Capitolo 19.

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Sono passate un paio di settimane dall'accaduto e sembra essersi tutto tranquillizzato, Ariana ha finito di scontare la punizione per avermi coperta quella sera, i miei non sono più arrabbiati con me, Annah sembra star meglio, vado a scuola regolarmente e sono più calma del solito, il dott. Albert sta scontando la sua pena in un manicomio in America, l'unica cosa che non mi va a genio è il comportamento di papà, ultimamente è sempre più stressato, non è quasi mai a casa, molto spesso viaggia in America e sta sempre al pc a mandare e ricevere e-mail, probabilmente sono io che mi faccio troppe paranoie, magari è solo più impegnato con il lavoro nulla di che, eppure il mio istinto non la pensa così.

Sono nello studio di papà e da un bel po' sto esaminando una foto, ci sono i miei nonni paterni, papà ed un bimbo più o meno della sua età, questa foto dev'essere abbastanza vecchia, però non riesco a capire chi sia il bimbo accanto a papà, gli assomiglia davvero molto, magari era qualche suo amico, no, non può essere troppa somiglianza, che sia un fratello? Papà non me ne ha mai parlato.

Sento la porta dell'ingresso a aprirsi, ecco sono tornati a casa, che tempismo perfetto ora chiederò a papà chi è il ragazzino nella foto sperando che mi risponda, mi precipito in salone.. "Papà, papà chi è questo??" ed indico la foto, lo vedo un po' a disagio, poi dice "è un lontano parente" sembra seccato così non chiedo altro, prendo la foto e me ne torno in camera.

Appena entro noto che la finestra è aperta e sulla scrivania c'è un bigliettino mi avvicino rapidamente e lo prendo, mi si ferma il cuore in gola quando leggo "Ti prometto che un giorno ci rincontreremo, sto scappando, per favore non dire niente a nessuno, mi raccomando mi fido di te figliola" Mi stanno tremando le mani, la brezza fredda colpisce violentemente il mio viso e le tende svolazzano impetuose nella stanza, c'è silenzio, o forse no, si sente solo il battito del mio cuore, prendo il bigliettino e lo butto via al vento, non voglio più saperne di questa storia, cosa vuole da me? Perché crede che io sia sua figlia? E se è vero? No, impossibile, cosa mi passa per la testa, sto impazzendo, mi butto sul divano e probabilmente mi addormento.

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"Asylum"  [ #Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora