"Ti insegnerò la famosa arte del rubare", anche se sinceramente sembrava più un gioco di squadra.
- Allora, ascoltami bene, intanto apri la giacca, così farai colpo... e più colpo fai, più mi semplificherai il lavoro... poi vedi il tipo alle mie spalle, quello con la giacca rossa – aguzzai la vista alle sue spalle e lo notai subito, avrà avuto sì e no 25 anni – considerando il fatto che sai recitare... ti basterà calarti nella parte di una un po' brilla e attaccargli pezza... capito? –
- Certo... e tu che farai? – chiesi curiosa
- Vedrai, ora vai – e così dicendo mi passò un bicchiere di birra mezzo vuoto.
Diciamo che nella mia "carriera" da attrice avevo interpretato molti ruoli, ma quello dell'ubriaca mai, risi tra me e me, poi con un andatura barcollante e un sorriso sornione mi diressi verso di lui.
- Ehi ciao – sbiascicai, non mi prese neanche in considerazione, era troppo impegnato a guardare Instagram; mi domando io, ma che hanno i ragazzi d'oggi?
- Ehi ciao – ripetei sedendomi sul bordo del tavolo, ero praticamente in braccio a lui
- Ciao – rispose lui scandendo ogni singola lettera – cosa posso fare per te bambolina? – sorrise stravaccandosi sulla sedia
- Non so... un po' di compagnia non mi farebbe schifo – ridacchiai spostandomi i capelli in modo da lasciare in bella vista il collo e lo scollo della maglietta.
- Bhe allora sei nel posto giusto – ghignò, e così iniziammo a parlare, il suo volto era neanche a un palmo dal mio e pendeva completamente dalle mie labbra; fu in quel momento che con la coda dell'occhio notai Lily accovacciata per terra dietro la sedia del tipo, senza che se ne accorgesse, gli sfilò le chiavi dalla tasca della giacca e dopo con grande non calanche uscì dal bar, rimasi sbalordita, come cavolo aveva fatto il tipo a non accorgersi di lei?
Sta di fatto che dovevo raggiungerla, perciò senza mezzi termini mollai il tipo e uscii dal bar. Per un attimo pensai che se ne fosse andata senza di me, infatti svoltai l'angolo di corsa e non vedendola incominciai a imprecare sottovoce
- Ehi Mad! Che ti prende?! Andiamo se no non porterai mai a termine la tua "missione" – rise lei alle mie spalle, tirai un sospiro di sollievo, almeno lei era stata fedele a ciò che aveva detto.
- Andiamo... però se permetti guido io – affermai con un ghigno
- Ai suoi comandi capitano – scherzò lasciandomi il posto del guidatore – qual è la nostra direzione?-
- Diamond District – e così dicendo partii sgasando.
...
- Accelera, se no non arriveremo mai a Diamond District!- urlò Lily per contrastare il rumore del vento. In quel momento ero partiticamente sicura che non mi sarei mai potuta fidare di nuovo di J, ma di Lily sì. Pur avendola messa in guardia su cosa stavo per fare, lei non ha esitato a proporsi di aiutarmi.
Era stato un gioco da ragazzi rubare la moto con il suo aiuto, e ora eravamo dirette da Pinguino; sinceramente non so cosa aspettarmi da lui... non ho la più pallida idea di chi sia e sinceramente penso sia solo una trappola.
Accallerai ancora di più e tra uno slalom e l'altro arrivammo al 22 di Diamond District. Senza sbalordirmi troppo notai che il numero 22 era un casinò, molto chic per essere un covo, di certo incassava molto di più che il pub di J. Parcheggiammo la moto in un vicolo adiacente al locale, stavamo per introdurci nel covo dei Pinguino quando fermai Lily.
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Mad Princess
FanfictionVi siete mai chiesti come potrebbe essere la figlia del Joker e Harley Quinn? Beh ecco, Madison Lucy Quinzel è sempre stata una ragazza apparentemente fuori dall'ordinario, ma d'altro canto come biasimarla; la sua vita non è mai stata un granché. L'...