I Hate And I Love You #Wattys2017

27 febbraio

Quasi due anni fa ormai..

Sedetevi comodi e preparatevi, perché rimarrete sorpresi come me. Purtroppo.
Cena dai "suoceri" che al contrario di come si possa pensare, erano davvero molto carini e affabili nel mio caso.
Stranamente, quel giorno accettai l'invito dato che io e i miei complessi d'accettazione non sempre mi facilitavano le cose.

Ho sempre avuto quella brutta mania di voler per forza piacere a tutti.

Federico, il mio ragazzo, era felicissimo del fatto che per una volta accettai, senza fare tante storie. Per me mangiare insieme e spesso, non era di così fondamentale importanza, tanto lo vedevo sempre tutti i giorni.
La cena finì e fu perfetta. Decidemmo allora io e Federico di andare a vederci un film in camera sua, anche se come al mio solito dandogli l'obbligo di tenere la porta aperta. L'idea di chiudermi di là, in camera con lui, quando c'erano i suoi genitori dall'altra parte a me personalmente non allettava molto.

Come potete intuire sono una persona molto insicura di se stessa e piuttosto timida. Ciò che amavo era la musica, leggere e stare col mio ragazzo.
Mora, occhi scuri, che pur di sentirsi più bella indossava spesso le lenti a contatto azzurre.
Ma torniamo a noi..

Ovviamente il film lo scelsi io e come spesso accade mi apisolai anche un pochino e lui baciandomi mi sussurrò: «Non hai idea di quanto ti amo.. tu non mi ami abbastanza. Non si può descrivere quello che provo ora qui con te» il tutto mi fece subito innervosire perché lui sapeva bene quanta difficoltà avessi nell' esternare le mie emozioni e i miei sentimenti.
E mi rabuiai.. Inoltre, mi ricordò quanto fosse geloso del mio amico Massi, che avevo conosciuto da qualche mese.
«Non voglio che lo vedi»
«É l'unico amico che ho adesso, mi hai già fatto perdere tutti per la tua inutile gelosia»
«Sono geloso.. » aggiunse. Gli presi il cellulare sul suo profilo fb e scrissi a Giada "Ciao".
«Ho scritto alla tu nuova amica, dato che hai detto che ti sei trovato bene, così siamo pari e non rompi più» «Ok.» E rimasi lì a vedere un po' la loro conversazione come andava avanti, anche se mi dava molto fastidio il modo "ochesco" con cui lei rispondeva a Federico.

Settimane prima infatti Federico conobbe questa Giada in discoteca perché era l'impiegata della nuova palestra in cui lui era iscritto e c'era la festa di inaugurazione organizzata lì. Ma nulla di che.. anche se mi innervosii molto perché andò a ballare senza di me, quando io a momenti non potevo uscire di casa senza lui.

"Ci sono troppe gatte morte in giro." Pensai tutta quella sera ed é un pensiero che ho sempre, in realtà.

Finito il film che era di una palla mortale, Federico mi riaccompagnò a casa anche se abitavo poco più avanti. Con la scusa infatti poteva portare a passeggio il suo cane Kirm.
Questo momento si ripeteva quasi sempre, da tre anni ormai, da quel giorno che le nostre labbra si erano per la prima volta incontrate.
Da qualche mese però questo momento portava un po' di tristezza perché la sua cagnolona (un mix di pastore australiano) era venuta a mancare.
Lolly questa tenera cucciolona di quasi 30 kg si era ammalata mesi prima di cancro e poi morì.
Era fantastica, quando la guardavi negli occhi te ne innamoravi immediatamente, quegli occhi blu come l'oceano ti mettevano sempre un'allegria incondizionata.
Lolly difendeva sempre Federico, era un po' gelosa, se mi avvicinavo troppo a lui, ad esempio quando ci baciavamo, lei cercava di mettersi nel mezzo.
Quando invece litigavamo e alzavo troppo la voce mi ringhiava e tirava i pantaloni.
Ricordo una volta che un paio di jeans me li strappò tutti. Se ci penso mi viene ancora da ridere, per fortuna erano vecchi. Quando Lolly morì , Federico si spense, ne soffrì molto, ma gli rimasi sempre accanto. Da lì, iniziò a cercare un altro cagnolino per alleviare il dolore, ma Lolly era Lolly.

Comunque Fede mi portò a casa e mi baciò come sempre. Ma..

SPAZIO AUTORE:
Spero che come primo capitolo vi abbia fatto un po' incuriosire.