16º capitolo: il primo bacio

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Appena arrivo a casa, inizio subito a studiare, dato che domani lo so, sarò in coma.

Quando smetto, sono le diciotto e trenta e chiamo mio padre per avvisarlo che serve solo un passaggio per il ritorno, a me e ad Ale - perché, di certo, Clarissa e il suo tipo torneranno direttamente a casa. Già Bernardo sarà sbronzo, quindi è meglio non fargli fare tanti giri, altrimenti se lo beccano: "ciaooone, belli!" - e dice che va bene, senza chiedermi il motivo.

"Strano, ma vero."

In seguito, chiamo Alessandro e ci mettiamo d'accordo che lui viene per le venti e un quarto.

Mi vado a fare una bella doccia e mi depilo le gambe, con cura.

Inizio a prepararmi, e, come trucco, scelgo: correttore,  fondotinta, cipria, ombretto, eyeliner, mascara ed un gloss rosa scuro.

Ai capelli faccio qualche boccolo.

Indosso il completo che ho comprato oggi, e degli stivali alti fino a un po' sopra al ginocchio.

Finisco di prepararmi e guardo l'orologio. <<Porca puttana, sono già le otto e dieci. Tra cinque minuti arriva Alessandro>>, urlo.

"Meno male che mia madre non è in casa, altrimenti sai che confusione?!"

Inizio a mettere apposto tutto più in fretta possibile.

Come da orario programmato, Ale si presenta sotto casa alle otto e un quarto, sale e lo faccio accomodare in camera mia.

Vado da lui quando finisco di sistemare: <<Ciao>>, lo saluto.
<<Ciao>>, dice indifferente.

<<Senti, mi dispiace per oggi, è solo che mi stuzzicavi troppo e non mi è andato giù.>>

<<Scuse accettate>>mi sorride.

"È stato facile!"
Si siede sul mio letto a gambe aperte e mi attira a sé, prendendomi per un braccio. Mi fa mettere in mezzo alle sue gambe e mi accarezza la guancia con il dorso della mano.

A quel tocco, il mio corpo reagisce con una scarica elettrica che si propaga lungo la spina dorsale.

"Che mi succede? Non ero mai stata così... bene."

<<Sei stupenda, stasera>>, dice, con un sorriso da ebete in faccia.

<<Ah, quindi vorresti dire che le altre volte faccio schifo?>> lo prendo in giro.

<<Ma dài che scherzo>>, dice, sempre sorridendo.

"È da prima che sorride e, porca miseria, se non la smette, lo stupro direttamente qua, sul mio letto, GIURO!"

<<Ah, e quindi ora staresti dicendo che non sono bella neanche stasera.>>
"Quanto me la ghigno."

<<Senti, hai finito? Sei sempre bella, punto, bona, caso chiuso, chiuso caso, e non si discute>>, scoppia a ridere, ed io con lui.

<<Chiuso caso?>> rido ancora più forte, <<tu sei pazzo!>> Poi, senza rendermene conto, gli do un bacio a stampo.

Non è mai finita || #WATTYS2017 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora