AN APPOINTMENT FOR BUCKY

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Steve si svegliò per primo, si passò una mano negli occhi ancora colmi di sonno e sbadigliò sonoramente; abbassò lo sguardo e vide Charlotte, ancora profondamente addormentata a suo fianco: teneva il braccio sinistro sotto il cuscino che aveva preso dall'armadio della sua camera da letto, mentre la mano destra era posizionata vicino al viso.

Era una scena così tenera che il giovane uomo le posò un bacio delicato sulla fronte prima di alzarsi, vestirsi e dirigersi in cucina per preparare qualcosa da mangiare; aveva appena acceso il fornello per scaldare del caffè quando un movimento alle sue spalle lo fece voltare, per vedere chi fosse entrato nella stanza.

"Bucky" disse con un sorriso, salutando il suo migliore amico "non ti avevo sentito arrivare, come stai?"

"Abbastanza bene" rispose Bucky prima di rivolgere uno sguardo al salotto, più precisamente al divano su cui stava ancora dormendo Charlie "come ha fatto a guarirmi?"

"Grazie ad un potere che le è stato insegnato. Ascolta, Buck, io e Charlie abbiamo parlato ieri notte e non ti devi preoccupare per quello che è accaduto, è stato solo un incidente. Abbiamo nascosto quel libro in un posto sicuro che solo noi due conosciamo"

"Va bene, avete parlato a lungo?"

"Non è stato facile, ma sono riuscito a convincerla"

"Oh, ma scommetto che tu sei stato molto persuasivo, vero?" commentò Bucky con un sorriso tirato, Steve si voltò a guardare l'amico e vedendo la sua espressione capì subito che lui sapeva quello che era accaduto la notte precedente.

"Hai sentito tutto?"

"Non sono uno stupido, Steve, era impossibile non sentire quello che stava accadendo in quel divano. Volevo uscire dalla camera per prendere qualcosa da mangiare, ma la fame mi è passata subito"

"Mi dispiace, in quel momento non ho..."

"Non hai pensato. Non ha alcuna importanza, magari, la prossima volta cercate di fare meno rumore. Non mi avevi detto che non c'era nulla tra voi due?"

"È una storia complicata e..." il giovane uomo non continuò la frase a causa del cellulare che prese a squillare dentro ad una tasca dei pantaloni che indossava "pronto? Sharon? Cosa? Si, va bene, arrivo subito"

"Che cosa è successo?"

"Nulla, devo andare adesso. Quando Charlie si sveglierà spiegale che me ne sono andato a causa di una emergenza, lei capirà. Tornerò quando posso, amico" disse Steve, diede al suo migliore amico una pacca sulla schiena e se ne andò dall'appartamento, scendendo le rampe di scale quasi correndo; Bucky non si alzò dalla sedia, preferendo rimanere seduto ad osservare un punto indefinito della stanza.



Charlotte aprì gli occhi un'ora più tardi e si recò subito in cucina, si sorprese di trovare il giovane uomo e non il suo migliore amico.

"Buongiorno" disse prendendo posto a sua volta ed accendendo la TV "come stai? Va meglio?"

"Si, sto bene"

"Ieri notte sono entrata un momento in camera e mi sono preoccupata perché ti ho visto pallido"

'Eri così preoccupata per me che ti sei scopata Steve' pensò Bucky con una smorfia "no, sto bene, davvero. Credimi, ho passato ben di peggio. Dei proiettili nel petto non sono nulla in confronto ad un elettroshock e poi, così, siamo pari, non credi? Io ti ho sparato ad una gamba e tu mi hai sparato al petto"

"Avrei dovuto spararti a mia volta nella gamba destra, per essere veramente pari" rispose la ragazza prendendo una tazza dalla credenza vicino al frigo "ho parlato con Steve, ieri notte, sai?"

"Ah, davvero?" domandò il soldato 'una conversazione molto intensa'.

"Puoi continuare a rimanere nel mio appartamento. Ti ha detto dove è andato?"

"Ha ricevuto una chiamata urgente, questo è quello che mi ha detto"

"Ah, va bene. Io devo andare a lavoro tra mezz'ora. Tu cerca di riposarti"

"Vengo con te"

"Cosa? No, sei ancora troppo debole"

"Come ti ho già detto, questo non è nulla rispetto a quello che ho passato. Devo ancora aiutarti con i libri, andiamo o arriverai in ritardo"

"Va bene, se dici di farcela..." mormorò la giovane preferendo non contraddirlo nuovamente, uscirono dall'appartamento ed andarono in libreria; per tutta la giornata Charlie lavorò in maniera distratta perché la sua mente continuava a tornare alla notte precedente, a quello che lei e Steve avevano fatto.

Elisa si accorse che c'era qualcosa tenuto nascosto dall'amica, ed alla prima occasione la prese in disparte per riempirla di domande.

"Oggi sei continuamente distratta, è accaduto qualcosa che dovrei sapere?" chiese Elisa, lo sguardo ricadde per qualche momento, in automatico, su Bucky.

"Oh, no, no. Ieri Steve mi ha fatto una sorpresa, è venuto a trovarmi ed abbiamo trascorso la notte insieme"

"Davvero?"

"Si".

L'altra ragazza si portò una mano alla bocca, in modo da soffocare il gridolino che stava per uscire.

"Oh, cielo, davvero? Davvero? E come è stato? Voglio sapere tutto! Ti rendi conto con chi sei andata a letto?"

"Questa sera ti racconterò tutto. Ti chiamo dopo cena, d'accordo?"

"Va bene, devo dire che hai trascorso una bellissima giornata di Natale"

"Natale..." mormorò la ragazza, non si era nemmeno resa conto che il giorno precedente era stato Natale, a causa dei diversi fatti che si erano susseguiti uno dopo l'altro, non aveva decorato la casa e non aveva nemmeno tirato fuori l'albero dallo scatolone in cui lo teneva riposto per tutto il resto dell'anno.

La sua festività preferita le era scivolata dalle mani senza che se ne accorgesse minimamente e questo la riempiva di una tristezza infinita; soprattutto perché quando era piccola e la sua vita non era stata ancora sconvolta, la sua famiglia ci teneva molto al periodo natalizio.

"Si, Natale, Charlie"

"A volte il tempo trascorre troppo velocemente. Forza, dobbiamo continuare a lavorare"

"Almeno, poi, fino al nuovo anno siamo in ferie" rispose Elisa, con una risata, portò uno scatolone vicino alla scrivania in cui si trovava Bucky e ne approfittò per chiedergli come andava con il compito che doveva svolgere.

"Tutto bene"

"Se hai qualche domanda o dubbio non preoccuparti ad espormelo"

"Elisa?"

"Si?"

"Mi domandavo se avessi impegni per questa sera".

An Unexpected Host; Bucky Barnes (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora