24º capitolo

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Arriviamo in un locale scelto dalle mie amiche.

Non è male, anzi, è abbastanza grande ed accogliente è... Moderno.

<<Dove l'avete scovato 'sto posto, ragazze?>> chiedo a Sara e Gabriella. Sicuramente non l'hanno conosciuto da sole.

<<Ehm, vedi... conoscenze su conoscenze...>> dicono in coro.
<<Spicciatevi!>> le interrompo.

<<Leonardo>>, rispondono.
<<Ora capisco...>> le guardo male.

Leonardo è un ragazzo che veniva con noi alle medie. È insopportabile!

A quei tempi piaceva a tutte e due e gli correvano dietro come due galline.

Sinceramente mi son sempre chiesta come facesse a piacere alla maggior parte delle ragazze della mia classe delle medie, manco fosse bello, perché infatti di decente aveva solo gli occhi.

'Sto locale mi sembra più una discoteca che un pub. Ceh, di solito in un pub non si balla, invece qui sì.

<<Salve, avete bisogno di un tavolo, per caso?>> chiede una biondina, tutta tette e culo rifatti, che mette abbastanza in mostra, dato il suo abbigliamento: pantaloncini di jeans neri inguinali ed un top bianco, che copre a malapena il "seno", infatti è scollatissimo e lascia scoperta la pancia. Ha solo un grembiulino nero - con scritto il nome del pub - per far capire che è una "cameriera".

Guardo Ale, ma vedo che la ragazza non gli fa né caldo né freddo.

Poi guardo Flavio e Matteo che fanno delle facce molto pervertite.

<<Che cretini!>> mi sussurra all'orecchio Ale.
<<Parli proprio tu?!>> gli dico ironicamente.
<<Non mi sembra di aver fatto una faccia strana alla vista di 'sta qua>>, dice un po' su di giri.
<<Lo so. Ti amo>>, dico, ridacchiando ed alzandomi sulle punte, data la sua altezza, per dargli un bacio a stampo.

La cameriera ci fa sedere in un tavolo, guarda caso, proprio a pochi metri dal bagno femminile.

Ale mi guarda divertito, ed io scoppio a ridere.
Gli altri ci guardano straniti.
<<Non vi preoccupate, ragazzi, è tutto apposto. Solamente che sembra ubriaca anche prima di bere>>, dice Ale.
<<Ma sta' zitto!>> gli dico, continuando a ridere e dandogli un buffetto sulla spalla.

Lui mi afferra per il polso, portandomelo dietro alla schiena, dopodiché mi bacia. Inizialmente è dolce, ma, subito dopo, si trasforma in un bacio più appassionato, però non mi chiede accesso con la lingua, forse perché ci sono i nostri amici.
<<E te pareva!>>
<<Mi sento esclusa.>>
<<Non dirlo a me!>>
<<Smettetela!>> iniziano le loro raffiche di commentini.

Io ed Ale ci stacchiamo immediatamente.

<<Noi andiamo a fumarci una paglia>>, dice Sara.
<<Okay.>> Annuisco.
<<Leila?>> mi chiama Flavio.
<<Dimmi>>, rispondo.
<<Ecco io... volevo chiederti se... Cosa prova per me Sara?>>
Rimango allibita.

Dopo mezzo minuto, gli rido completamente in faccia: <<Secondo te cosa prova? Per me schifo!>> dico, mentendo.
<<Grazie.>> Mi guarda di merda.

"Okay, forse sono stata un po' troppo diretta!"

<<Senti, Flavio, io so com'è fatta Sara e se ci tiene ad una persona, posso assicurarti che non lo dà a vedere, ma purtroppo dopo ci sta male, perché non lo dice mai.
<<Ora, di certo, non ti verrò a dire se le piaci o meno, perché, altrimenti, che razza di migliore amica sarei?! Quindi ti dico: se ci vuoi provare, okay, ma ti avvero: se la tradisci, se la tratti male, se la deludi o se la fai soffrire in altri modi, ti stacco le palle, te le metto nel congelatore e dopo te le lego all'ottantaseiesimo piano dell'Empire State Building.>>

Non è mai finita || #WATTYS2017 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora