Monza

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Il giorno seguente, andai a scuola come ogni giorno e iniziai a parlare con Laura con cui avevo chiarito, anche se sapevo molto bene che non era una vera amica.
Laura e Veronica ora, non erano più in buonissimi rapporti e quindi se non avesse chiarito con me avrebbe rischiato di rimanere sola.
Quel giorno avevo la simulazione della terza prova, sapevo benissimo che sarebbe stata una merda, non avevo nemmeno provato a fare il business plan e tutto il susseguirsi economico.
Alle 8:05 già mi trovai la verifica sul banco, avevo 3 ore.

«Buongiorno ragazzi, questa è la simulazione, è la prova che uscì l'anno scorso. Avete tre ore da adesso.» disse il prof. Catta di economia, poi entrò la prof di francese per aiutare a sorvegliare, c'erano bigliettini che volavano in continuazione, ma loro non vedevano, io da sfigata quale sono, non ho mai imparato a copiare e proseguii con la prova, un 3 assicurato.
Finii la prova dopo tre ore giuste, avevo scritto e inventato motivazioni a caso, il business plan un casino micidiale, conti che non venivano, insomma non vedevo l'ora di uscire da quella classe.

«Jessica, pomeriggio ti va di andare a Monza? Con gli altri, c'é pure Massi» disse Laura.
«Va bene, hai chiarito con Massi?» chiesi io confusa.
«Si, lo sai che siamo cane e gatto» rispose Laura.
Già, erano davvero così, si sparlavano alle spalle, si odiavano e poi erano amici.

Pomeriggio, presi il treno da Varedo per Cesano, dove mi trovai con tutti loro.
Con Laura, Massi,Valentina e Maddalena.
Tutte insieme prendemmo il cambio per Monza, dopo qualche fermata, eravamo già arrivate in centro.
Continuavamo a girare negozi su negozi, vetrine ed io ero come al solito quella che spendeva money.

Non riesco mai ad andare a fare un giro nei negozi senza acquistare nulla.

Comprai una di quelle camicette sbracciate di jeans con un po' di pizzo bianco, che si allacciava in vita lasciando un effetto "vedo non vedo".
Massi a un certo punto mi afferrò per le gambe e mi mise in spalletta aggrappata a lui, mostrando a tutti I passanti il mio fondoschiena, io sbraitavo e gli tiravo pugni sulla schiena, ma lui non mi metteva giù, faceva sempre così per scherzare.
«Dai, non sto facendo niente, ok,ok ti metto giù basta che non mi dai pugni» disse Massi, scherzoso.
«Ok, non te lo assicuro.» risposi io, facendogli l'occhiolino.
«Oh baby, non fare così che mi fai impazzire» disse ancora Massi, ridendo.
Laura ci guardava malissimo, era stra gelosa del nostro feeling.
Laura continuava a parlare con le altre, poi venne fuori il discorso che volevano andare a Riccione, quasi quasi sarei andata anch'io, tanto ero single no?

Mangiammo al McDonald's  e poi tornammo in treno.
Quella sera poi mi scrisse Federico, di novo, mandandomi la foto del cane, con sotto scritto:
"VORREI CRESCERLO CON TE".

Io non risposi e lui continuò a scrivermi che dovevamo darci un'altra opportunità, l'ultima.
Voleva passare due giorni insieme con me, andare a ballare, probabilmente coi suoi amici, dormire insieme e poi il giorno dopo le terme ,che sua mamma mi aveva regalato per Natale, che erano quasi scadute.
Era uno di quei pacchetti regalo, massaggio di 50 minuti e giornata alle terme.

Decisi che gli avrei dato l'ultima possibilità, o meglio l'avrei data ad entrambi.
Quella sera ci pensai bene, avrei visto i suoi comportamenti fino a sabato.
Scrissi a Lucy, volevo capirci di più, anche se non nutrivo affatto simpatia per lei e Pierre.

Le scrissi:
Ciao Lucy come stai? So che siamo sempre state un po' antagoniste, ma in realtà non ho nulla contro di te, spero che da donna, potrai capire come mi senta, dopi questa situazione.

Volevo semplicemente essere apprezzata, mettere da parte del tutto l'orgoglio e farmi conoscere davvero per come sono.

Lei rispose:
Ciao, veramente tutti, soprattutto io e Pierre non vedevamo l'ora che te ne andassi. Ah, per la cronaca lei é più simpatica di te. E se Federico adesso ti caga é solo perché lei, che é una bravissima ragazza, ha una situazione complicata col suo ragazzo.

I Hate And I Love You #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora