Chi è Jack lo Squartatore

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Capitolo 24. 


Avvolti nella fredda e lugubre nebbia perenne del quartiere di Whitechapel, due ombre avanzavano decise.

Un uomo con il volto coperto da un cappuccio che ricopriva per intero il suo viso ed un cappello a cilindro, trascinava, tenendola per un braccio, una ragazza con i vestiti sgualciti e i capelli più increspati del solito.

Lei non aveva opposto resistenza alcuna, anche perchè era grata che la stesse portando in un posto forse migliore rispetto alla cella dove si trovava fino a poco prima.

Non si erano scambiati nessun gesto affettuoso da quella volta, ma Hermione sapeva che non l'avrebbe mai lasciata libera. Sarebbe sempre stata sua prigioniera in quel posto lugubre, senza più la speranza di rivedere i suoi amici e Malfoy.

Ci aveva pensato a lungo, dopo quello che era successo con Jack e non riusciva a togliersi dalla testa la convinzione di aver tradito il giovane Serpeverde.

Era stata egoista a volere entrambi e, ora, sapeva che avrebbe dovuto lasciar andare uno dei due.

Per quanto avesse voluto, non sarebbe mai potuta essere felice, come aveva sempre desiderato.

Avrebbe potuto scegliere di restare ad Hogwarts e rimanere al fianco di un ragazzo che le aveva dimostrato che c'è molto più dietro ad un cuore fatto di ghiaccio e oscurità.

Avrebbe potuto affrontare subito Jack e farla finita, ma i sensi di colpa per tutte le sue vittime l'avevano completamente distrutta.

Era tutta colpa sua, si continuava a ripetere dentro di sé.

Se non si fosse lasciata così tanto coinvolgere dalla Seconda Guerra Magica, tutto quello non sarebbe mai successo.

E Jack non sarebbe lo spietato assassino che era se lei gli avesse parlato, se si fossero confessati prima i reciproci sentimenti, se avesse provato a dirgli che il suo non era più amore nei suoi confronti.

Aveva accettato le sue folli condizioni perchè si sentiva in colpa: sentiva che tutte le sue vittime erano morte per colpa sua.

All'improvviso, come se volesse ridestarla dal flusso incessante dei suoi pensieri, lui si fermò e quello che apparve davanti ad Hermione fu come un incubo, un incubo che aveva messo da parte per troppo tempo e che, in quel momento, era riemerso, come se Jack volesse a tutti i costi tornare a quegli anni in cui erano stati veramente felici.

***

Harry e Malfoy avevano acceso, con l'ausilio delle loro bacchette, delle candele che Ginny aveva fatto apparire.

Ron aveva scritto una lettera alla McGranitt chiedendole se poteva recapitare loro, con la magia, le lettere di Jack intestate ad Hermione che si trovavano nella sua stanza. Senza di esse, non avrebbero potuto continuare le ricerche.

Incantò il biglietto che si dileguò nella notte, diretto al castello.

Nel mentre sgranocchiarono qualcosa che aveva procurato Ginny qualche ora prima, Harry trovò dei documenti che trattavano l'argomento che si apprestava a raccontare ai suoi amici.

Li appoggiò sul tavolo improvvisato, si sedette seguito subito da tutti gli altri e, finalmente, si apprestò ad iniziare.

"I fatti che vi sto per raccontare, risalgono al 1888, più di cent'anni fa. Nell'autunno di quell'anno questo posto conobbe il terrore. I quartieri e le strade non erano posti sicuri per nessuno. In quegli anni si aggiravano parecchi criminali tra cui uno che rimase nella storia. Non è mai stato catturato, nessuno seppe mai la sua vera identità. Anche oggi rimane un mistero, quello che si sa è che fece un vero e proprio scempio delle sue vittime, era da tutti conosciuto come Jack, lo Squartatore" fece una breve pausa, immaginando lo squartatore dell'epoca con le fattezze del loro squartatore del presente.

Unchain my Heart || #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora