POV BETH
Sono passati 3 giorni.
Sono passati 3 giorni e la situazione non è cambiata di una virgola; ci sono solo stati degli attimi che ci hanno riacceso la speranza, ma con il passare delle ore siamo tornati con i piedi per terra.
È successo che mio padre gli ha visto tremare le palpebre, lui crede che stesse cercando di aprirle, i dottori hanno detto che è più possibile che stesse sognando; poi è successo che mentre leggevo per lui, seduta accanto a lui, ha mosso leggermente una mano, i dottori dicono che può succedere. Ecco tra loro che non si sono sbilanciati più di tanto e il tempo che passa, noi siamo davvero scoraggiati, e io personalmente mi sento impotente.
Non sto andando a scuola, sarebbe inutile, la mia concentrazione sarebbe tutta su Shawn e non posso pensare che tutti i miei insegnanti siano disposti a perdonarmi 8 ore di presenza/assenza.
Passiamo la notte qui, dormiamo dove possiamo e quanto possiamo. Di solito io la notte la passo nella piccola cappella a pregare, anche mio padre viene a pregare.
Ieri sera ho trovato un lettino proprio fuori dalla cappella, e stamattina mi sono trovata una coperta addosso, dubito che qualche infermiera abbia scongelato il proprio cuore per coprire un'adolescente che moriva di freddo.
Quando sposto la coperta vedo che sotto questa c'è un giubbotto di pelle nero con due ali cucite sulla schiena, è il giubbotto di Daryl! Non lo vedo esattamente da quel giorno sul tetto, proprio da quel momento, e che momento.
Quindi vuol dire che Daryl è stato qui, quando mi metto seduta sul lettino mi stropiccio un po' gli occhi (avrò un aspetto orribile, sono 2 giorni che non torno a casa), mi guardo un po' in giro e vedo che vicino alla stanza di mio fratello c'è mio padre che sta parlando con Rick.
Ora che ci penso io non ho chiesto e non ho saputo nulla di come è accaduto il tutto. Non era tra i miei primi pensieri comunque, il mio primo pensiero è che lui si risvegli il prima possibile.
"ti sei svegliata", e il secondo pensiero ce l'ho davanti, e quindi non è più un pensiero,
"beh... sono anche le" prendo il cellulare per vedere l'ora, ma è scarico! "merda!"
"sono le 7.30", mi porge un bicchiere fumante di non so cosa, "è caffe e latte, tua sorella ha detto che bevi solo questo"
"grazie" afferro il bicchiere e le nostre dita si sfiorano, accenno un sorriso, "e anche per questo" gli indico il giubbotto e la coperta,
"non volevo che congelassi", fa una smorfia che dovrebbe essere una specie di sorriso, ma non sto ad indagare, c'è altro su cui voglio indagare;
"sai come sono andate le cose?"
"sono arrivato e stavi tremando"
"no, Daryl!" abbasso la testa e la scuoto, poi torno seria, "riguardo Shawn"
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She's like a star
FanfictionQuando Maggie mi chiese di accompagnarla a fare una denuncia, mai mi sarei aspettata che la mia vita cambiasse per un solo sguardo. (AU)