Capitolo 18.

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Apro gli occhi lentamente gli occhi, subito noto che sono in una stanza d'ospedale, mi giro e vedo Ariana insieme ai miei genitori...un momento, perché sono in ospedale? Cos'è successo ieri... i miei genitori mi hanno scoperta??

"Meliiii" vedo Ari che mi viene incontro, cerco di alzarmi ma non ci riesco, arriva vicino al lettino e dice "Temevamo non ti saresti più svegliata, sono due giorni che dormi..." fa un espressione dispiaciuta, poi riprende a parlare ma con voce più bassa "Sai quella sera io credevo che scherzavi quando mi hai detto che saresti tornata sola all'edificio, altrimenti ti avrei fermata e tutto questo non sarebbe successo, mi dispiace tantissimo" dice dispiaciuta, " Io continuo a non capire, cos'è successo di preciso quella sera?" chiedo titubante, ho un gran mal di testa... "Praticamente verso le tre di notte mi chiamata tua mamma chiedendomi dove fossi e dicendo che non eri in camera tua, io lì per lì avevo sonno e non capivo così le ho detto che mi avevi detto che saresti andata all'ospedale anche se credevo fosse una cavolata. I tuoi poi sono passati a prendermi ed insieme siamo venuti a cercarti, quando siamo arrivati ti abbiamo trovata in un lettino che dormivi con una copertina sopra, la stanza era come una comune camera per bimbi piccoli piena di giochi e quant'altro, tu dormivi spensierata...io ero basita, poi i tuoi hanno provato a svegliarti ma non ci riuscivano così ti abbiamo portata qui" ... E Albert..? che fine ha fatto? Penso tra me e me.

Vedo mamma che si avvicina, mentre ,papà impreca con qualcuno al telefono, "Ora che arrivi a casa facciamo i conti" dice mamma severamente e poi esce dalla stanza, Ariana la segue e papà pure, rimango sola. Certo che è stata un'esperienza orribile, devo assolutamente riferire tutto ai miei di modo che venga arrestato quel pazzo e che Annah viva tranquilla, mi alzo dal lettino e vado a prepararmi, i miei ed Ari probabilmente sono in sala d'attesa.

Esco in corridoio ma non c'è nessuno, poi sento delle voci nella sala accanto, seduti al tavolino ci sono papà da una parte ed Albert dall'altra, intorno c'è la polizia, il medico legale ed infine mamma, ma che sta succedendo? Albert continua ad implorare la polizia dicendo "Lei è mia figlia" e mi indica, sinceramente mi fa quasi pena, deve avere gravi problemi mentali, non riesco però a capire il motivo per cui papà sta piangendo con i pugni stretti la bocca serrata e chino sul tavolino, "Vattene! Vattene!" dice guardando Albert, poi la polizia lo prende e lo ammanetta, suppongo lo portino in manicomio, il medico poi si avvicina e legge un foglio "Il dott.Albert dovrà scontare 18 anni di carcere per accusato omicidio, e falsa identità" poi escono tutti dalla stanza. Fuori dal corridoio con mia grandissima sorpresa vedo Annah, deve esser stata avvisata dell'arresto di suo marito, mi guarda in lontananza e poi si gira senza neanche salutarmi... sono ancora scossa per ieri sera, comincia a girarmi la testa salgo in macchina con i miei e finalmente torniamo a casa. Socchiudo gli occhi dopo aver appoggiato la nuca sul poggiatesta...

Vedo tutto buio, sento una voce di sotto fondo, sembrerebbe una voce femminile, sta cantando, ad un tratto vedo delle fiamme, poi sento un tonfo...

Mi sveglio, era solo un sogno.

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"Asylum"  [ #Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora