Strane rivelazioni

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- No Ben – risposi secca

- Dai Mad, sarà bellissimo, e poi sono i tuoi diciotto, non puoi festeggiarli andando a mangiare un semplice hamburger – brontolò lui

- Lo so, ma non mi sembra giusto... non voglio che una serata di beneficenza organizzata da tuo padre diventi un party per una neo diciottenne – piagnucolai

- Mad te l'ho già detto mille volte, è stato lui a dirmi di integrare il tuo compleanno... non-ti-preoccupare – disse scandendo bene le ultime parole

- Uhm... va bene – acconsentii – e per gli addobbi, voglio dare una mano, non posso lascare che tua mamma faccia tutto –

- Se vuoi aiutare, preparati che ti passo a prendere tra dieci minuti ok – rise lui

- Okay a tra poco -.

Ah non ci riesco a crede, senza neanche farlo apposta sono riuscita a farmi organizzare la festa di compleanno. È stato così gentile il signor Wayne a offrirsi di integrare la mia festa di compleanno alla serata di beneficenza di domani sera a casa loro, me lo aveva già accennato qualche sera fa quando ero tornata da loro a cena; mi aveva detto "Ben mi ha detto che il 22 è il tuo compleanno, ti andrebbe di festeggiarlo in gran stile?". Subito credevo fosse un semplice scherzo e invece non era così.

Una volta pronta scesi in strada per aspettare Ben, appena arrivò, non feci in tempo a salire che iniziò a bombardarmi di domande su come volessi la torta, di quanti piani, il gusto, poi se ero allergica a qualcosa e altri miliardi di cose.

- Ben adesso smettila se no ti picchio – ringhiai dopo un po'

- Non ti lamentare, ti sto solo preparando a quello che mia madre ha in serbo per te – rise

- No ti prego – piagnucolai coprendomi il volto con le mani.

Non appena arrivammo a casa sua, andammo diretti nello studio di sua madre, che in quel momento era letteralmente a soqquadro. Schizzava da una parte all'altra della scrivania come una trottola, prima scriveva una mail poi rispondeva al telefono e nel frattempo scriveva degli appunti... roba da pazzi, pensai tra me e me facendo una smorfia per evitare di ridere apertamente. Non appena mi vide le si illuminarono gli occhi.

- Madison vieni che dobbiamo scegliere i colori della festa, la torta e tante altre cose – credo proprio di essere più terrorizzata da lei che da J.

Con mia grande sorpresa finimmo molto prima del previsto... i colori principali sarebbero stati il rosso e il nero e la torta sarebbe stata a due piani interamente di cioccolato.

Il resto del pomeriggio lo passammo ad aiutare la mamma di Ben ad addobbare le varie sale per il grande evento. Io e Ben eravamo proprio degli imbranati, infatti dopo diversi lavoretti ci fece gonfiare i palloncini con l'elio.

Tuttavia una delle tre bombolette l'abbiamo usata per distorcere la voce, che ridere, sembrava che stessimo usando gas esilarante e non elio. Se devo essere sincera stavamo esagerando un po', infatti, decidemmo di allontanarci se no sua mamma ci avrebbe ammazzato.

Mi trascinò lungo un enorme corridoio per andare non so dove. Passammo davanti un enorme orologio e notai che le lancette tremavano come se si fossero inceppate, passandoci di fianco, le toccai per vedere se rincominciassero a funzionare, stavo per girarmi quando si sentì un cigolio simile a quello di un mota carichi.

Ci bloccammo per vedere cosa sarebbe successo e con grande sorpresa notammo che l'orologio si staccò dal muro e si aprì come se fosse una porta dietro la quale trovammo un piccolo ascensore. Roba da pazzi! Tutti e due rimanemmo imbambolati dallo stupore, tuttavia, senza pensarci due volte, presi Ben per mano e vi ci infilammo dentro.

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