Cerco di spremere le meningi e trovare una soluzione al disastro. Non avevo molto su cui scegliere: o avrei chiamato Tom oppure avrei sbattuto la testa contro un palo per svegliarmi dal brutto sogno che stavo vivendo.
Mi inoltro nel palazzo; le scale erano frantumate in vari pezzi di marmo e la mia paura era che crollassero mentre salivo io.
Quando arrivo di fronte alla porta di casa mia, prendo coraggio e sfilo le chiavi dalla tasca dei pantaloni per poter aprire.
Una volta spalancata la porta mi trovo davanti ad una casa andata in mille pezzi.
I vetri delle finestre erano sul pavimento lasciando il vento muovere le tende del salotto. Cerco di non calpestarli e mi sposto piano nel corridoio per verificare gli eventuali altri disastri. Le sedie non avevano più la stoffa integra, la dispensa era aperta e i piatti sparsi a terra. Il balcone era spalancato e i vari quadri che avevamo comprato io e Tom erano caduti portandosi dietro anche i chiodi.
La porta di camera mia era crollata ai piedi del letto. Apro la camera di Tom con la porta ancora in piedi e vedo il televisore a cui tanto teneva completamente smontato sul comò. Era irrecuperabile.
Alla vista di tutto ciò iniziavo a sentire le gambe cedere dal dispiacere. La mia mente era diventata improvvisamente affollata dai vasti pensieri.
Il botto era stato devastante e non poco.
Prima di chiamare Tom, e farlo ulteriormente agitare per questo problema, dato che ne aveva già di suo, decido di prendere delle borse poichè non avevamo valige e inizio ad infilare uno ad uno i nostri vestiti e i nostri beni personali. Non so bene dove saremmo andati ma era ovvio che in quella casa non saremmo più entrati.Quando esausto porto le borse di fronte alla porta di casa, chiamo Tom. Ero fortemente preoccupato di come l'avrebbe presa.
Tom stacca la chiamata forse perchè impossibilitato a rispondere.
Sospiro angosciato e tento un altra volta. La chiamata viene staccata di nuovo.
Sicuramente non avrei chiamato i miei genitori. Non avrei mai voluto tornare da loro, che ci avevano sbattuto le porte della nostra splendida casa d'infanzia in faccia.
Eravamo spacciati.
Penso a Mike ma non lo contatto, non volevo disturbarlo e fargli presente che la sfiga si era impossessata di me. Lui sicuramente non aveva tempo di aiutarmi.
L'unica speranza che avevo a quel punto, era Destiny. Mi stavo vergognando profondamente del gesto che stavo compiendo, ma era una questione di vita o di morte e dovevo chiamarla.
- Pronto - risponde la sua dolce voce.
- Ciao...-
- Ciao allora hai salvato il mio numero - dice ironicamente ricordando le battute della sera precedente.
- Destiny ho bisogno del tuo aiuto...lo so che sei l'ultima persona alla quale dovrei rivolgermi ma sono disperato - dico poi fermandomi timidamente.
- Cosa ti è successo? - chiede lei con un velo di preoccupazione.
- Non ho una casa dove andare, è scoppiata la palazzina - dico disperato, quasi senza voce.
- Sto arrivando aspettami -
Destiny chiude la chiamata ancora prima che io riesca a risponderle e in quel dramma riesco a tirare un mezzo sospiro perchè stava arrivando la persona alla quale interessava realmente qualcosa di me.TOM
Leggo le chiamate di Bill sul display mentre porto la sigaretta alla bocca. Aspiro il fumo amaro e lo butto fuori immediatamente non appena leggo il suo messaggio: "Chiamami è urgente"
- Bill cosa diavolo succede? Non mi fare spaventare - dico preoccupato per il mio gemello.
- Tom siamo rimasti senza casa -
La testa inizia a girarmi.
- Come sarebbe siamo rimasti senza casa? Che cazzo dici? - rispondo aggressivo in cerca di risposte. Non poteva essere vero.
- È esplosa la palazzina, devi venire qui - dice lui cercando il mio appoggio.
Un mare di preoccupazioni avvolge senza fermarsi il mio cuore scalpitante.Corro in officina e faccio segno a Peter che devo uscire per un'urgenza dopo di che mi fiondo in macchina e sgommo per andare a casa, o a ciò che restava di essa.
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The Same Souls {Le stesse anime} TWINSKAULITZ
FanficDue gemelli e un unico cuore. Forse sarà proprio questo a scatenare una serie di sentimenti in contrasto nelle realtà di Tom e Bill ormai diciottenni. La vita forse sarà estremamente imprevedibile per loro, che si ritroveranno alle prese con l'amore...