Hogsmeade

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Erano le nove del mattino ma eravamo tutti sulle carrozze che sfrecciavano verso la cittadina di Hogsmeade, dove avremmo acquistato il vestito per la serata di Halloween che si sarebbe svolta da lì a poche settimane.

Io ero persa con lo sguardo nella folta vegetazione che separava quella piccola cittadina dalla nostra scuola.

Quel luogo instaurò in me uno strano senso di agonia e tristezza. Pareva che la natura stessa di quei luoghi magici dovesse ancora riprendersi da tutte le morti che era stata costretta ad assistere, inerme, e che il suolo ancora piangesse per tutti corpi che portava all'interno di sé, tant'era umido il terreno.

"Sai già che abito prendere, Herm?" mi chiese Harry, ridestandomi in parte dai miei pensieri.

"No, non saprei proprio" ammisi.

"Oh, lo troveremo, lascia fare a me" rispose Ginny ed io non sapevo se esserne felice o terrorizzata.

"Io ringrazio il fatto che non è necessario invitare nessuno" disse Neville, impacciato.

Su quello ero d'accordo anche io.

Dopo la lunga e tortuosa strada percorsa in carrozza, giungemmo a destinazione. Si formarono diversi gruppi che andarono in direzioni diverse.

Avevamo a disposizione un intera giornata e quindi molti si sarebbero dedicati anche ai piaceri della vita.

Le strade di Hogsmeade erano più vive che mai, la gente ormai non aveva più il terrore di girare per strada, come l'ultima volta che ero stata lì ma era felice e spensierata.

Venni letteralmente trascinata via da Ginny, Luna e Hannah Abbott che mi obbligarono ad andare con loro nel primo negozio di vestiti che c'era lungo la strada.

"Saremo magnifiche" disse Ginny immaginandosi già con suo abito sulla pista da ballo con Harry in smoking.

Invidiavo i ragazzi, in quel momento, perchè la loro scelta proprio su quest'ultimo indumento ricadeva. Quindi per loro era molto più facile. 

Che fortuna!

Io, con malavoglia, imitai le mie coetanee e girai per il negozio alla ricerca di qualcosa che potesse piacermi.

Dopo dieci minuti, Hannah e Ginny avevano una decina di abiti sotto braccio e si infilarono nei camerini per provarli tutti; Luna, invece, era stata la più sbrigativa. 

Aveva scelto un abito di un azzurro accesissimo corto e una mascherina celeste tutta luccicante, abbinata.

"Ti sta benissimo, Luna" le dissi ed ero sincera. 

Soltanto lei poteva permettersi certi abiti!

"Grazie, Hermione. Ma tu non hai ancora scelto nulla?"mi disse, dispiaciuta.

"Non trovo nulla che mi piaccia, sono troppo appariscenti per me, o troppo principeschi. Vorrei un abito semplice senza troppi fronzoli" confessai.

"Lo troverai, ne sono sicura" e andò nel camerino per riemergere con i suoi abiti abitudinari.

Ritornai alla ricerca dell'abito perfetto per me.

Scorrevo i vestiti, rassegnata, senza più nemmeno guardarli bene, fino a che uno non attirò la mia attenzione.

Era un abito lungo, verde smeraldo senza maniche con una spallina, un ricamo nero sul corpetto e una gonna che scivolava dritta. 

Lo girai dietro e mi accorsi che, dall'unica spallina che aveva, ricadeva un mezzo mantello di chiffon. Senza nemmeno pensarci o provarlo, lo presi.

Unchain my Heart || #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora