Capitolo 4

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“Alza la gamba!”. Lo rimproverò.

“Non ce la faccio”. Si lamentò.
Firefly, spazientito, si avvicinò, sollevandogli bruscamente la gamba e Frank dovette trattenersi dal dire qualcosa di molto sgradevole e molto poco cortese.

“Non ti sembra di esagerare? Insomma, già lui è un cadavere, se non lo fai camminare più non lo recuperiamo”. Commentò, Mikey.

“Non sto esagerando, dobbiamo accelerare e qualcuno qui è particolarmente pigro”. Rispose il rosso, riferendosi chiaramente a Frank, in equilibrio su di una gamba, con l’altra in aria e le mani poggiate a terra per non cadere.

“Sei mestruo di ornitorinco avariato, ecco cosa sei!”. Mormorò a denti stretti, sentendo i muscoli delle sue cosce tendersi.

Purtroppo per lui, il suo allenatore aveva un udito ottimo e, sentendo quell’insulto a dir poco originale, spinse la gamba del minore ancora più indietro, facendolo urlare di dolore.

“Voglio la mamma”. Disse, con un tono di voce molto più acuto del normale.

“Tua madre non è qui”. Rispose, spingendo le sue articolazioni oltre ogni limite.

“Ehi, se si strappa qualcosa non potrete allenarvi per settimane”. Disse, Mikey, con tono disinteressato.

Firefly sembrò convincersi e lasciò andare la gamba di Frank giù.

Frank si mise in piedi, maledicendo  tutta la stirpe dei Way, a parte Mikey, lui era un bravo ragazzo.

Lo stronzo era tornato, quello di qualche sera prima era sparito, andato, non gli avrebbe offerto un gelato, non se lo meritava, non dopo avergli praticamente staccato una gamba.

“Stronzo, ti odio”. Borbottò, zoppicando verso una sedia, tenendosi l’interno coscia.

“Come scusa? Io sto cercando di aiutarti!”. Rispose con tono arrabbiato e offeso, Firefly.

“Oh, davvero? Camminerei meglio con un cazzo in culo!”. Controbatté, buttandosi di peso sulla sedia e quasi cadendo all’indietro.

“Tu non credi che ci sia una certa tensione sessuale tra quei due?”. Chiese Ray a Mikey.

“No, che diamine vai a pensare!”. Rispose l’altro, con la sua solita espressione impassibile.

“Non lo so, guarda com’è diventato tuo fratello, sembra uno di quei deliziosi peperoni ripieni che mi faceva mia madre da piccolo. E Frank ha appena detto ‘cazzo in culo’. C’è tensione sessuale, non puoi negarlo”. Chiarì, profondamente convinto delle sue parole.

“Dici così perché non hai mai preso un cazzo in culo!”. Protestò, Firefly.

“Sembra che tu sia esperto a riguardo”. Controbatté, Frank.

“Oi oi”. Commentò, Mikey.

Firefly ammutolì, fissando Frank a bocca aperta.

“Che succede adesso?”. Chiese, Ray, sottovoce.

“Potremmo assistere ad un omicidio”. Rispose, Mikey, mutando per la prima volta in vita sua espressione in una di puro terrore.

“RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO!!”. Urlò, Firefly, esplodendo di rabbia.

“SEMBRA CHE TU TI INTENDA DI CAZZI IN CULO!!”. Ripose, Frank.

Entrambi erano testardi e determinati a vincere quello scontro.

Era ben noto che dopo un paio d’ore d’allenamento entrambi sbarellasseno e cominciassero ad urlarsi contro.

“Ogni volta che fanno così credo che finiscano sempre per baciarsi”. Disse, Ray con tono sognante.

Gravity// FrerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora