21º capitolo

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La mattina mi sveglio alle undici e trovo nove messaggi.

Uno di Gabriella:
Lele, cos'è successo con Ale? Stai bene? Chiamami appena sei sveglia.

Uno di Sara:
Va tutto bene? Con Ale hai chiarito? Chiamami quando ti svegli.

E sette di Alessandro:
Ehi, piccola, si è rifatto vivo quello stronzo? Se sì, dimmelo che lo sistemo per le feste!

Ho paura per te!

Ti prego, non nascondermi più niente.

Comunque... ho bisogno di parlarti.

Ma stavolta, ti prego, non andartene ed ascolta quello che ho da dirti.
Sono uno stronzo, lo so; però ti voglio bene e non voglio perderti.

Chiamami appena sei sveglia e... Buon risveglio, amore❤️.

Sempre se ti posso chiamare così😊.

Oddio! Dopo il penultimo messaggio potrei anche svenire e non riprendermi più.

"Lo amo... Sì, lo amo!" e voglio gridarlo al mondo intero:
"Io amo Alessandro Rodriguez e non c'è niente che qualcuno possa fare per impedire i miei sentimenti per quel ragazzo dagli occhi azzurri e brillanti!"

Mi alzo e faccio colazione. Sulla tavola trovo un bigliettino: "Buon giorno, Lele. Io e Ro staremo fuori tutto il giorno e saremo di ritorno stasera, sul tardi. Siamo da zia. Mi raccomando, bada la casa in nostra assenza!"

Chiamo subito le mie amiche e dico cosa è successo la sera precedente: sono sconvolte, poverine.

Dopodiché, chiamo Ale.
<<Pronto?>> risponde al secondo squillo.

<<Ehi, ciao...>>, dico un po' imbarazzata. Non so il motivo, però lo sono.

<<Oh, piccola, ciao!>> Evidentemente, prima non aveva ancora visto chi fosse. <<Come stai? Ti ha scritto ancora quel pezzo di merda?>> dice schifato.

<<Ale, ti va di venire da me? Mia madre starà fuori tutto il giorno e...>>
<<Sì, piccola, grazie!>> m'interrompe.
<<Niente, Ale...>>

<<Per che ora facciamo?>> chiede.
<<Ti va di venire adesso? Ho bisogno di parlarti immediatamente.>> Ho deciso: gli dirò cosa provo per lui. Non mi interessa quello che penserà, ma voglio solo che sappia tutta la verità.

<<Okay, d'accordo...>> dice divertito.
<<Muoviti, anziché ridere!>> dico, sorridendo.
<<Volerei se fossi tu a chiedermelo>>, diventa improvvisamente serio.

<<E allora fallo...>> La mia voce è solo un sussurro.

<<Hai detto che hai... casa libera, giusto?>> chiede con una voce sensuale ed affascinante e...
<<Sì, ho casa libera... perché A-l-e?>> Pronuncio il suo nome mooolto lentamente.

<<Era per chiedere...>> sospira.
<<Mmmh, capisco.>> Sento il mio ventre contrarsi. <<Hai... finito di prepararti?...>>
<<Impaziente, piccola?...>> chiede, e riesco a sentire che sta sorridendo.
<<Io non...>> ci penso <<... f-forse>> dico, balbettando.

Non è mai finita || #WATTYS2017 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora