Capitolo 10

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I mesi passarono lentamente, molto lentamente. A scuola iniziai a peggiorare e pensai che forse, ormai, Frank non si sarebbe più svegliato. Io lo volevo al mio fianco, ma non potevo.

Ricordo che per una settimana smisi di andarlo a trovare in ospedale, avevo intenzione di dimenticarmi di lui, ma mio fratello dopo aver sopportato il mio pianto per sette lunghi giorni mi portò in quella camera di peso.

Iniziai a farmi del male. Prima tirai un pugno ad una finestra a caso rompendola, poi presi il frammento di vetro più affilato che trovai e iniziai ad incidere sulle mie braccio il suo nome, e poi tanti tagli, inizialmente poco profondi, poi sempre di più.

Era colpa mia se lui stava così, tutta colpa mia e dovevo punirmi in qualche modo.

Pensai anche di tentare il suicidio, ma poi mi venne in mente che Frank non era morto e che avrebbe potuto svegliarsi da un momento all'altro, quindi continuai così per qualche mese, fino a quando Billie Joe, entrando in bagno mentre mi stavo lavando le mani, se ne accorse.

Ricordo che tentai di correre via e non farmi prendere da lui, ma fu tutto inutile.

Poi arriviamo ad una settimana fa, quando crollai a terra in lacrime proprio in mezzo alla strada. Menomale che a quell'ora, mezzanotte per l'esattezza, nessuna macchina era in giro, stranamente.

Non so cosa ci facevo in giro a quell'ora della notte, ma andò così.

I giorni seguenti stetti a digiuno. Rifiutavo il cibo, ed è una cosa strana dato che sono una persona piuttosto affamata.

Poi arrivò quella notizia, ieri. Frank si era svegliato. Dopo nove fottuti mesi, il mio Frank si è svegliato!

I Don't Love You -Frerard- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora