TOM
<< Tom sta sera finalmente c'è il rosario di.. Gimmy >> Dice mia madre entrando in casa con delle buste della spesa.
Probabilmente doveva aver letto il manifesto in paese. Tremavo solo all'idea di vedere la faccia di Gimmy stampata su un foglio delle pompe funebri.
<< Ci andrai non è vero? >> Mi chiede avvicinandosi a me, seduto sulla sedia a far colazione.
<< In realtà.. Non lo so >> Dico sospirando angoscioso. In fondo quel ragazzo negli ultimi minuti della sua tragica vita era rimasto immune davanti a me morente.
E se fossi morto io al suo posto? Cosa sarebbe successo?<< Tom io.. Quello che ti posso dire è.. Insomma, Gimmy se n'è andato perchè.. >> Mia madre aveva paura di ammetterlo, così la interrompo io, decisamente più realista di lei.
<< Perchè era stufo di una vita così storta e per di più un ergastolo per essere stato complice nell'omicidio del suo migliore amico non gli sarebbe piaciuto >> Fisso il vuoto mentre parlo con tono robotico.
<< Quello che ora devi fare tesoro, è comportarti da persona per bene e andare, lui non è più qui, è giusto che se ne vada in pace e con le poche persone che aveva intorno.. >>
<< Ci andrò >> Dico stringendo i pugni, cercando di trattenere le lacrime.
BILL
<< Pronto? >>
<< Destiny >>
<< Ciao.. Dimmi >> La sua voce sembra sorpresa, non so se in negativo o in positivo.
<< Io.. Volevo solo vederti per parlare >> Ammetto increscioso.
<< Parlare? Con me? >>
<< Sì, è un problema se vengo da te? >>
<< No >> Dice dopo alcuni attimi di esitazione.
<< Posso venire oggi? >>
<< Sì, ora sono a scuola, devo staccare ti aspetto dopo pranzo >>
Quando poso il telefono sul tavolino della camera, mi avvicino alla finestra a braccia conserte, pensando innanzitutto ad impostare un discorso, e a non sembrare ridicolo dopo tutto questo tempo di silenzio.
DESTINY
<< Markus cosa dovrei fare con tua figlia? >> La voce squillante di mia madre si udiva perfettamente dall'ingresso, non si erano accorti del mio rientro a casa.
<< Quel ragazzo per lei non va bene, non voglio che lo frequenta, Evelyn! >> Sento sbattere un pugno sulla scrivania dello studio di mio padre.
Mi avvicino appoggiando adagio lo zaino per terra, e rimango in corridoio ad origliare:
<< Destiny con lui si trova bene, infondo dobbiamo provvedere alla sua felicità tesoro.. >>
<< Ho detto no! È un.. Drogato. >>
Quando mio padre sputa fuori quella specie di insulto infondato, spalanco la bocca, intenzionata a correre da loro e urlargli in faccia, ma con il buonsenso di una ragazza di diciotto anni, mi avvio su per le scale, sconvolta di aver sentito tal cosa. Come poteva dire che fosse un drogato? Conosceva Tom?
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The Same Souls {Le stesse anime} TWINSKAULITZ
FanficDue gemelli e un unico cuore. Forse sarà proprio questo a scatenare una serie di sentimenti in contrasto nelle realtà di Tom e Bill ormai diciottenni. La vita forse sarà estremamente imprevedibile per loro, che si ritroveranno alle prese con l'amore...