Animals

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Decisi di essere ancora una volta stupida.
Volevo vederlo, malgrado tutto, malgrado il male che mi aveva fatto.
Tutte le immagini mi scorrevano addosso, ero sola contro tutti.

Volevo riprendermi ciò che era mio, so che è brutto da dire così, ma Federico era ormai parte di me.

Perderlo sarebbe stato come subire una mutilazione di me stressa, tutta la mia adolescenza, tutta la mia quotidianità, ogni giorno senza lui era come perso.
Dovevo vederlo, parlargli e recuperare tutto, capirci qualcosa perlomeno.
Cosa avevo sbagliato?

« Mamma so già che non vuoi, ma esco con Fede oggi pomeriggio »
«Infatti non sono d'accordo, ma tanto sei libera di farti prendere per il culo ancora..»
«Senti.. Non butto tre anni nel cesso»
«Non sei tu che li stai buttando..»
«Devo vederlo» ribadii io.
Mia madre se ne andò dalla cucina dove stavamo facendo colazione.
Andai a scuola, ma essendo sabato sarei uscita alle 12.10.

La giornata non fu bellissima, perché l'ansia pre-esami iniziava a farsi sentire, l'esame della patente anche, Laura non mi rivolgeva più parola.
Ottimo direi. Però avrei visto Federico pomeriggio, forse l'unica cosa positiva.

«Amore sono giù» mi dice un audio di Federico su whatsapp.

Io come ogni fottuta volta sono perennemente in ritardo.

"Questo vestito no, questo mi fa obesa, no questo mi fa sembrare una nonna poi si che mi lascia, questo gli fa pensare che voglio scopare. Perfetto non ho un cazzo da mettermi."

«Jessica sei sempre in ritardo oh» mi rimprovera la mia sorellina Clary dall'altra stanza un po' scherzando.

Mia sorella ha quattro anni in meno di me, tendenzialmente ci stuzzichiamo a vicenda. É riservata e un po' scontrosa a differenza mia che con lei sono molto coccolona e protettiva in fin dei conti é la mia sorellina.

«Senti non so cosa mettermi..» risposi io.
Alla fine opto per leggings in eco pelle neri e un maglione stretto e lungo col collo peloso e una cintura sotto il seno.
"Sembra quasi che ho le tette, il culo é bello, la faccia vabbé é questa.. direi che sono pronta" pensai quasi ad alta voce.

Il telefono squilló..
«Sono giù..da un po' »
«Arrivo»
Corsi giù dalle scale, ma rallentai di botto, prima di arrivare sul pianerottolo, iniziò la tachicardia per l'ansia e poi sentii che il cuore rallentò perdendo battiti, facendomi girare la testa.
Rallentò, mi calmai, presi le gocce di fiori di bach che mi aveva consigliato la farmacista di fiducia, che per sembravano alquanto inutili. Proseguii e vedi Fede sotto casa con l'auto.
«Ciao amore» disse Fede con un sorriso.
«Ciao..» risposi, sconvolta da questa sua euforia nel vedermi.
«Bene oggi a scuola?»
"Ottimo, mi fa le domande di mio padre.."
«Normale, un po' di ansia» risposi..
«Dove vuoi andare?» mi domandò
«Ovunque» dissi "basta che sto con te" avrei aggiunto, ma preferii evitare.
«Steflor?»
«va bene»
Praticamente saremmo andati a vedere gli animali, lo facevamo molto spesso quando non avevamo idee.
Sembravamo una coppia felice, non me la sentivo di chiedere, fare domande o accusarlo, volevo viver mi tutta la giornata.

«Sono stato un cretino scusami..» mi disse dopo un po' , mentre ero lì intenta ad accarezzare un coniglietto.
«Mi piace troppo vedere il tuo sorriso» aggiunse Federico, con gli occhi che brillavano.
Io avrei tanto voluto insultarlo e strozzarlo per tutto ciò che stavo passando a causa sua, ma non riuscivo, lo amavo troppo.
«Sei tu che sei scemo.. Io non so che dirti» aggiunsi.
«Già.. voglio recuperare, non me ne frega nulla di quella.. Io voglio te»
Io non sapevo che dire, lo guardai soltanto.
«Tanto domani cambierai idea ancora..»
«Non posso cambiare idea ora che so di amarti.. E so quanto tu ami me» replicò lui..
«Comunque Jessica per favore mangia.. Sei magrissima..»
«Non é una cosa che controllo, quando vedo e sento alcune cose.. vomito» risposi io.
«Quanto hai perso?»
«10 kg credo..forse un po' di più»
«Tu sei pazza! Per colpa mia..» disse quasi commosso.
Io non risposi..

Dopo aver visto i coniglietti ci avicinammo ai cuccioli di cane lasciati in un recinto.
«É bellissimo..» dico indicando un maltese piccolissimo.
«Già, anche se sai che preferisco i cani grandi, come Lolly»
«Lo so..»
«Settimana prossima mi accompagni a vedere un allevamento di akita americano?»
«Vuoi prenderne uno?» gli domandai.
«Sì, è il mio preferito..» mi disse Fede.
«Certo che bello!» risposi sorridente.
«Lo cresceremo insieme.. Amo quando ti si illuminano gli occhi» aggiunse, in quegli occhi vedevo la sua sincerità e il suo amore che non avevo più visto da quel 28 febbraio.

Finita quella bella giornata, mi riportó a casa..
«Oggi ho capito ancora di più cosa voglio..»
Io gli sorrisi..
«Tu cosa provi per me?» mi domandò..
«Ma, sei scemo? Ti amo non è ovvio?» risposi.
"Pure dubbi ha.." pensai tra me e me.

«Anche io ti amo, voglio te.» mi disse e mi afferrò per baciarmi.

Il giorno dopo però mi scrisse una persona..

I Hate And I Love You #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora