Il giorno seguente, Giorgio davvero si fa trovare in stazione a Varedo.
Io gli andai incontro molto agitata, lui era così carino, indossava dei jeans semplici e una maglietta a maniche corte blu, adidas bianche e ciò a cui feci subito caso fu il suo orecchino tamarissimo con la Croce.«Jenny» mi disse urlando verso di me, non so mi creò questo soprannome che non mi dispiaceva affatto.
«Ciao, Giorgio» risposi io sorridente.
«Andiamo al parco?» proposi io.
«Ok, se non muoio di allergia» mi disse lui sorridendo.
«Guarda io mi sono appena drogata di antistaminici» dissi io.
Camminammo per un quarto d'ora circa, in cui scherzavamo su tutto, non pensavo che mi sarei mai trovata così bene con qualcuno.
L'unica cosa che mi bloccava psicologicamente era che io avevo appena fatto 19 anni e lui ne aveva ancora 17, era minorenne e anche senza macchina ovviamente, io dovevo diplomarmi e iniziare la mia vita e lui ancora no.
Parlando scoprii queste cose, lui però mi sembrava un ragazzo mentalmente più maturo di altri più grandi di lui.
Arrivammo verso il parco grugno torto, dove fecimo una passeggiata lunghissima, finché non decisimo di sederci su una panchina.
Proprio in quel momento ricevetti un messaggio nel gruppo: noi 4.
Praticamente c'eravamo io, Federico, Chiara e Pietro.
Due nostri amici con cui facevamo uscite di coppia,abbastanza noiose in realtà.
Con Pietro mi trovavo bene a parlare di tutto i nostri discorsi erano di un grado di intelletto superiore, cosa che non potevo fare con Federico.
Nel gruppo scrisse Chiara, dato che non ci vedevamo da un po' domandando se volevamo vederci.
Risposi subito io, dopo il visualizzato senza risposta di Federico, giusto per capire il suo grado di palle e carattere che possedeva.
Risposi spiegando che Federico mi aveva lasciato per un'altra e che si stava già rifacendo la sua vita.
E lui rispose che semplicemente non mi amava più con una semplicità inaudita.
Feci leggere tutto a Giorgio, forse solo per quello non mi disperai e piansi, solo perché c'era lui.
«Jessica, ti meriti di meglio. Puoi avere qualcuno che davvero ti apprezzi per ciò che sei.» disse Giorgio.
Io lo guardai negli occhi e vidi sincerità nel suo sguardo.
«Giorgio, sabato sera sono invitata a sfilare a Giussano, vuoi venire?» gli domando.
Lui almeno mi avrebbe fatto compagnia e mi avrebbe tranquillizzato nel caso di bisogno.
«Davvero? Certo.» mi risponde Giorgio contento.
«Sì, non so nemmeno io come hanno trovato me, ma voglio provarci.»
«Fantastico! Sarò in prima fila» mi disse entusiasta.
«Ci sarà anche il mio migliore amico Massi..» gli dissi.
A quel punto si incupì tutto d'un tratto, facendo la parte del geloso.
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I Hate And I Love You #Wattys2017
Chick-LitUna storia d'amore differente, che partirà dalla fine. Perché a volte si capisce l'importanza di una persona solo quando la si perde. J. una ragazza innamorata che lotterà fino alla fine per riavere Federico, ma lui cadrà nelle braccia di un'altra? ...