"Mel!! È pronta la colazioneee!!" sento mamma chiamarmi dalla cucina, mi alzo pigramente dal letto e scendo al piano di sotto, non vedo l'ora che arrivi il mio compleanno, che bello manca meno di un mese. Mi siedo sullo sgabello blu, è il mio preferito e sta alla destra del tavolo accanto a quello arancione, prendo la tazza di latte tra le mani e comincio a soffiare delicatamente sulla superficie, guardo come la schiuma si sposta da una parte all'altra, dopo averlo raffreddato per benino prendo un piccolo sorso..."Ew!!" è amarissimo, si vede che mamma ha dimenticato di mettere lo zucchero, oppure ne ha messo troppo poco, alzo gli occhi al cielo e vado dritta al mobiletto della cucina dove ci sono tutte le cose, voglio metterne un altro po', però appena apro lo scaffale mi cade in faccia una scatolina, mi chino a terra per raccoglierla, mi aspettavo fosse qualche ingrediente per dolci oppure una scatola di tachipirine, insomma nulla di chè, ma quel che vedo mi turba abbastanza, rifocalizzo la scritta sulla scatoletta, vorrei non saper leggere, ma è inutile, la parola è ben chiara, leggo ancora incredula, "Valium", mi metto una mano tra i capelli e giro la scatolina per leggere a cosa serve "Medicinale calmante ed antistress, di solito usato per dimenticare eventi spiacevoli oppure per il ripristino della memoria, da non usare quotidianamente, effetti collaterali: allucinazioni, amnesie e perdite di memoria", guardo la tazza di latte schifata, ecco perché aveva quel saporaccio il latte che prendo a casa, invece quello che prendo a mensa no, sono sorpresa, forse delusa, ceh insomma non me lo sarei mai immaginato... sento i passi di mamma venire verso la cucina, riguardo il latte, metto subito la scatolina apposto sullo scaffale e torno al tavolo. "Era buono il latte?" chiede mamma, quasi mi strozzo, "Si" rispondo come ogni mattina...ma da oggi non la penserò più allo stesso modo. Corro in camera a prepararmi e cerco di non pensare a cosa è appena successo. Esco di casa e comincio a camminare, la brezza fredda di febbraio fa gelare il naso, ripensando a prima mi scende una lacrima, fa così freddo che quando scorre sui miei zigomi per poco non si ghiaccia, il freddo si sta facendo sempre più duro, spero di arrivar a scuola senza diventare un ghiacciolo. Sono sulla stradina dove un paio di mesi fa ero svenuta, che ansia, mi tornano in mente tantissime cose, ma soprattutto, il volto del dottore che si presume sia morto, guardo verso la strada che porta all'ospedale, continuo a fissarla, come se potesse darmi una risposta su quello che mi sta accadendo, gli do un ultimo sguardo, e mi incammino verso scuola.
Ora che ci penso, sulla stradina che porta all'ospedale c'erano orme fresche sulla neve...
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"Asylum" [ #Wattys2017]
Mystery / Thrillermelanie è una tredicenne come tutte...o forse no, cosa ne è del suo passato? Perchè non ricorda nulla?