La sera Federico continuò a mandarmi sms.
Io uscii con Veronica e le sue amiche (ovviamente tutte fidanzate) giusto per rallegrare la giornata.
Alla fine risposi a Federico, decisi di accettare di andare all'allevamento domenica.Si, so di essere stata scema e di esserlo tutt'oggi a volte.
Ma, volevo fare di tutto per riavere la persona che amavo.
Anche al costo di sembrare una persona senza carattere, ma preferivo non avere rimpianti e non arrendermi così.«Vero, lo so cosa penserai. Ma voglio comunque vederlo domani.»
«Jessica fai ciò che ti senti, probabilmente é ciò che farei anche io.» mi rispose Veronica.Eravamo al "Incontro" un bar a Barlassina,molto tranquillo, era a 20 minuti da casa mia, mi feci accompagnare all'andata da mia mamma e poi al ritorno mi avrebbe riportato Veronica.
Era una giornata primaverile, quindi potemmo stare anche un po' fuori, dato che quel bar era molto meglio all'aperto.
Fumai qualche sigaretta di troppo probabilmente, per una che non fuma come me.
Ma, quella sera a mio malgrado riuscii anche un po' a distrarmi.
Anche se in quel momento un'altra persona che avrei voluto al mio fianco era Laura, ma non c'era più per me.Quella sera quando tornai a casa non trovai nulla di scandalizzante su Fede.
Il giorno dopo..Salii in casa di Fede, cosa che mi sembrava un po' strana questa volta, dato che non ci mettevo piede da quella serata della "palestra".
Entrai e vidi i genitori di Federico.«Ciao» salutai sorridente.
Almeno così volevo far apparire.
Volevo nel caso dovesse finire veramente, che mi ricordassero col sorriso.
«Ciao Jessica» mi risposero con un lieve sorriso, avevano un'aria un po' affranta nel guardarmi.
«Ciaooooo» urlò Fede dall'altra stanza, si stava finendo di preparare, neanche fosse una donna.
Ci metteva le ore, andai in camera e lo trovai, come al solito, che parlava coi suoi muscoli.
Davvero.
«Ciao, ma come siete belli oggi» disse Fede ai suoi bicipiti.
«Fede» dissi ridendo, come facevo ad odiarlo? Non riuscivo. Poi era così bello, con quei suoi occhi azzurri e quei capelli castani chiari, che a me facevano impazzire.Lui doveva essere mio, di nessun altro.
Prese mi abbracciò e mi disse che saremmo andati coi suoi in allevamento a vedere l'hakita americano e il pastore del caucaso.
Non so se quest'ultimo ce lo avete presente, ma é un gigante.
«Jessica per favore fai cambiare idea a mio figlio, come facciamo a tenere un cane del genere in casa» mi disse la mamma di Fede disperata.
Ma era lei la mamma, non potevo sempre fare da mamma e da fidanzata io!
Ogni volta dovevo persuaderlo nelle cose.
«Senti Mastro Lindo sgrassatore, vieni qui» dissi a Fede prendendolo in giro per i muscoli.
Andammo in auto direzione allevamento di Pavia.«Guarda Amore» disse Federico come un bambino appena fummo arrivati.
A me venne da ridere.
I genitori dietro che scuotevano la testa.«Buongiorno siete voi per il pastore del caucaso?»
«Si» disse Fede eccitato.
Andammo in una recinzione dove c'erano mamma e cuccioli.
Io rimasi esterrefatta, erano ancora più grandi di quanto immaginassi.
«Belli, ma sono enormi» dissi.
«Tu sei pazzo» disse la mamma di Fede.
«Io non lo voglio in casa» aggiunse suo padre.Lui rise e basta, poi prese un cucciolo in mano, lo accarezzai, ma ripetei la stessa cosa dei genitori, non poteva stare in un appartamento, avrebbe anche sofferto.
Io personalmente ero più favorevole all'adozione di cani.
Alla fine neanche Federico era così convinto, quindi tornammo a casa, senza nessun cane e senza sapere quale prendere.
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I Hate And I Love You #Wattys2017
Romanzi rosa / ChickLitUna storia d'amore differente, che partirà dalla fine. Perché a volte si capisce l'importanza di una persona solo quando la si perde. J. una ragazza innamorata che lotterà fino alla fine per riavere Federico, ma lui cadrà nelle braccia di un'altra? ...