Rimase seduto per tutto lo spettacolo, nonostante l’avesse visto centinaia di volte, riusciva ancora ad affascinarlo.
Avrebbe tanto voluto far parte di tutto quello, di quella macchina perfetta che faceva diventare possibile l’impossibile.
I suoi preferiti erano i pagliacci, erano degli artisti con un talento immenso ma lo sfoggiavano in maniera del tutto originale, ossia fare gli idioti.
“Adesso, miei cari spettatori, è giunto il momento atteso da grandi e piccini, è un onore per me presentarvi, Firefly”. Annunciò il presentatore, cedendo la scena a lui.
L’attrazione principale.
Quello che riusciva ad incatenare l’attenzione del pubblico su di sé, grandi e piccoli, erano tutti fermi ad osservare ogni sua singola contrazione muscolare.
Un bellissimo cavallo nero entrò in scena, galoppando.
Lo sguardo di tutti divenne confuso.
No, non era un cavallo l’attrazione principale del circo.
Entrò a grandi passi, sorridendo al pubblico e al maestoso animale entrato in scena prima di lui.Era l’unico che fosse riuscito a far rivivere a Frank le sensazioni che aveva provato vedendo la donna bionda volteggiare in aria.
Il suo nome era abbastanza strano, si chiedeva costantemente perché avesse scelto proprio il nome di un insetto.
Forse per il colore dei suoi capelli, rosso intenso, che aveva tinto forse per attirare di più l’attenzione anche se lui era certo che tutti lo avrebbero guardato anche se avesse avuto un colore di capelli comunissimo.
Il cavallo s’avvicinò all’elegante figura fasciata da una tuta bianca senza maniche che lasciava vedere delle morbide linee curve dipinte con la stessa sfumatura dei suoi capelli sul suo braccio destro.
Firefly passò una mano sul muso dell’animale, salendo poi sul suo dorso per cominciare il numero.
La musica fece vibrare l’aria mentre Black Shadow prendeva velocità.
La prima volta che aveva visto quel numero, gli era persino sembrato inverosimile che un essere umano fosse capace di tanto.
Lasciò le briglie del cavallo, rannicchiandosi sul suo dorso, e, con un equilibrio eccezionale, si mise in piedi mentre Black Shadow continuava a galoppare in tondo.
Con estrema eleganza, tratto che caratterizzava ogni suo singolo numero, inarcò la schiena, spingendo le braccia sempre più in basso, fino a toccare il pelo dell’animale.
Sollevò i piedi ad uno ad uno, restando in equilibrio sulle mani, formando una spaccata perfetta in aria.
Frank trattenne il fiato.
Firefly rimase fermo così per un po’, tornando poi alla sua posizione iniziale.
Dal tendone scesero due lunghi nastri rossi.
Firefly si sedette sul dorso, lasciando pendere entrambe le gambe sul fianco del cavallo.
Inarcò la schiena, lasciandola aderire a quella dell’animale.Con agilità, si spinse verso l’esterno, facendo un salto all’indietro ed atterrando perfettamente diritto, con le braccia alzate ed il suo immancabile sorriso.
Avvolse un nastro per ogni polso e, con un salto, rimase sollevato da terra, come se la gravità non fosse importante per lui.
Salì sempre più in alto, avvolgendo anche le caviglie.
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Gravity// Frerard
Fanfiction||i capitoli sono un po' lunghi|| Frank ha sempre desiderato di far parte del circo, il suo sogno inizia da bambino quando resta incantato da un'acrobata bionda. Dopo anni diviene un acrobata fallito e l'unica persona in grado di risvegliare il suo...