"Ciao zia, siamo arrivate, il volo è andato benissimo e Boston è bellissima, ora vado che i nonni di Zoe ci portano a fare un giro xoxo"
Sospirai, finalmente mi aveva risposto, ora potevo stare tranquilla. Tornai alle mie faccende, quando il campanello suonò... era in ritardo, come al solito d'altro canto, non c'era una volta in cui lei fosse puntuale.
- Ciao Hanna – trillò lei abbracciandomi stretta
- Ciao Harleen – risposi stringendola a me – vieni che prendiamo una tazza di the –
Ci accomodammo in cucina, era stranamente silenziosa, non aprì bocca fino a quando non le porsi la tazza... era nel suo mondo, e quando è lì, anche se uno le puntasse una pistola alla fronte, lei non si sposterebbe.
- Come sta? – domandò con un sospiro, si vedeva che le mancava da morire
- Diciamo che sta bene, mi ha appena mandato un messaggio, ha detto che il viaggio è andato bene e che adesso sta andando a visitare la città – le spiegai, ascoltò attentamente mentre incominciò a versare più di cinque cucchiaini di zucchero all'interno della tazza, sbuffando le portai via la zuccheriera – ti fa male – la sgridai debolmente
- Lo so – sbuffò lei alzandosi, per poi iniziare a rovistare nella credenza fino a quando non trovò una bottiglia di whisky – e non mi interessa – sorrise per poi versarne un po' nella tazza – raccontami qualcosa! – mi implorò
- Va bene... quest'anno a scuola è stata bravissima, fa un po' fatica in matematica, ma se si impegna riesce a prendere dei bei voti anche lì... poi a teatro va di bene in meglio, ogni anno che passa diventa sempre più brava... non ci sono stati problemi fino a qualche settimana fa, quando il suo insegnante ha cercato di convincermi a lasciarla andare a Gotham per un mese... - vidi Harleen innervosirsi – non sai quanto abbiamo litigato, abbiamo passato degli interi giorni ad urlarci in faccia... -
- Hai fatto ciò che dovevi – mi interruppe lei – è di vitale importanza che lei non vada a Gotham –
- Lo so, lo so... ma non puoi capire quanto lei sia testarda, anzi no, puoi, è identica a te! Sai che è arrivata persino a trovare i documenti falsi che avevamo fatto quando avevamo inscenato la vostra morte... -
- Avresti dovuto nasconderli meglio – ribatté lei secca – lo sai che nel profondo è come suo padre, e a lui non puoi nascondere niente, infatti non so neanche io come ho fatto a nascondergliela per tutti questi anni – pensò ad alta voce, per poi versarsi dell'altro whisky... calò un silenzio imbarazzante
- Sospetta qualcosa? – domandai titubante
- No per adesso no, tuttavia dovremo fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare che il mio Puddin la trovi, non voglio che la "rovini"... lui ha già rovinato abbastanza me... anche se in fondo lo amo... lei non fa parte del nostro mondo e mai ne sarà... - disse agitandosi, quando inizia così, incomincia a blaterare e il senso del discorso va a perdersi tra le migliaia di frasi che dice.
- So che non dovrei chiedertelo, ma cosa le farebbe? La ucciderebbe? – chiesi preoccupata
- No... spero si no... non glielo permetterei, lo ucciderei prima io... sicuramente giocherebbe con la sua mente, la stuzzicherebbe, proprio come ha fatto con me; poi la soggiogherebbe e proverebbe a creare un legame così forte da farla impazzire se solo provassero a stare distanti gli uni dagli altri, e infine la sfrutterebbe... questa è solo un'ipotesi, ce ne sarebbero centinaia, e visto i loro caratteri... non saprei proprio cosa pensare –
- Oddio – sospirai preoccupata – spero che quando tornerà da Boston abbia dimenticato Gotham, se no dovrò trovare un modo io per dissuaderla dall'idea di visitarla – sentii l'angoscia crescere ancora di più – non ce la farò mai... -
- Non devi dire così, ce la farai... è per il suo bene – per un attimo rividi la mia sorellona, quel tono così fermo e sicuro mi ricordò quando cercava di spiegarmi gli esercizi di matematica, che bei ricordi – non puoi neanche immaginare quante persone le darebbero la caccia. Se riuscisse ad arrivare a Gotham, tutti i nemici, o peggio ancora gli amici di J, farebbero di tutto per averla per poi ricattarlo ed estorcergli dei favori... e alla fine ucciderà chi si è preso gioco di lui e in più, anch'io e Madison non faremo una bella fine... - la interruppi, non ce la faccio più a sentire queste cose
- Harleen... dobbiamo proteggerla: dal Joker, dai vostri amici e dal vostro mondo! –
- Lo so Hanna, lo so... troveremo una soluzione -.
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Mad Princess
FanfictionVi siete mai chiesti come potrebbe essere la figlia del Joker e Harley Quinn? Beh ecco, Madison Lucy Quinzel è sempre stata una ragazza apparentemente fuori dall'ordinario, ma d'altro canto come biasimarla; la sua vita non è mai stata un granché. L'...