Per il giovane Malfoy quello era un colpo basso.
Rivedere quegli occhi scuri, la ragazza sembrava quasi un apparizione angelica nella luce verde del Marchio Nero.A Draco mancò il coraggio di fare una cosa tanto brutta come uccidere qualcuno, fissando quegli occhi.
E così lei lo salvò, salvò la sua anima nera e logorata dal gesto orribile e vergognoso dell'uccidere qualcuno.
Lo salvò da quel terribile risentimento che avrebbe provato se si fosse permesso di togliere la vita al vecchio preside.
Eppure non si era neanche ripreso dal gesto del suo freddo padrino, che lo aveva protetto uccidendo l'amato Silente...
* * *
"Che ci fai qui?" chiese brusco.
Lei lo guardò negli occhi, senza nascondere il suo risentimento. "Dovevo tornare"
"Per salutarmi?" fece ironico. "Per lasciarmi qui di nuovo?"
"Non ho mai voluto farlo, lo sai anche tu!"
"Ma almeno sei riuscita a fare un teatrale ingresso nel momento del bisogno" commentò sarcastico.
"Ho fatto più veloce che ho potuto, Draco!" sbottò lei.
"Non é bastato!" urlò. La sua voce risuonò lenta e dura. Alle sue orecchie sembrò quella di suo padre, e il pensiero lo inorridí.
Lo sguardo di lei si trasformó da arrabbiato a ferito, mentre si stringeva le braccia tremanti al petto come per proteggersi. Proteggersi da lui. Fu quel gesto a riportarlo alla realtà. "Rose" riprese, addolcendo la sua voce. Non era colpa sua. Lo sapeva bene. "Io..."
"Lo so" lo interruppe lei, con un gesto secco della mano. "Va bene"
"Non va mai bene niente" sospirò, "Lo sai anche tu"
"Be' - lo sapevamo. Sapevamo che prima o poi sarebbe successo, no?"
"Andrà tutto bene"
Rose lo fissò a lungo. "Non promettermelo, Draco"
"Vorrei..." la sua voce tremò, senza che lui gli avesse dato il consenso. Ma non poteva mostrarsi debole proprio adesso che dovevano essere forti. "Vorrei poterlo fare"
Rose fece un debole sorriso e Draco aprì le braccia d'istinto. Dopo un attimo di esitazione lei ci si tuffò dentro. Il suo candido profumo invase le narici del ragazzo. "Cosa é successo?" chiese cautamente.
"I miei genitori sono venuti a prendermi. Ci hanno parlato, di cosa succederà, di cosa dovremo fare... non ho ascoltato molto"
Si allontanò da lui, con un'espressione turbata sul volto.
"Pensi che... Noi.." Draco esitó. "Ci vedremo ancora?" chiese Draco. Si sentiva come un tredicenne beccato dal padre della sua ragazza, ma la realtà era molto più complicata di così.
Un sorriso di scherno passò per un istante sul volto di Rose, ma lo represse subito. "Ci vedremo fin troppo, Draco. Io...ci trasferiamo a Malfoy Manor" spiegò. Il suo sguardo indecifrabile, ma aveva una luce triste in volto.
Annuì con un lieve cenno del capo. Avrebbe dovuto essere una bella notizia, ma era solo un inutile esposizione al male. Qualche volta Draco si chiedeva se il Signore Oscuro li avesse reclutati per rovinarli lentamente, partendo dal profondo. Entrambi sapevano che non sarebbe stato facile vivere insieme e... non potersi toccare. "Stiamo riponendo le nostre speranze in Potter?" chiese ironico. La situazione era così disperata che scherzare era l'unica cosa che gli rimaneva.
"Sembra di sì" ammise lei con un sorriso appena abbozzato.
Un forte scoppio squarciò l'aria da sotto. Sentirono fatture e maledizioni a mezz'aria, lanciate contro uno o l'altro schieramento, ma le ignorarono. O almeno cercarono di farlo.
Restarono in silenzio, con gli occhi fissi sul panorama notturno di Hogwarts, assimilando il rumore della battaglia che stava infuriando sotto di loro. Era proprio da Serpeverde: concentrarsi su un attimo, su un dettaglio che ti rende felice quando tutto il resto é sbagliato.
"Come sei arrivata?" chiese per pura curiosità. O forse perché quel silenzio lo stava opprimendo, minacciando di trascinarlo sul fondo.
"Con i Thestral"
"Non puoi neanche vederli, i Thestral" obiettò lui.
"Adesso si" mormorò lei. Avrebbe voluto sorridere, ma non ci riuscí. Il silenzio mentre Silente cadeva nel vuoto, senza vita... Non era bello. Se ne sarebbe ricordata per sempre. "Possiamo vederli entrambi"
Draco trasalì, cercando di non darlo a vedere. Ma Rose se ne accorse e sospirò leggermente, mentre il suo sguardo diventava sempre più amareggiato. Avevano assistito ad un fatto che sarebbe stato sicuramente discusso nel mondo magico, e loro non potevano testimoniare. Erano dalla parte degli assassini.
"Rose" la chiamó Draco. "Dobbiamo andare"
Rose annuì e fece per andare verso il Thestral fuori dal terrazzo della Torre di Astronomia. Draco la raggiunse e le bloccò un polso proprio mentre stava per salire.
"Vado io" specificò.
La ragazza inarcò un sopracciglio. "Pensi che non mi sappia difendere?"
Draco sbuffó. "Certo che no, ma.."
"Ma cosa?"
Nei suoi occhi c'era aspettativa e voglia di fare qualcosa. Draco sapeva che non era stupida. "Lascia andare me. Non devi farti vedere da tutti, non devi far sapere a tutti quello che sei"
"Oh, per favore" Rose sbuffò. "Nemmeno io sono sicura di quello che sono"
Draco si ripromise di non farla star male. Non lo meritava, non meritava tutto quello. Lui almeno non avrebbe dovuto farle del male.
Salì sullo scheletrico cavallo nero, cercando di evitare di farle capire che non sapeva neanche come farlo partire. Ma lei capí lo stesso. Mormorò qualcosa al Thestral e lui scese.
Entrò nella Sala Grande, irriconoscibile mentre decine di ragazzi erano distesi sul pavimento, alcuni circondati da amici e professori. I volti di molti erano segnati dalle lacrime e Draco dovette correre più veloce che poteva per non crollare a pezzi.
Incontró lo sguardo di Piton, che gli fece un cenno veloce verso una ragazza nascosta in un angolo.
La ragazza lo vide venirgli incontro come una furia bionda. "Mia sorella?" chiese con uno sguardo accusatorio.
"Sta bene" rispose, e trattenne una smorfia di scherno. Preoccuparsi della sorella, proprio mentre era nel ciclone di una guerra...
Victoire lo seguì senza aggiungere nient'altro. Draco la vide correre con gli occhi chiusi, nel disperato tentativo di non guardare i compagni che non poteva salvare.
Scambiò un ultimo sguardo con lo Sfregiato, che ricambiò guardando male nella direzione di Draco prima di sparire nell'ombra.I due cavalcarono velocemente i Thestral e raggiunsero la Torre di Astronomia. Rose era seduta in un angolo, e aveva recuperato e sistemato il corpo senza vita di Silente. Victoire le lanció uno sguardo triste prima di alzarsi in volo.
Draco le porse una mano che lei accettò e la aiutò a sistemarsi davanti a lui. Il Thestral partì senza un comando preciso, e i tre sparirono nell'aria buia della notte, con un groppo in gola e una ferita aperta, chiedendosi quando - e in quale circostanza - avrebbero rivisto le mura del castello che tanto avevano amato.
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She saved me.
FanfictionA tutte quelle ragazze chiuse in se stesse, che pensano di non avere nessuno di cui fidarsi. A quelle che sono state sole per molto tempo. A quelle che non credono al vero amore. A tutti quelli che pensano che Draco sia cattivo. Questa storia é un i...