Mad, Mad, Mad... chi sei? Mi sembra di conoscerti... conosco il tuo sguardo, è quello di una persona che conosco troppo bene; il sottoscritto. Tuttavia c'è una nota che stona, sei troppo normale per essere chi penso che tu sia.
Non ho idea di come mi sento, mi sembra di essere in un limbo, non so se correre a prenderti o lasciare che sia tu a venire, perché lo so che verrai, ne sono sicuro... in fondo ti conosco, lo so che sei curiosa...
I miei pensieri si volatilizzarono quando vidi davanti a me la splendida Harley con in dosso l'abito a rombi nero e oro, sospirai, mi sa che è arrivato il momento di fare due chiacchere con lei, appoggiai la testa al divanetto e la chiamai:
- Harley, baby, vieni – dissi con un finto tono melenso, lei sorridente si avvicinò, quando mi fu davanti, le presi i polsi e la tirai a me, facendola sedere a cavalcioni sulle mie ginocchia. La baciai stringendola a me.
- Puddin, sei così caloroso stasera, come mai? – ridacchiò lei sciogliendo il bacio
- Mha... stasera gira così – sussurrai depositandole piccoli baci nell'incavo del collo, la sentii fremere e sospirare, l'ho sempre saputo che questo era il suo punto debole
- Mi sembri molto più strano del solito... di che cosa hai bisogno? – sospirò lei
- Dimmi – iniziai guardandola dritta negl'occhi – tu hai una sorella giusto? –
- Sì... perché? – chiese lei abbozzando un sorriso
- Vi sentite spesso? – chiesi gongolante, le presi una ciocca di capelli e me l'arrotolai attorno a un dito
- No... sono molti anni che non la sento più... diciamo che ci siamo lasciate un po' malamente –
- Peccato – sussurrai – dimmi, ma lei, per caso, ha una figlia? – la sentii irrigidirsi leggermente
- Oh Puddin, di questo non ne ho proprio idea – ridacchiò nervosamente, non dissi più niente, mi limitai a tirarle leggermente la ciocca di capelli
- Perché queste domande? – chiese lei come se niente fosse
- Pura curiosità – risposi per poi tornare a baciarla, le afferrai i fianchi e la strinsi a me, per poi ribaltarla sul divano
- Harley, devi dirmi qualcosa? – le domandai cercando di essere il più dolce possibile
- No Puddin, non devo dirti niente – rispose leggermente scossa
- Sicura? – le chiesi sfiorandole le labbra con le mie e bloccandole i polsi all'altezza della testa
- Sicurissima – sorrise, le sorrisi anch'io per poi continuare a baciarla – vuoi che restiamo ancora un po' qua? –
- No Baby, finiamo dopo, ora vai a controllare se è arrivato il nuovo carico di armi giù al molo, voglio organizzare un grande colpo – risi
- Davvero?! Dove ? quando? – chiese lei entusiasta
- Il 22... però non so ancora dove, in base a determinate cose deciderò – dissi baciandola per poi spostarmi da lei
- Perfetto! Allora vado, ci vediamo dopo – mi salutò baciandomi la guancia.
- Hey Puddin per caso sai dov'è finita la mia giacca blu e rossa?! – urlò dal retro
- Non ne ho idea tesoro! – risposi io.
Non appena se ne andò presi dalla tasca il suo cellulare, glielo avevo fregato prima, lo controllai; tutto sembrava normale, tuttavia non mi fidavo. Usando un software apposta, riuscii a rintracciare gli ultimi numeri che aveva contattato e guarda guarda chi c'era: sua sorella e Ivy.
Penso sia arrivato il momento di andare a fare un giretto a Robinson Park.
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Mad Princess
FanfictionVi siete mai chiesti come potrebbe essere la figlia del Joker e Harley Quinn? Beh ecco, Madison Lucy Quinzel è sempre stata una ragazza apparentemente fuori dall'ordinario, ma d'altro canto come biasimarla; la sua vita non è mai stata un granché. L'...