A Malfoy Manor agosto era iniziato burrascoso e temporalesco. Ma le due settimane successive scorsero tranquille.
Nessuna minaccia in vista, nessuna riunione dei Mangiamorte. Rose sapeva che c'era stata una vittima, ma non aveva avuto il coraggio di indagare. Non voleva scoprire qualcosa che l'avrebbe fatta sentire in colpa.
Non aveva raccontato nulla a Victoire, e tanto meno a Draco. Ma d'altronde sua madre sembrava aver deciso di lasciarla in pace, nonostante ogni volta che si incrociavano nei corridoi Rose si sentisse fastidiosamente osservata.
Al primo settembre mancavano poco più di due settimane e si parlava di un possibile ritorno a Hogwarts per i ragazzi. Non che a loro dispiacesse; il periodo di reclusione dal mondo sembrava essere durato il doppio del previsto.
Ma non erano certi di poter sopportare frecciatine e occhiatacce dei compagni. L'identità di Draco era stata svelata e di sicuro qualcuno aveva capito che le due gemelle erano coinvolte.
E nessuno di loro sarebbe sopravvissuto a essere etichettato come Mangiamorte dalle poche persone che potevano permettersi di chiamare amici, non mentre il regime di terrore di Lord Voldemort era così esteso e presente.
E nessuno di loro era pronto ad ammettere di aver visto Silente morire.
* * *
"E anche questa è passata" commentò Draco uscendo dal suo stesso salotto.
"Certo. Passata" concordò Rose con voce stanca e spenta appena la porta si chiuse con un tonfo secco alle sue spalle.
"Va tutto bene?"
"Si" Rose si morse un labbro. "Ma a Hogsmeade, quanta gente morirà? Pensi che non faranno resistenza? Non tutti si consegnano nelle mani di Tu-Sai-Chi come -"
"Non dire come noi. Sai che non é andata nello stesso modo"
"Noi non abbiamo fatto nulla per impedire di diventare Mangiamorte"
"Non potevamo fare nulla"
Rose chiuse gli occhi, cercando di schiarirsi i pensieri. Strinse fra le dita la coperta del letto sotto di lei, profumata ancora di Draco.
"E quella gente, a Hogsmeade, loro hanno già vissuto una situazione simile. Sapranno cosa fare" tentò di rassicurarla Draco. Ma la sua voce arrivò insicura persino alle proprie orecchie."Morirà della gente"
"Muore sempre della gente"
Rose fece un sospiro tremante e l'espressione di Draco si addolcì. I tratti duri e spigolosi del suo volto si rilassarono, gli occhi si animarono debolmente.
"Vieni qui" disse aprendo le braccia. Rose ebbe un attimo di esitazione, ma poi si accomodò fra le braccia del ragazzo. Sentì il suo profumo di muschio e si abbandonò completamente al calore del suo corpo.
"Rose, sei congelata" Rose lo vide aggrottare le sopracciglia. "Stai tremando?"
"Io non - non mi sento molto bene" ammise Rose. Si scostó da Draco, ma l'improvvisa perdita del contatto la fece barcollare.
Il ragazzo fu lì a prenderla. "Rose, dannazione, mi avevi detto di stare bene. Siediti" ordinò. La posò delicatamente sul suo letto, osservando il volto pallido e fine.
"Ce la faccio. Vado in camera mia" decise lei. Provò ad alzarsi, ma Draco la trattenne seduta.
"No, non vai da nessuna parte. Dimmi, come ti senti?" chiese il biondo. Stava cercando disperatamente di mantenere un tono dignitoso, ma sembrava disperato e basta.
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She saved me.
FanfictionA tutte quelle ragazze chiuse in se stesse, che pensano di non avere nessuno di cui fidarsi. A quelle che sono state sole per molto tempo. A quelle che non credono al vero amore. A tutti quelli che pensano che Draco sia cattivo. Questa storia é un i...