Capitolo 4

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-Ehi Gee- un sussurro mi svegliò.
Mi girai di malavoglia con gli occhi socchiusi -Mmmh, che ore sono?- mormorai con voce assonnata.
-Le tre del mattino penso- Frank aveva la voce tremante.
-Che vuoi?- mugolai ancora.
-Ho fatto un incubo... posso venire a dormire con te?-
-Come vuoi- borbottai mettendo la testa sotto al cuscino troppo stanco per negargli di farlo. In due secondi la mia coperta si alzò e riabbassò velocemente.

Mi spostai un po' per far posto a Frank che mi abbracciò da dietro stringendomi a sé e allacciando una gamba attorno a me.

-Che stai facendo?- mormorai.
-Ho paura Gerard- sussurrò, e così mi misi seduto, passai la mano destra sul viso e poi stropicciai gli occhi per guardarlo meglio. Mi osservava con gli occhioni grandi e i capelli scompigliati, tutto sudato.
-Un incubo quindi?-
Lui annuì.
-Okay... allora vieni qui piccino-
Lo strinsi forte a me accarezzandogli i capelli fino a quando non ci addormentammo uno abbracciato all'altro.

La mattina io fui il primo a svegliarmi. Frank dormiva con la testa appoggiata al mio petto, così lo spostai delicatamente senza svegliarlo e andai a farmi una doccia.

Quando uscii dal bagno Frank era sveglio che mi guardava, stando ancora steso sotto le coperte e sorridendomi.
-Buongiorno Gerard-
-Si, ciao Frank, stai meglio?-
Lui annuì.
-Oggi è venerdì, le lezioni finiscono prima, giusto?- chiesi.
-Esatto. Poi il sabato c'è una festa, come tutte le settimane-
-Okay. Vuoi lavarti?-
-Sì, se posso-
-Certo, va pure-
Andai a scegliere cosa mettermi quel giorno, e come sempre presi le prime cose che trovai mentre Frank andava in bagno.

Quando fummo pronti lo accompagnai in classe e poi andai nella mia.
Le lezioni terminarono tre ore prima degli altri giorni, così uscii velocemente e andai al parco sedendomi sotto un albero a disegnare.

-Ehi fratellonee!- nascosi tutto dentro lo zaino quando vidi arrivare Mikey assieme a Frank.
-Ciao ragazzi- abbassai lo sguardo sulle mie mani.
-Frank mi ha raccontato di sta notte-
-Ah, okay- mi sentii arrossire.
-Beh, io vi lascio, va bene?-
E prima che io riuscissi a ribattere corse via.

Non rivolsi alcuno sguardo a Frank che, invece, si era seduto accanto a me e aveva appoggiato la testa sulla mia spalla chiudendo gli occhi. Io non mi mossi.

-Cosa vuoi fare?- mi sussurrò lui all'orecchio. Quell'azione mi fece rabbrividire.
-Non lo so Frankie- sussurrai in risposta chiudendo gli occhi.
Lui si spostò un po' più vicino a me ed io sorrisi. Iniziavo ad apprezzare la sua compagnia.

Quando riaprii gli occhi mi trovai le labbra di Frank a pochi centimetri di distanza dalle mie. Lo spinsi via e mi alzai subito.
-Che cazzo vuoi fare?!- urlai, e tutti si girarono a guardarci.
-Ma... io... non lo so, Gee, sc...scusami...- mormorò lui restando inginocchiato davanti a me e guardandomi con gli occhi lucidi.
-Coglione, sparisci- senza dargli il tempo di fare o dire qualcosa me ne andai, lasciando la da solo il più piccolo con gli altri che lo fissavano.

Arrivato in camera mi sentii una merda. Dopotutto non aveva fatto nulla di male, insomma, stava per baciarmi, ma le persone si baciano tutti i giorni, no? Sarebbe stato strano, però avrei potuto reagire diversamente, senza fare tutta quella scenata.

Mi stesi a letto e chiusi gli occhi provando a dormire.

Più tardi una voce mi svegliò, entrando in camera.
-Gerard, tuo fratello mi ha chiesto se potevo dirti che sei uno stronzo-
Mi girai verso di lui, passai ripetutamente le mani sul viso e poi lo guardai.
-Mh, oh, okay-
-Ti ho svegliato? Scusa- sorrise.
-Va bene Billie, hai visto Frank oggi?-
-Forse, perché mi chiedi di lui?-
-Ehm... l'ho trattato male oggi, volevo chiedergli scusa-
-Uh, poco fa era con Mikey in biblioteca, ora non so-
-Grazie amico, sei grande!- corsi via dicendo questo.

Entrai in biblioteca e tutti mi guardarono dicendomi di far piano, io non diedi retta a nessuno e spintonai qualcuno per andare dai due amici che stavano studiando.

-Devo parlare con Frank- dissi quasi urlando e prendendolo per un braccio portandolo in bagno per poi chiuderci dentro a chiave.
-Che vuoi Gerard? Insultarmi ancora?- mormorò lui con poco coraggio.
-No, scusarmi, davvero-
-Okay... scuse accettate-
-Woh, non pensavo fosse così facile far pace con te- ridacchiai e lui mi tirò uno schiaffo.
-Vaffanculo Gee- e poi mi prese per la maglietta tirandomi a sé e baciandomi.

NOTA AUTRICE:

Buongiorno gente, vi piace per ora la storia? Lasciate un commentino dai, voglio sapere che ne pensate.

Avevo poi intenzione di iniziare un'altra storia, o una sorta di diario segreto di Billie Joe Armstrong perché si, oppure una Billierard, già, una Billierard, ship tra Billie Joe e Gerard ahaha, che ne pensate? La leggereste?
Ve se ama.

I Don't Love You -Frerard- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora