Nebbia e Terrore

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Capitolo 22.


"Come sarebbe?" chiese il rosso stupito dalla sicurezza della serpe.

A quanto pareva dormirci sopra lo aveva aiutato a pensare, pensava tra sé il rosso.

"Provate a pensare come lei, dove andrebbe a cercare le risposte a tutti i suoi dubbi?" gli chiese, sperando che potessero arrivare alla sua stessa conclusione.

"Ma certo, la biblioteca! Sei un genio, Malfoy!" si complimentò Ginny per la fantastica trovata del ragazzo.

"Ce ne sono da queste parti almeno?" domandò il rosso, ancora dubbioso riguardo l'idea avuta dal giovane Malfoy.

"Sì una c'è in effetti" lì informò Harry, "non è nemmeno lontana da qui. Non è molto grande e nemmeno molto rifornita" avvertì il ragazzo con gli occhiali.

C'era stato pochissime volte da bambino, dopotutto i Dursley non ritenevano necessario leggere libri e quella era l'unico posto che gli permettessero di frequentare.

Si chiedeva spesso dove si trovassero e si era ripromesso più volte di andare a trovarli, ma dopotutto, era meglio lasciare perdere.

"Bè, ma sicuramente avrà ciò che cerchiamo. Ogni paese, nelle proprie biblioteche, racchiude documenti che raccontano le proprie storie" disse Malfoy, ricordandosi quello che gli aveva detto Hermione riguardo le biblioteche.

Gli aveva domandato sovente come mai le piacesse così tanto immergersi nei libri e lei le aveva risposto che, in essi, poteva perdersi in un mondo di storie tutte diverse, scoprire posti nuovi senza mai davvero visitarli e scoprire il passato e presente delle persone, senza mai davvero conoscerle.

"Accidenti, mai avrei pensato di sentir uscire dalla tua bocca parole simili, Malfoy" disse, sorpresa, Ginny.

"Sono umano anche io, dopotutto" rispose lui, seccato che pensassero ancora che avesse del ghiaccio al posto del cuore.

Dopotutto, pensava tra sé, era normale che lo vedessero così, lui aveva dato loro l'impressione di essere così, quando non era vero.

Se solo avesse avuto più coraggio, non si sarebbe mai lasciato tentare dal potere che Voldemort gli offriva, non si sarebbe mai lasciato marchiare così per una causa che non gli apparteneva, non si sarebbe mai lasciato abbindolare dalle parole di suo padre, che gli ordinavano di odiare quelli che non erano come loro.

Se avesse seguito i suoi istinti, avrebbe accettato comunque l'amicizia con Potter, non avrebbe mai odiato i grifoni se tutti non si sarebbero aspettati quel suo comportamento da principe delle serpi, non avrebbe mai permesso a nessuno di scegliere per lui.

"Ok, incamminiamoci, abbiamo parecchio da fare"disse il rosso, allentando l'atmosfera di tensione che si era creata dopo quello scambio di affermazioni. Nonostante non fossero insulti, era meglio, si era detto Ron, cambiare argomento e continuare le loro ricerche.

"Giusto, Ron, andiamo ne abbiamo di lavoro da fare" concordò Harry con il suo migliore amico di sempre.

Lui era il primo che aveva notato qualcosa in Malfoy, qualcosa di diverso.

Non era mosso da gratitudine quella sua ricerca per salvare Hermione, ma era mosso da un sentimento molto più profondo, che sapeva non aveva mai provato prima per nessuna e di questo ne era felice e grato.

Certo, non era cosa da tutti i giorni che un Serpeverde come lui, diventasse amico proprio di una nata babbana, figuriamoci innamorarsene!

Avevano compiuto il miracolo che la McGranitt da sempre sognava, lui lo sapeva.

Unchain my Heart || #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora