Elisa portò Bucky in un ristorante giapponese in cui era solita andare con Charlotte, quando il giovane uomo prese in mano il menù, che gli era stato portato da un cameriere, spalancò gli occhi perché non aveva mai sentito piatti più strani di quelli ed alla fine lasciò che fosse la ragazza ad ordinare il cibo per entrambi.
Quando i piatti arrivarono al tavolo (ravioli e pollo alle mandorle) il giovane uomo si ritrovò ad ingaggiare una vera e propria lotta contro le bacchette di legno, durante uno dei tentativi un pezzo di pollo cadde addirittura nel pavimento, fu proprio quell'episodio a sancire la fine di ogni prova e decretare l'ordine di forchetta e coltello, posate molto più comode per consumare la cena.
Assaggiò sia i ravioli che il pollo, dicendo ad Elise che era tutto buono, ma alla prima occasione in cui si recò in bagno vomitò tutto dentro la tazza di ceramica, mai nella sua vita aveva mai mangiato qualcosa di così pessimo; ma a chi era vento in mente di cucinare del pollo con delle maledette mandorle e prugne? Doveva essere sicuramente un pazzo, non c'era altra spiegazione!
Una volta terminata la cena era ancora presto per tornare a casa ed Elisa diede al soldato due opzioni tra cui poter scegliere: il cinema o la discoteca.
"Che cos'è la discoteca?" chiese Bucky, dato che non aveva mai sentito quel termine in tutta la sua vita, per quel che lo riguardava poteva anche trattarsi di un animale o di un'arma di distruzione.
"Davvero? Nel posto in cui abiti tu non ci sono discoteche? È un posto dove si beve e si balla, molto divertente" rispose la ragazza, ne conosceva una che distava pochi minuti dal ristorante giapponese ed il giovane uomo decise di accontentarla, perché non aveva la minima idea di quello che lo avrebbe atteso.
Ai suoi tempi, nel corso della seconda guerra mondiale, c'erano delle piste da ballo con orchestre che suonavano dal vivo e non avrebbe mai immaginato che tali luoghi si sarebbero trasformati in posti quasi infernali, dove la musica era pompata ad un volume allucinante dentro a delle casse nere e decine e decine di ragazzi ballavano l'uno attaccato all'altro.
"C'è troppa confusione in questo posto"
"Dai, vieni, balliamo!" gridò la ragazza dai capelli neri, afferrandolo per mano e trascinandolo al centro della pista, così il giovane uomo si ritrovò costretto a muoversi seguendo il ritmo della musica per non essere spinto a terra e calpestato da quella folla inferocita "sei molto bravo, lo sai?"
"Questa è la prima volta che ballo così, io ricordavo che si facesse in modo molto più lento!"
"Sei troppo forte!" gridò ancora una volta Elisa, ballarono ancora per la durata di due o tre canzoni, Bucky non aveva mai sudato così tanto, nemmeno quando si allenava per mantenere il proprio fisico scolpito e così quando la sua accompagnatrice gli chiese se volesse qualcosa da bere, lui rispose subito in modo affermativo; la giovane si allontanò in direzione del bancone del bar, tornando poco dopo con due bicchieri riempiti con un liquido scuro, caramellato.
"Che cosa sono?"
"Rum e cola"
"Cola?"
"Coca cola! Non l'hai mai bevuta? Avanti, prova questo drink, è molto buono!".
Il soldato prese in mano il bicchiere e lo svuotò quasi tutto d'un sorso, rimanendo colpito dal gusto dolce della bevanda e da quello forte del rum; la tasca dei jeans iniziò a vibrare e tirò fuori il cellulare che Charlotte gli aveva gentilmente comprato ed insegnato ad usare.
"Pronto?" urlò a pieni polmoni.
Steve Rogers allontanò dall'orecchio il proprio cellulare a causa della voce che aveva appena urlato e del rumore, assordante, provocato dalla musica.
"Buck, si può sapere dove sei? Che cos'è tutta questa confusione?"
"Sono con un'amica di Charlotte in un posto chiamato discoteca. È davvero forte e c'è la musica altissima. Ho appena bevuto una cosa che si chiama cola e rum"
"Sei in una discoteca? Che cosa ci fai lì?"
"Cosa? La canna da pesca? Steve, che diavolo c'entra una canna da pesca con quello che ti ho appena detto? Perché ti dovrei comprare una canna da pesca?"
"No, ti ho chiesto che cosa ci stai facendo in un posto simile!"
"Il porto? Va bene, Steve, non posso parlare! Devo andare! Questa canzone è bellissima!" urlò nuovamente il giovane uomo prima di chiudere la telefonata, Steve appoggiò il cellulare sopra il tavolo davanti a sé e guardò Sam.
"Se si ubriaca e poi non ricorda più nulla io non ne voglio sapere" commentò l'altro e Rogers scoppiò a ridere.
Bucky prese in mano il terzo bicchiere di rum e cola che Elisa si era gentilmente offerta di pagargli e lo mandò giù in due veloci sorsi, come se fosse della semplice acqua.
"Piano! O ti ubriacherai! Questa roba è forte"
"Per così poco non mi accadrà nulla" rispose lui con un sorriso, stava dicendo la verità perché dopo una decina di minuti la ragazza era quasi completamente ubriaca mentre il soldato era ancora lucido; capì che era il momento di andarsene perché Elisa faticava anche a stare in piedi "devi dirmi dove abiti o non posso accompagnarti a casa"
"In questo momento non ricordo nulla, sai?"
"Oh, cielo, ti prego! Cerca di ricordare!"
"Non me lo ricordo!" ripeté la ragazza scoppiando a ridere in modo quasi isterico, Bucky la prese in braccio e la posò nei sedili posteriori della macchina, si sedette in quello del guidatore e mise in moto la vettura, augurandosi di ricordare dove fosse l'appartamento di Charlotte e come si facesse a guidare.
Ci riuscì dopo quasi due ore di tentativi e di marciapiedi non visti, senza provocare incidenti od investire qualcuno anche se, ormai, aveva quasi perso ogni speranza di farcela.
"Tu aspettami qui dentro, io vado a chiedere aiuto a Charlie, va bene?" disse il giovane uomo, ricevette come risposta un cenno appena percepibile della testa perché Elisa si era già addormentata; entrò nell'edificio ed iniziò a salire le numerose rampe di scale, con la speranza che la giovane non fosse ancora così arrabbiata con lui, fino ad arrivare all'appartamento ed aprire la porta d'ingresso.
Lì dentro era tutto avvolto dalla oscurità più fitta, era evidente che Charlie non fosse nel salotto o nella cucina, così andò subito a bussare alla porta della camera della ragazza.
Non ricevette risposta, così entrò e la vide seduta nel bordo nel letto, con qualcosa tra le mani, grazie alla luce che filtrava dalla finestra capì subito che si trattava di una pistola.
"James, che cosa ci fai, qui?"
"Ma che cazzo vuoi fare con quella in mano?".
STAI LEGGENDO
An Unexpected Host; Bucky Barnes (✔️)
FanfictionCharlotte Bennetts è un'agente dello S.H.I.E.L.D, un membro integrato degli Avengers e la migliore amica di Steve Rogers. La sua vita cambia drasticamente il giorno in cui il suo unico amore, il dio del Caos, viene ucciso davanti ai suoi occhi. ...