1 Settembre 2017

4.6K 225 40
                                    

19 anni dopo

Questo capitolo non c'entra nulla con la storia. Semplicemente, mi sentivo in dovere di farlo.

Ho iniziato a leggere Harry Potter meno di un anno fa. Lo so, un po' tardi, considerando che ho quindici anni.

Comunque, mi sono trovata catapultata nel Fandom e - niente, sono sicura che sappiate tutti del disagio di cui sto parlando, ahaha.

Quando finisci un libro, qualsiasi libro, non sei più la persona che eri quando l'hai iniziato. I libri ti aiutano a crescere, ti fanno vedere il mondo da un altra prospettiva.

Harry Potter non è solo un mago, non è solo una saga. È un modo per crescere e non pensare alla realtà di oggi, rifugiarsi in un mondo diverso e vivere la vita che vorremmo vivere.

Se ci penso, riesco ad immaginarmi una piccola Rose correre per la casa, agitata e nervosa perché non riesce a trovare un libro e deve assolutamente chiudere il baule perché non si può arrivare in ritardo il primo giorno, è ovvio.

Oppure Albus Potter, già pronto da quando si è svegliato, seduto sul baule chiuso e finito. Me lo immagino con un' espressione tranquilla sul viso, gli occhi verdi luminosi e uno sguardo diffidente mentre ascolta James che gli racconta storie terribili e assolutamente false su Hogwarts.

E Scorpius Malfoy, che sta scendendo in fretta le scale di Villa Malfoy trascinandosi dietro il baule strapieno perché gli elfi domestici non riescono, è troppo pesante, e comunque non lo lascerebbe fare a nessun altro.

Immagino King's Cross, immagino il fumo che esce dal treno, il rumore della gente alla stazione. Immagino Hogwarts, i professori che aspettano gli studenti, le aule e i corridoi silenziosi e vuoti che aspettano di essere riempiti.

Immagino le divise, le bacchette, i gufi, i calderoni. Immagino Hogwarts ad Halloween, decorata e stupenda, o ricoperta di neve, maestosa e solenne.

Immagino il campo di Quiddich e le scope, il piacere di volare e sentire il vento tra i capelli. La coppa delle Case. La biblioteca, tutti i libri che vorrei leggere, seduta su una poltrona nella Sala Comune, davanti al camino scoppiettante. Immagino l'odore di cenere e la sensazione di familiarità, il profumo di casa.

Immagino il mondo che una scrittrice è riuscita a creare. È incredibile come le parole possano farci viaggiare, immaginare posti e sentire quasi concretamente quanto sia bello visitarli.

Hogwarts è la nostra casa, e lo sarà sempre.

Eccoci qui. Mi immagino alla stazione, adesso.

Con i capelli ricci ribelli, che non sono riuscita a pettinare nemmeno oggi, ma che in fondo mi piacciono così. Con la divisa verde e argento. Serpeverde, fiera di esserlo.

Se mi vedete, venite a salutarmi. Possiamo sederci in uno scompartimento e chiacchierare. Magari mi racconterete cosa immaginate voi.

E per Rose, Scorpius e Albus. Non importa la Casa in cui sarete smistati. Le Case ti accompagnano nella vita, ti aiutano a capire chi sei.

Ma a chi importa se sei più buono che furbo, più intelligente che coraggioso? Sei un mago, sii fiero di esserlo. Non scordarlo mai.

Serpeverde non è la Casa del male, Corvonero non è la Casa dei secchioni, Tassorosso non è la Casa degli sfigati e Grifondoro non è la Casa perfetta.

Andiamo oltre alle apparenze, almeno in questo mondo che possiamo immaginare come vogliamo. Senza limiti. Senza canoni imposti dalla società.

Ce la faremo tutti, anche quest'anno. Affronteremo gli esami e le difficoltà. Insieme, come una famiglia.

A Harry, che ha lottato tanto e ha vinto. A Harry che ce l'ha fatta.

A Hermione. Penso che sia il mio personaggio preferito, in tutto e per tutto.

A Ron, per la sua lealtà.

A Luna, che è fiera di essere diversa.

A Cedric, che era tutto ma non debole. Che è morto con onore.

A Draco, che non è cattivo. Il mondo non si divide in buoni e cattivi, il mondo non è bianco o nero. Il mondo è fatto anche di persone che hanno fatto scelte sbagliate. Ma che si possono pentire.

E a noi, che siamo rimasti con Harry fino alla fine.

She saved me. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora