Perché non andiamo a bere qualcosa?

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Ben finì di mostrarmi la casa, era così immensa che se non fossi stata con lui mi sarei persa. A differenza del resto della casa, la camera di Ben era molto sobria, aveva le pareti bianche e il parquet chiaro, le uniche cose che si distinguevano nella camera erano il letto matrimoniale dalle coperte rosse e la libreria strapiena di libri; per il resto l'armadio e la scrivania a momenti si distinguevano dal pavimento.

- Vedo che sei molto ordinato, io di solito mi sento a disagio se non lascio qualcosa sul pavimento – dissi sedendomi sul letto

- È la mia indole – sospirò -mi sa che io e te non saremo mai compatibili- ridacchiò

- Infatti non lo siamo mai stati, ma è questo il bello – sorrisi maliziosa, dopo un po' di silenzio propose

- Perché non andiamo a bere qualcosa?-

- Sì perché no- risposi- ma i tuoi saranno d'accordo?- chiesi incerta

- Sì non ti preoccupare -.

Dopo aver salutati i suoi, salimmo in macchina e partimmo per la città.

- Qualche preferenza – domandò lui scalando la marcia

- Che ne dici del "Smile & Grin"? – proposi

- Ehm sì... non ho idea di dove sia ma va bene – rispose incerto

- Fidati ci sono già stata, non è male, c'è buona musica e fanno dei cocktail favolosi, solo, non fare caso al proprietario, è un po' strano – mi raccomandai

- In che senso? – chiese

- Vedrai -.

Quando arrivammo davanti al locale, trovammo una fila lunghissima e scoraggiati decidemmo di passare oltre. Passammo davanti a un bodyguard e con sorpresa lo riconobbi, era lo stesso dell'altra sera. Gli feci cenno di saluto e dopo un attimo di confusione mi riconobbe.

- Ehi, volete entrare? – mi chiese

- Sì, ma mi sa che dovremo aspettare un po' – accennai alla fila

- Forza... entrate – disse lui facendoci cenno con la testa – bella collana, è un regalo di J? – mi chiese ghignando

- Sì – risposi ammiccando, presi Ben per mano e ci dirigemmo dentro al locale. Era pieno imballato e tra uno spintone e l'altro riuscimmo ad arrivare al bancone.

- Ehi, sei la ragazza dell'altra sera! – esclamò il barista non curante di tutte le persone che aveva attorno

- Sì sono io... ci faresti due J's cocktail ?- fui costretta a urlare da quanto la musica era alta

- Certamente... ah J ha detto di dirti di controllare il cellulare –mi disse indicando la borsa, lo presi e lo accesi, avevo due nuovi messaggi. "Vieni a trovarmi e fai vedere il prossimo messaggio al barista. J.". Sorrisi soddisfatta e picchiettai sulla spalla del barista per farlo voltare, gli mostrai il messaggio

- Bene a quanto pare per voi tutti i cocktail saranno gratis... hai delle belle conoscenze tesorino – si congratulò lui, gli sorrisi spavaldamente

- Torno subito, vado a salutare il capo – dissi rivolgendomi a Ben, gli baciai la guancia e mi diressi verso il privè. Non appena entrai, trovai J seduto spaparanzato a giocare col cellulare. Quando mi vide, si alzò e aprì le braccia in modo teatrale per abbracciarmi:

- Ecco la mia Mad Quinn! - gli buttai le braccia al collo e lui mi strinse forte

- Ciao J! Grazie mille per l'abito, è favoloso – urlai esaltata

- Non dirlo neanche tesoro, farei di tutto per te, e ora mostrami un po' come ti sta il vestito – disse lui incoraggiandomi a fare un giro su me stessa

- Allora che ne pensi ? – gli domandai preoccupata

- Sei favolosa, proprio come ho pensato quando te l'ho comprato... e poi aspetta di vedere per il tuo compleanno, ho in serbo una cosa veramente speciale – mi stuzzicò strofinandosi le mani, sembrava un cattivo dei cartoni animati, era così ridicolo anche se in fondo riusciva a incutermi uno strano senso di paura

- J come mai mi fai tutti questi regali? In fondo io e te ci conosciamo appena – gli domandai curiosa

- Vedi Mad, io non sono una persona molto espansiva, anche se non si direbbe, però quando una persona mi incuriosisce diciamo che "investo" su di lei... tu sei sveglia, divertente, agile, furba... forse tra qualche anno diventerai una vera e propria Fame Fatale ...-

- Perciò in poche parole stai cercando di comprami?- gli domandai alzando un sopracciglio in segno di disapprovazione

- No, assolutamente no – disse serio cingendomi le spalle – fidati che se avessi voluto comprarti avrei direttamente usato i soldi... vedi Mad io non conosco molto bene il significato di amicizia, infatti mi è quasi impossibile rendermi amichevole con altre persone, però con te è stato diverso, sento che siamo sulla stessa linea e mi sento protettivo nei tuoi confronti, perciò ritengo che questo nostro rapporto sia una specie di.. di...-

- Amicizia – conclusi io

- Esattamente! – esclamò lui stringendomi ancora di più le spalle e avvicinandosi – fidati di me, diventeremo grandi amici – disse con voce persuasiva, lo guardai negli occhi e rimasi ipnotizzata dal loro colore così intenso, senza rendermene conto annuii e quello che avevo pensato poco prima svanì dai miei pensieri. 

Restammo a chiacchierare per un po', mi chiese come era andata la serata e gli raccontai per filo e per segno ciò che era accaduto e specialmente gli raccontai di Ben e della sua famiglia. Da lontano gli mostrai chi era, gli chiesi se voleva conoscerlo, ma lui come al solito rifiutò l'offerta, rispose che era meglio un'altra volta, quando ci sarebbe stato meno casino; gli dissi che ci contavo e lui promise che un giorno glielo avrei dovuto presentare. Dopo un po' mi consigliò di tornare da lui, era già da troppo che lo avevo lasciato da solo. Abbracciai J e lui mi strinse forte alzandomi, poi mi baciò una guancia.

- Ah Mad, non ti dimenticare questa – disse porgendomi la giacca blu e rossa

- Cavolo credevo che fosse in albergo... - dissi sbigottita

- No tesorino, te la sei dimenticata qui ieri – disse porgendomela – ora vai, ci vediamo presto -



Angolo della scrittrice:

Salve a tutti! Questa volta ho anticipato un pò con la pubblicazione perché domani parto per il mare  e fino il 3-4 Settembre, probabilmente, non potrò aggiornare XD comunque spero che la storia vi stia piacendo... ormai ci avviciniamo alla fine... chissà cosa succederà?! ;) 

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