POV DARYL
A giudicare da come dorme deve essere stanca morta, non la voglio neanche svegliare per cenare; farò al posto suo la cenetta romantica con Rick, e io che lo avevo invitato anche per lei, principalmente Rick è qui perché dobbiamo incastrare Shane e stiamo lavorando a un piano, come dobbiamo anche capire quale sarà la prossima mossa e soprattutto dove piazzerà l'esplosivo che David dice di aver visto in base, quello che non capisco è perché lo abbiano messo in bella mostra visto che sanno che David è un infiltrato...
Almeno abbiamo capito a cosa servivano i soldi delle rapine.
La ragazzina si è addormentata studiando e a giudicare dal libro aperto sul letto, con tante scritte e nessuna immagine, non mi stupisce che si sia addormentata; le tolgo il libro e la copro, prima di trovarmi un ghiacciolo al posto di una ragazza.. mi fa ancora un certo effetto, i suoi mugugni mi fanno tornare alla realtà, schiude leggermente gli occhi e mi sorride.
"sei sveglia"
"non tanto" mormora, è proprio una bambina quando fa così,
"non ti volevo svegliare, ma visto che sei sveglia.. noi stiamo per cenare, vuoi venire?", scuote la testa e si copre quasi tutta la testa con la coperta.
Come le pare, è abbastanza grande da gestire il suo appetito da sola,
"Daryl", mi blocco sulla porta e la guarda, "non me lo dai un bacio?", potrei risponderle in molti modi ma mentirei a lei e a me stesso, cazzo certo che glielo do un bacio e non gli darei solo quello, ma purtroppo ho da fare e Rick è di la; torno vicino a letto e mi siedo accanto a lei,
"un bacio sulla fronte?" la sfotto un po',
"ah ah.. spiritoso".
Mi ha preso per il colletto della camicia e mi ha tirato a lei, sappiamo entrambi che la sua forza non mi smuoverebbe di un centimetro e che sono io che ho acconsentito ad essere trattato così, le sue labbra sono calde e sanno ancora di cioccolata, quella che si è bevuta oggi pomeriggio, io invece,
"quanto hai fumato Daryl?", appunto, mi controlla adesso, ci tiene alla mia salute,
"poche"
"poche per te è un pacchetto da venti", che palle! Si meritava di morire di freddo! "quante?"
"sette.. contenta?"
"mmh.. pensavo peggio".
Credo che Rick non si sia neanche accorto della mia assenza, sta mangiando e sta rileggendo per la 400esima volta gli stessi fogli, credo li sappia a memoria ormai, alza la testa e mi annuisce; mi siedo e mangio perché sto morendo di fame.
"quindi...", no, non ho alcuna intenzione di subire questa tortura, "da quanto è qui?"
"da quando sono tornato da New York".
Forse è meglio fare un passo indietro.
Dopo quel pranzo degenerato con la fuga di Shawn, fuga temporanea fortunatamente perché è tornato a casa la sera, erano passati circa una decina di giorni e Merle mi chiamò per darmi una notizia che aspettavo da secoli, la notizia che nostro padre era morto e siccome quello della famiglia con la testa sulle spalle dovrei essere io, per quanto non me ne sbattesse un cazzo di quel pezzo di merda di mio padre rinchiuso in una casa di cura da non so quanto, sono dovuto andare due giorni a New York, per cremare lo stronzo, le ceneri non so che fine abbiano fatto, ma non me ne fotte nulla.
Dopo due giorni sono tornato e la ragazzina ha piantato le tende qui, è passata una settimana e lei è tornata a casa, sua, solo due volte; va e viene quando le pare, resta quando vuole e le ho dato le chiavi di casa perché sono un coglione innamorato di una ragazzina che mi piace avere attorno e sentirla parlare di tutte le cose che vuole. Avevo detto di aspettare, che una convivenza adesso per lei non è la cosa migliore, ha sempre 17 anni e credo se ne dimentichi spesso; amo averla qui, che lei si senta a casa sua qui, con me, ma a volte penso che stia bruciando le tappe, e non sempre penso sia una cosa positiva.
STAI LEGGENDO
She's like a star
FanfictionQuando Maggie mi chiese di accompagnarla a fare una denuncia, mai mi sarei aspettata che la mia vita cambiasse per un solo sguardo. (AU)