7º capitolo

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Chiamo mia madre per avvisarla che non andrò a casa a mangiare e le racconto che è tornato Ale.

Dalla sua voce traspare chiaramente la gioia: è felice per me.

Saliamo sull'autobus, dove vedo dei miei amici e delle mie amiche del primo anno che venivano con me alle scuole medie, ma
<<Leila, oh, mio Dio! Ma quanto sei dimagrita. Come cavolo hai fatto?>> mi chiede Clara.
<<Deve partire tutti da qua, intanto>>, indico la testa con un dito, <<e poi comunque sono andata da un nutrizionista e ho fatto molto sport.>> spiego, gentilmente.

<<Ah sì? Che sport fai?>> s'informa.
<<Faccio palestra. L'ho iniziata a settembre dell'anno scorso.>>

Parliamo del più e del meno, ed un mio amico, mi chiede se è il mio fidanzato il ragazzo accanto a me.

Io scoppio a ridere e gli dico che è solo un caro e vecchio amico.

I miei amici scendono tutti dall'autobus, comprese Sara ed Gabriella.

Io ed Ale rimaniamo sopra, perché casa sua è un po' più lontana rispetto a quelle dei miei amici e, poco più, dalla mia.

I ragazzi che sono sull'autobus ci fissano: è da tutto il giorno che non fanno altro.

Odio questa sensazione.

Lui non sembra essersene accorto.

Per spezzare il silenzio che c'è tra noi, dico: <<Ti ringrazio.>>
Mi guarda strano <<Perché?>> chiede confuso.
<<Perché mi hai inviata a casa tua>>, gli sorrido.

<<Per questo? L'hai già detto>>, ricambia il sorriso.
<<Comunque mia mamma ha detto che sei il "benvenuto" a casa mia, quando vuoi.>> continuo, agitando le dita in alto per evidenziare chiaramente le virgolette.
<<Ah, grazie, molto gentile da parte sua. Tu invece non mi avresti mai invitato.>> Mi guarda storto, ma so che trattiene un sorriso.

<<Non è vero>>, gli rivolgo un sorriso scherzoso.
<<Sì, va bene...>>, ride.
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Juyu842💖

Non è mai finita || #WATTYS2017 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora