Capitolo 32

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Victoire correva fra le mura di Hogwarts. Era confusa ed era convinta di dover scappare, nascondersi...

Ma ovunque andasse quella voce insistente le risuonava nella testa. Le fondeva i pensieri, non riusciva a capire niente.

E d'un tratto i muri si fusero insieme. Era a Villa Malfoy e aveva in mano la sua bacchetta, puntata contro il nulla davanti a lei.

Uccidilo.

La ragazza distinse una sagoma davanti a lei, maschile e con due occhiali rotondi che conosceva fin troppo bene.

Uccidi Harry Potter.

Victoire scosse la testa disperatamente e accanto al ragazzo dai profondi occhi verdi apparve un'altra ragazza.

Uccidi il Ragazzo Che É Sopravvissuto e io risparmierò tua sorella.

La ragazza sbarró gli occhi e aprì la bocca in un urlo muto. Non uscì nessun suono.

E le corde magiche si strinsero più forti attorno alle persone davanti a lei, così forti che bruciavano...

E Victoire vide due ragazzi, uno dalla sgargiante chioma rossa e una dai capelli ricci arruffati in lacrime davanti al corpo di Harry.

E Draco Malfoy, la bocca socchiusa e gli occhi sbarrati e vuoti accarezzare lentamente il braccio di Rose, increduli.

Sembravano così disperati, e lei era totalmente inutile....

Victoire si risvegliò in lacrime, un groviglio di coperte e la confusione in testa. Non poteva continuare così.

* * *

Rose inspirò profondamente, guardando le stelle fuori dalla finestra. Se doveva parlare con sua madre, doveva farlo quando era calma. E lei non era calma.

"Rosalie, pensavo fossi venuta qui per parlarmi. É mezzanotte passata" obiettó Therese. Era seduta sul letto, avvolta nella sua vestaglia turchese. Un piccolo sorriso le solcava le labbra, ma gli occhi erano glaciali mentre fissavano la ragazza.

"Madre, siete stati voi a suggerire di far partecipare Draco alla missione" accusò con la voce più incolore che riusciva a trovare.

Therese strinse le labbra in una linea sottile, poi tornò a sorridere.

"Si, l'abbiamo suggerito noi" ammise tranquillamente.

"E mi vorreste spiegare il perché?"

"Sei una ragazza intelligente, ci sei sicuramente arrivata da sola"

"Non voglio credere che l'abbiate fatto per farmi sentire in colpa e lasciarlo" Rose esitó, e il dubbio guizzó nel suo sguardo. "Per farmi avvicinare a Mathias, io..."

"Ma tu dovrai lasciare il giovane Malfoy, tesoro" disse la donna. Sembrava rilassata, ma aveva una postura rigida che suggeriva che ne avesse giá abbastanza di parlare con lei.

"Come, scusa?"

"É esattamente come hai sentito. Il Signore Oscuro ci ha affidato un incarico importante in Francia. Tornerete a scuola a Beauxbatons, sarà tutto come prima" le assicurò Therese con un sorriso quasi di scherno.

Rose era incredula. "Io non verrò"

"Ma certo, verrete tutte e due"

"Non posso. Madre, io non lo posso lasciare solo"

"Tu non lo vuoi lasciare solo. Se la caverà benissimo senza di te, puoi starne certa" ribattè.

"E allora perché gli avete fatto questo? Perché lo avete mandato in quella missione, se tanto noi ce ne andremo?" domandò Rose. Il tono suonava così disperato che si stupì di se stessa.

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