Capitolo 28

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Osservo, con la vista appannata, tutte le cicatrici presenti sul mio corpo, una per una. Inizio dai fianchi: sono un paio per parte e non troppo lunghe. Subito dopo mi ritrovo con le mani all'altezza delle costole: lì i lividi sono tutt'altro che pochi, ma non troppo evidenti. Senza contare quelli nuovi, ovvio. Le spalle sono tempestate da piccoli taglietti più o meno profondi. Poi sposto lo sguardo sulle braccia, la parte esterna ha molte cicatrici, soprattutto orizzontali e fortunatamente sono quasi tutte leggere. Internamente, invece, sono molti i tagli, e certi anche freschi.

Apro il cassetto del bagno e cerco una lametta da barba. Mi siedo per terra e passo l'oggettino di metallo da una mano all'altra lasciando che le lacrime mi invadano il viso. La porto sul polso sinistro, chiudo gli occhi e faccio affondare la lama nella carne. Sento il sangue scendere lentamente e i brividi percorrere lungo la schiena, poi ripeto l'azione varie volte.
-Scusa...- sussurro prima di perdere i sensi.

Mikey's Pov

È da due ore che Frank sta chiuso dentro al bagno. Devo preoccuparmi? No che non devo. È stato lui ad aver rovinato la vita a me e a Gerard. A proposito di Gerard, forse è meglio che lo chiami.

Scorro i nomi della rubrica fino a quando trovo il suo e faccio partire la chiamata. Solo al terzo squillo risponde.
-Cosa c'è Michael? Non voglio parlare con te- si lamenta.
-Senti, dove sei?-
-Non ti interessa-
-Invece si, voglio saperlo-
-Vai a farti fottere coglione, potevi pensarci prima-.
Chiude la chiamata in questo modo ed io ci resto di sasso.

Mi alzo e mi avvicino alla porta del bagno.
-Frank, esci-, ma lui non mi da alcuna risposta.
-Non te l'ho chiesto, devi farlo e basta, capito stronzetto?-. Ancora niente. Perdo la pazienza e inizio a prendere a pugni la porta urlando.
-Figlio di puttana esci da questa cazzo di stanza o sfondo la porta e ti metto le mani addosso, capito?!-.
C'è troppo silenzio. Le nocche iniziano a sanguinare, mi fermo e finisco il tutto con un calcio, poi esco dalla camera e vado in mensa a mangiare qualcosa, sempre se alle nove di sera non abbiano già finito tutto.

NOTA AUTRICE:
Qualcosa da dire?

Ho pubblicato il prologo di "Orphanage -Frerard-"

Sta sera vi farebbe piacere un altro aggiornamento?

I Don't Love You -Frerard- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora