi la testa sul finestrino continuando a pensare a quel biglietto.

Non avevo mai avuto il coraggio di leggerlo prima, però pensavo che adesso fosse arrivato il momento di farlo. Magari c'è scritto qualcosa di importante. Dai miei pensieri mi fece rinsavire Caleb dicendomi che eravamo arrivati. Per fortuna che avremmo avuto ancora cinque minuti sennò saremmo arrivati in ritardo e tutto per uno stupido foglio inutile poi...

《Buongiorno, siete venuti a conoscere il sesso?》 chiese il mio ginecologo.

《Sì》 risposi posando le mie cose sulla sedia.

《Bene allora stenditi sul lettino.》 mi disse lui e così feci.

Mi spalmò il gel freddo sulla pancia e sussultai però poi mi rilassai. Mi passò l'aggeggino su di essa facendoci vedere la creaturina che tenevo dentro. Era cresciuto davvero dato che 2 mesi fa era solo un semplice puntino nero. Il dottore ci fecs sentire il suo cuoricino e a momenti non scoppiai a piangere di gioia, ero troppo felice e visi che lo era anche Caleb. Lo guardai, mi stava accarezzando la mano sorridente quanto me.

《Allora, siete pronti a conoscere il sesso?》 ci chiese lui.

《Si.》 risposimo all'unisono.

《Mmh...il bimbo è un bel maschietto forte e sano!》 ci diede la notizia. Un figlio, lo  avevi sempre voluto un bel maschietto... Avevo sognato ad averlo ed ecco che il mio sogno si stava avverando. 《Avete già pensato ad un nome?》 ci chiese curioso.

《Sì...》 risposi 《Vogliamo che si chiami Justin.》aggiunsi. Vidi il dottore rattristarsi e abbassare  la testa, prese un fazzoletto e mi pulì la pancia.

《Dottore è successo qualcosa?》 chiesi preoccupata.

《No no niente, è che pochi mesi fa il mio miglior amico, Justin...si è suicidato.》 ci confessò lui ed ero più che sicura che fosse lo stesso Justin che conoscevo io.

《Mio marito...》 dissi abbassando pa testa, lui la alzò di scatto 《Mi dispiace tanto...》 aggiunsi poi, mi vestii ed uscii da quella stanzetta non riuscendo più a sopportare quella situazione.

《Stai bene?》 mi chiese Caleb correndomi a dietro dato che stavo camminando alla velocitá della luce.

《Sì sì tranquillo, dai andiamo a mangiare qualcosa che ho fame.》 lui annuì e scelsimo di andare a mangiare la pizza.

Era da tanto che non la mangiavo, tipo da due settimane e la volevo! Presi una quattro formaggi famigliare tutta per me e Caleb si stava sguarando dal ridere. Che ti ridevi?! Stronzo! Tuo figlio aveva fame. Lui invece si prese una normale margherita. Presi un frappé alla fragola, un gelato e andammo a sederci.

《Io non capisco come farai a mangiare tutta quella roba.》 affermò ridendo.

《Senti, tuo figlio ha fame. rispettaci!》 dissu lanciandogli un'occhiataccia.

《Ok ok haha, buon appetito!》

《Sei felice?》 gli chiesi riferendomi al fatto che avremmo avuto un maschio.

《Ovvio, come faccio a non essere felice? Nella famiglia ci sarà un altro uomo, non vedo l'ora di insegnargli a giocare a calcio e raccontargli come si conquistano le femmine.》 mi disse e vidi come gli si illuminanoro gli occhi. Gli tirai un calcio sotto il tavolo appena sentii la cosa delle femmine!

《Ahia!》 gemette per il dolore.

《Mio figlio non diventerà mai come te.》 mi offesi incrociando le braccia al petto.

《Ma io sono bravo.》 si difese fingendosi offeso.

《Adesso lo sei, ma prima no!》

《Kylie dai non fare scenate e mangia la pizza, sai che amo te e che voglio passare il resto della vita con te. Quello che è stato nel passato è passato e ora dobbiamo essere felici senza ricordare le brutte cose. Ora mangia! Che sono stanco e vorrei tornare a casa.》 mi disse lui.

《Ok.》 sospirai finendo la mia pizza.

Arrivati a casa mi affrettai subito a prendere il biglietto, lo aprii e appena lo feci mi si formò un nodo in gola. Ero troppo codarda persino per andare avanti......-

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