La mattina dopo mi sveglio all'alba e senza disturbare Frankie che dorme al mio fianco mi alzo e vado a prepararmi per le lezioni.
Esco dalla stanza quando la prima ora è già iniziata e mi dirigo in classe. Mi siedo al mio posto, in ultima fila, e menomale che il professore non è ancora arrivato.
Tiro fuori l'astuccio, se così si possono chiamare due penne e una matita legate assieme con un elastico, il libro di storia e un foglio, i quaderni li perdo sempre.
Non ho neanche il tempo di sistemare le cose che qualcuno mi prende tutto dalle mani e inizia a strappare i vari pezzi di carta e rompere le uniche penne, perlopiù mezze scariche, che possiedo.
Alzo lo sguardo e riconosco chi è stato: lo stesso ragazzo che uno dei primi giorni di scuola mi ha fatto perdere i sensi perché avevo disegnato Frank.
Esco dall'aula senza rivolgere parola a nessuno, fatalità proprio mentre il professore entra.
Inizio a correre per il corridoio cercando di arrivare in bagno, ma vengo interrotto da delle urla provenire dal dormitorio.
Cambio direzione e si, beh... stanno tartassando Frank cazzo.NOTA AUTRICE:
Allora gente, è cortissimo, ma non ho tempo... in questi giorni non so quanto aggiornerò perché sono piena di verifiche, nel caso i capitoli saranno corti.