Capitolo 15

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  CAPITOLO 15
"Frisk, Asriel se n'è andato, grazie comunque per averci provato." Disse Chara estremamente afflitta e con le lacrime agli occhi.
"Nulla è perduto, non è ancora detto che Asriel sia tornato Flowey. Dobbiamo trovarlo."
"E poi?"
"E poi so io cosa fare. Tu dimmi soltanto dove pensi possa essere andato. Se deve tornare ad essere Flowey, vorrà farlo in un posto a cui tiene, tu hai idea di quale possa essere?"
"Un posto a cui tiene molto, fammici pensare..." dopo circa un minuto, Chara esclamò: "Certo, lo so! Potrebbe essere il luogo dove ci siamo conosciuti, da allora andammo sempre a giocare lì per anni."
"E che posto è?"
"Lo stesso dove ci siamo incontrati io e te."
"Perfetto, adesso prendo in mano io la situazione, ma prima dobbiamo tornare velocemente dagli altri, mi servirà il loro aiuto." così corse dagli amici con Chara al seguito, che non capiva quale fosse il suo piano. Toriel gli chiese: "Hai fatto tutto ragazzo mio?"
"No, c'è ancora qualcosa che devo fare, ma mi servirà il vostro aiuto, in particolare quello di Alphis."
"I-il mio aiuto?"
"Sì Alphis, ti prego, è estremante importante."
"N-non so di cosa si tratti, ma conta su di me."
"Grazie, per prima cosa mi serve che veniate con me, devo tornare alle rovine. In realtà l'aiuto di Alphis è l'unico necessario, ma Asgore e Toriel devono venire per sapere la verità."
"La verità?" chiesero i due Dreemur in coro, confusi.
"Sì, fidatevi di me per favore."
"ASPETTA UN ATTIMO UMANO! DA COME PARLI SEMBRA CHE TU VOGLIA NASCONDERE LE COSE A TUTTI GLI ALTRI. NON NE HAI BISOGNO, PUOI FIDARTI DI NOI."
"Già umano, non devi nasconderci niente!"
"Ragazzo, questa cosa non dovrebbe accadere secondo... tu sai di cosa parlo. Quindi perdonami, ma sono preoccupato, vengo con voi. Poi con le mie scorciatoie arriverai alle rovine più in fretta."
"SANS! ADESSO ANCHE TU MI NASCONDI QUALCOSA? IN OGNI CASO UN SEGRETO ALLA VOLTA, ORA PENSIAMO A QUELLO DELL'UMANO."
"Va bene Sans, teletrasportaci." e lo scheletro portò tutti i presenti alla porta che separava Snowdin dalle rovine. Papyrus chiese: "SANS, DA QUANDO SAI TELETRASPORTARTI?"
"Da sempre, scusa se te l'ho tenuto nascosto."
"Comunque muoviamoci, ho le ore contate."
Mentre attraversavano le rovine, Chara continuava a chiedersi cosa stesse pianificando l'ultimo umano caduto. Il gruppo arrivò fino al luogo dove Frisk era caduto all'inizio di quell'avventura che tutti credevano ormai conclusa.
Sul letto di fiori dove aveva incontrato Chara, come previsto da quest'ultima, c'era Asriel. Quando lo videro, Asgore e Toriel esplosero in un pianto di gioia e abbracciarono il figlio. Nel mentre Frisk disse ad Alphis: "Ascoltami Alphis, la cosa che presto ti chiederò di fare è molto importante, seria e pericolosa, ma tu devi riuscire a farla, io credo in te e tu devi credere in te stessa." Alphis non riuscì a nascondere la sua agitazione, ma fece segno di sì con la testa. Asriel si allontanò dai genitori e si avvicinò a Frisk, lo prese per la maglietta e gli disse infuriato: "Perché?! Perché li hai portati qui!? Potevamo tenerli all'oscuro di tutto e permettergli di essere felici andando avanti con le loro vite! Invece adesso dovrò spiegargli la triste realtà. Perché lo hai fatto, razza di idiota?!"
Asgore chiese: "Asriel, figlio mio, di cosa stai parlando?" Toriel aggiunse: "Da cosa ci avresti voluto tenere all'oscuro?"
"Io...ecco...adesso vi spiego." e Asriel raccontò ai genitori la sua triste situazione, apparentemente irrisolvibile. Toriel disse disperata e con le lacrime agli occhi: "Non è possibile...ci deve essere una soluzione."
"No, non c'è, mamma."
"Sì che c'è Asriel. Prima di esporvela però devi rivelarvi un'altra cosa, riguarda Chara." e Frisk spiegò a tutti che Chara l'aveva sempre seguito, che i due avevano fatto amicizia e avevano vissuto quell'avventura insieme.
"Lei dov'è ora?" chiese Toriel.
"Esattamente davanti a te, ma posso vederla e sentirla solo io."
"Perché gli stai dicendo tutto questo idiota?!" urlò Asriel a Frisk per poi colpirlo con tutta la sua forza.
L'umano rispose: "Se ti dicessi che conosco un modo per impedirti di diventare Flowey e far tornare Chara?"
"Cosa?! Come?" disse Asriel in un misto di incredulità e speranza. Frisk rispose:
"Inizio dicendoti una cosa, dopo il nostro combattimento e anche un'altra volta nel mezzo della mia avventura, ho fatto un sogno, un sogno che mi ha rivelato varie cose. Non è stato esattamente il massimo viverlo, ma questo non importa. Il cadavere di Chara si trova qui sotto, giusto Toriel?"
"Sì, quando me ne sono andata dal castello ho portato via il suo corpo e l'ho seppellito qui sotto."
"Ed è ancora in perfetto stato?"
"Sì, la magia curativa ha questo effetto sui cadaveri, usandola sul letto di fiori raggiunge direttamente il suo corpo."
"Allora è perfetto. Asriel, ti ricordi quando sei morto? In quell'occasione Chara ha preso per un attimo il controllo del tuo corpo, giusto?"
"Sì, ma a cosa serve sapere questo?"
"Serve. Lei può ancora farlo, l'ho visto nel mio sogno, può possedere qualunque corpo abbia un'anima, probabilmente un residuo della sua anima ha continuato a esistere insieme al suo spirito. A te invece è sufficiente un'anima per restare nella tua vera forma e non tornare Flowey. Quindi adesso io mi suiciderò, qui entri in gioco tu Alphis. Dopo che sarò morto devi portare la mia anima, Asriel e il cadavere di Chara al tuo laboratorio. Lì dividerai la mia anima in due metà, una la darai ad Asriel, l'altra al corpo di Chara e quando lo avrai fatto, lei prenderà possesso del suo corpo con all'interno metà della mia anima. Sarà la prima e unica vola che userò la mia spada per uccidere qualcuno da quando sono caduto qui nell'Undergound." tutti rimasero in silenzio, spiazzati dall'enorme numero di fatti appena scoperti.
Frisk estrasse velocemente la spada dal fodero, sarebbe davvero riuscito nel suo intento se Asgore non lo avesse fermato bloccandogli il braccio. Mentre cercava di liberarsi dalla presa del re, Frisk gli chiese: "Dimmi perché Asgore...proprio tu, che più di tutti hai sofferto per la scomparsa dei tuoi figli, vuoi impedirmi di salvarli?"
"Il perché è molto semplice Frisk. Come sai ho fatto delle cose orribili agli umani che sono arrivati da me prima di te, ma adesso l'ho capito, sacrificare qualcuno per il bene di qualcun altro non porta felicità, solo rimpianti."
"Dunque pensi che l'impedirmi di compiere un atto estremo possa farti redimere da quello che hai fatto? Per favore, il passato è passato Asgore, adesso devi pensare al futuro, anche se nella tua mente credi di star salvando una persona, in realtà ne stai sacrificando due. Quando si può salvare il maggior numero di vite, si sta facendo la cosa più giusta, è questo quello che penso."
"Possiamo trovare un altro modo per salvare sia loro sia te."
"Allora ti darò dieci secondi per pensarlo, Asriel potrebbe tornare un fiore da un momento all'altro."
"Potremmo semplicemente dare a Chara e Asriel due delle sei anime umane conservate nel castello." Intervenne Sans.
"Asriel le ha usate per distruggere la barriera, ormai sono sparite definitivamente."
"Allora potremo dare ad Asriel metà dell'anima di uno di noi e a Chara metà della tua, ma tu evita di fare pazzie."
"Effettivamente potrebbe funzionare. Alphis, nel tuo laboratorio ho letto degli appunti che definivano l'estrazione dell'anima di un mostro un processo difficilissimo, ma non hai mai scritto impossibile. Pensi di potercela fare?"
"Con l'anima di un mostro normale sarebbe impossibile, ma qui abbiamo i due boss monster, la loro anima è più potente di quella dei normali mosti. Posso riuscire a farcela solo con quelle, che persistono brevemente dopo la morte."
Asgore intervenne subito dicendo:
"Alphis, so che quest'operazione è comunque molto rischiosa, vi sarò sottoposto io. Se qualcosa andasse storto e non dovessi farcela, ricordati che non dovrai mai sentirti minimamente responsabile, sto agendo per salvare mio figlio. Frisk, lo stesso vale per te, non dovrai assolutamente pensare di aver causato la mia eventuale dipartita conseguente al fallimento dell'operazione."
"Farò del mio meglio per impedire che ciò accada." Alphis non era sicura al 100% di potercela fare, ma sapeva che se avesse mostrato esitazione Frisk avrebbe finito ciò che aveva iniziato, quindi, per la prima volta in vita sua, si mostrò fiduciosa e determinata. Doveva ripagarlo, perché se aveva avuto il coraggio di affrontare il suo passato era per merito suo, se avesse dovuto fare una cosa del genere prima di conoscerlo non ci sarebbe mai riuscita. Frisk le disse:
"Bene, è tutto nelle tue mani allora. Sans, pensi di poterci teletrasportare fino al laboratorio?"
"Il taxi-scheletro è al tuo servizio ragazzo, non preoccuparti della mancia." Chara andò da Frisk e gli disse: "Non provare mai più a fare una cosa del genere, idiota! Pensavo che ti saresti davvero ammazzato!"
Frisk rispose: "Ahahah, scusami Chara, giocare a fare l'eroe non fa per me in fondo."
Una voce misteriosa, ma familiare, di una persona nascosta nell'ombra, pronunciò queste parole: "Peccato, a quanto pare dovremo scomodarci noi stessi ad eliminarlo, andiamo."
Frisk riconobbe quella voce, ma gli sembrava impossibile fosse proprio quella persona.
FINE CAPITOLO 15  

Undertale, l'avventura di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora