Capitolo 6

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"Oh, Rose" commentó Pansy. "Non riesco davvero a crederci" Sembrava parecchio divertita, avvolta in una vestaglia color porpora grande il doppio di lei.

"Non mi dirai che è un comportamento normale, perché - perché non lo è!"

Pansy rise. "In realtà, lo è. Sai, quando vorresti fare sesso con una persona si fanno queste cose. È questo quello che succede quando due persone si vogliono tanto bene..."

"Dio, Pansy" la fermó Rose. "Lo so cosa vuol dire fare sesso. Ma questo non significa che voglio farlo con il primo che capita. Lui non - non poteva pensare che gliel'avrei permesso"

"Tesoro, lo pensava eccome. Hai sedici anni" le ricordò dolcemente.

A quanto pareva, Pansy trovava incredibile il fatto che non volesse buttarsi tra le braccia del primo che passava.

"È solo che- non volevo, ecco"

"Ah" sospirò Pansy. "Hai perso la tua occasione di fare sesso con un Veela"

"Zabini è un Veela?" sbottò Rose. "Ma- pensavo che fossero solo donne. Deve essere- oh, non deve essere abituato a sentirsi rifiutato"

"No, infatti"

Rose non lo compatí per troppo tempo. Dopotutto, aveva sempre cercato di portarsela a letto. "E tu con Nott?"

"Oh, ci ha provato con me e l'ho piantato in asso" disse, senza mostrare troppa tristezza. "Credo che abbia trovato conforto tra le braccia- o tra le gambe- di Daphne" riflettè.

"Già - senti, Pansy, spiegami questo. Che differenza c'è tra me e te? " protestò Rose. "Perché per te dovrebbe essere diverso?"

Pansy la guardò come se fosse tutto terribilmente ovvio e lei fosse l'unica a non capire. "Le differenze sono due: Nott é terribile, mentre Blaise è terribilmente sexy" si morse il labbro, indecisa se proseguire o meno. "E io non sono vergine"

"Questo - questo non puoi saperlo"

"Hai resistito ad un Veela" rispose semplicemente lei. Sorrise. "Rose, il tuo segreto è al sicuro"

* * *

"Rose! Sbrigati!" urlò Daphne. Era agitata, l'avevano capito tutti. Era il suo primo appuntamento con Nott... si era dato da fare con lei subito dopo il fallimento con Pansy, a quanto pareva. E a nessuno erano sfuggite le occhiate nervose che Daphne lanciava a Pansy, come se fosse una bomba pronta ad esplodere. Pansy, dal canto suo, progettava già la sua vendetta contro entrambi, vivendo nell' orgoglio di aver indovinato le intenzioni di Nott.

"Sei pronta?"

"Si" Rose esitò. "Non sono mai andata a Hogsmeade, noi... Non ne abbiamo avuto il tempo, quando ci siamo trasferiti qui"

"Ah" Pansy annuí. Rose non parlava spesso del suo passato. "Be', tu segui me"

Le due camminavano piano fianco a fianco. Si accodarono agli altri e Rose fece scorrere lo sguardo su i presenti in un rapido censimento. A prima vista tutti avevano ricevuto il permesso. Blaise alzò una mano in segno di saluto, ma Rose si aspettava che andasse a scusarsi, così lo ignorò.

Il viaggio fu breve e silenzioso: la ragazza guardò il panorama innevato delle sconfinate campagne. Sorprese Pansy a lanciarle qualche occhiata che avrebbe definito come preoccupata, ma non chiese niente.

Come prima tappa corsero da Mielandia, dove fecero una gran scorta di dolci.

"Quello é Malfoy?" chiese Rose uscendo e avrebbe giurato di vederlo guardarsi intorno con aria quasi ansiosa. Possibile che fosse sempre così misterioso?

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