Smile and Grin

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Non riesco a capire perché nessuna delle mie compagne sia voluta venire a ballare, questo è un posto fichissimo, la pista è immensa e fanno bella musica; questi due aspetti sono rari da trovare insieme!

Erano preoccupate che fosse un posto pericoloso, a me non sembra così, in fondo come posto è abbastanza vicino al centro della città. Io credo che se anche fosse un posto pericoloso, basta solo non farsi coinvolgere, se ti fai i fatti tuoi non ci dovrebbero essere problemi. Questa è una delle uniche possibilità che ho per divertirmi prima di tornare a New York, perciò voglio approfittarne, perché quando tornerò, probabilmente sarò in punizione a vita.

Con disinvoltura mostro il mio documento falso al buttafuori, mi guarda per un attimo perplesso, come se assomigliassi a qualcuno che conosceva, poi scrollando le spalle, come per scacciare quel pensiero, mi fa entrare.

Per un attimo mi guardo attorno, tutta la sala è dorata, ridacchio, sono pandan con tutto quello che mi circonda perché indosso una canotta di paillettes dorata, degli short a vita alta e delle Adidas superstar anch'esse dorate. Il locale non è molto pieno, probabilmente perché è ancora relativamente presto, perciò decido di andare a prendere qualcosa da bere.

- Cosa posso offrirti dolcezza? – mi domanda il barista

- Cosa mi consigli? – domando con un sorriso impertinente

- Il J's cocktail è il migliore – mi raccomanda lui

- Allora vada per quello – dopo poco mi porta un bicchiere che contiene un liquido pseudo viola, lo guardo un po' stranita

- Non ti preoccupare è il succo d'uva che l'ha fatto diventare così – dice facendomi l'occhiolino, senza rispondergli lo assaggio, è buonissimo, non è né amaro né troppo dolce, insomma è perfetto; lui dal mio sguardo capisce quanto mi piace e ride di gusto – il prossimo, però te lo paghi tu –

- Certo – rispondo ridendo – ora però ho voglia di scatenarmi – sorrido maliziosa, finisco di bere il cocktail e vado in pista, non c'è praticamente nessuno e la musica è ancora un po' smorta, sembra che il dj non abbiamo molta voglia di lavorare stasera, infatti è seduto dietro la console a chattare al cellulare; sfrontata come non mai mi avvicino e gli chiedo mi mettere "Purple Lamborghini", per un attimo mi guarda incazzato per via del fatto che l'ho interrotto, però io tiro fuori uno dei miei sorrisi migliori e ovviamente non riesce a dirmi di no.

Appena la musica incomincia a diffondersi nelle stanza, mi butto in pista e inizio a ballare, la gente stranamente, non mi guarda stranita perché sto ballando da sola, anzi mi guarda interessata, a quanto pare sono più brava di quanto avessi pensato.

Dopo un po' vedo avvicinarsi un paio di ragazzi e iniziano a ballare anche loro, non ci stanno provando con me, anzi mi stanno sfidando.

Non mi tiro indietro e così iniziamo a ballare. Mentre aspetto che finiscano il loro turno, do un'occhiata in giro e noto che non molto lontano da noi c'è un privè, quest'ultimo è isolato dal resto della sala da tende di perline dorate, aguzzo la vista e noto che un uomo mi sta fissando, lo guardo incuriosita, smembra avere i capelli verdi, gli sorrido e lui distoglie lo sguardo.

Stavo per rincominciare a ballare quando una ragazza mi precede, è brava, sa il fatto suo, una volta che ha finito mi da il cambio, a quanto pare abbiamo formato una squadra.

Stiamo vincendo e a quanto pare ai ragazzi non va molto a genio, ovviamente sì sa come sono fatti gli uomini, non sanno perdere, infatti, uno dei due fa lo sgambetto alla ragazza che stava ballando con me.

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