Capitolo 1

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Frisk si risvegliò dopo essere caduto da una grande altezza. Era ferito e non riusciva a capire come avesse fatto a sopravvivere. Riprese la sua spada, che era finita poco più in là; sia quella che la sua pistola erano ancora integre. Poi, guardando per terra, notò dei fiori e capì che questi avevano attutito la sua caduta, ma notò anche qualcos'altro, anzi qualcun altro. Una ragazza era stesa su quel letto di fiori dorati e bastava guardarla per capire che era confusa quanto lui, così le chiese: "Chi sei?" Lei rispose: "Mi chiamo Chara, tu sei un umano vero? Che ci fai qui? Cosa vuoi?" La sua faccia e il suo tono erano molto ostili, al punto tale che Frisk le rispose: "Lo dici come se fosse cosa rara vedere degli umani, siamo 7 miliardi in questo mondo sai?". Continuò: "Potresti dirmi che posto è questo e dov'è l'uscita?" Dato che non sembrava avere cattive intenzioni e voleva levarselo dai piedi Chara gli rispose: "Lì." Indicando la fine di un corridoio "Segui questa breve strada e troverai una porta." Lui rispose: "Ok grazie, tu resti qui o vuoi venire con me? Voglio dire, dubito che qui ci sia qualcosa da fare." lo disse sorridendo. A Chara non piacevano per niente gli umani, anzi li odiava. Tuttavia quel ragazzo non sembrava cattivo o pericoloso come quelli che lei aveva conosciuto, quindi decise di seguirlo.

"Io mi chiamo Frisk, piacere di conoscerti Chara." Sorrideva di nuovo. Andarono fino alla porta e la attraversarono, trovarono un fiore con una faccia, Frisk si chiese se fosse ubriaco, poi si ricordò di non aver mai bevuto in vita sua. Tuttavia i suoi dubbi ritornarono quando il fiore parlò e disse: "Salve, io sono Flowey, Fowey il fiore." Vedendo che Frisk era confuso Chara gli disse: "Tranquillo, è tutto normale". Il fiore continuò: "Tu sei nuovo dell'underground vero? Devi essere molto confuso." Frisk annuì, il fiore riprese: "Lascia che ti mostri una cosa." Flowey fece comparire degli strani petali fluttuanti e ad un tratto davanti a Frisk apparve uno strano cuore rosso, il fiore gli disse: "Quella è la tua anima, la vera rappresentazione del tuo essere, per ora è debole, ma può diventare più forte grazie al LV, cosa significa LV? Significa LOVE. Questi oggetti fluttuanti possono darti del LOVE se lo vuoi." Da come parlava il fiore sembrava che Chara fosse invisibile, difatti lei disse: "Ma vede solo te?" Comunque diventare più forte era il pensiero fisso di Frisk, il perché lo vedremo più avanti. Aveva sempre potenziato solo il suo corpo, ma addirittura potenziare la sua anima? Gli sembrò tanto assurdo, ma allo stesso tempo l'idea lo attirava, quindi accettò: "Ok, dammi quel LOVE Flowey." ardeva di determinazione mentre lo diceva, l'avvertì pure Chara. Flowey lanciò i suoi petali pieni di LOVE, ma quando Frisk ne fu colpito non era più forte, bensì ancora più debole. I petali infatti lo ferirono più di quanto non fosse già, la faccia di Flowey diventò improvvisamente orribile e spaventosa, il suò tono cambiò: "IDIOTA! IN QUESTO MONDO O SI UCCIDE O SI VIENE UCCISI!" Decine di quei petali circondarono Frisk che non sapeva che fare e non capiva nulla di quello che stesse succedendo, ma una cosa l'aveva capita, quei petali erano estremamente pericolosi. Guardò Chara ma la sua espressione gli suggerì che nemmeno lei ci stava capendo niente. Frisk tirò fuori la spada, mentre pensava a come usarla per difendersi "Se solo avessi uno scudo o un'armatura" pensò "come posso difendermi con una spada e una pistola?" Quegli strani oggetti pericolosi si avvicinavano sempre di più, Frisk decise di sparare ad un paio di essi per aprirsi un varco, sperando che i proiettili li avrebbero distrutti, fatti esplodere, o almeno cadere a terra. Tuttavia mentre prendeva la pistola Flowey venne colpito da una palla di fuoco e il suo attacco si fermò. Notò una strana figura che si avvicinava, non sembrava minimamente umana. Inoltre Chara era felicissima di vederla. Frisk le chiese chi fosse, non le puntava contro le armi perché aveva capito non si trattasse di una creatura ostile, ma non le aveva neanche riposte per sicurezza. Era una specie di capra su due zampe, con un vestito viola che aveva uno strano simbolo bianco in mezzo, disse: "Che creatura orribile, provare ad uccidere un ragazzo innocente. Ciao, io sono Toriel, la guardiana delle rovine, non devi avere paura di me." Nel frattempo Chara urlava: "MAMMA! MAMMA! SONO DAVVERO FELICE DI VEDERTI!" "Mamma? Come fa ad essere sua madre, ma soprattutto perché non le risponde? Pure quel fiore sembrava non vederla." pensò Frisk, che comunque le rispose: "Io mi chiamo Frisk, grazie per avermi aiutato." Dunque ripose le armi. Toriel disse: "Seguimi, ti porterò in un posto sicuro." Frisk la seguì stando un pochino distante, per poter parlare con Chara, alla quale disse: " Hai notato che nessuno ti vede? Ora che ti guardo da vicino sei quasi trasparente, è come se fossi un fantasma."Lei gli rispose: "Mi sembra incredibile, ma ha senso visto ciò che mi è successo."

"Ovvero?" Lei con tono aggressivo gli rispose: "Non devo spiegarlo a te." E andò verso Toriel. Frisk le seguì. Si ritrovarono in un'altra stanza con pavimenti e pareti viola. Prima della porta d'uscita che conduceva ad un'altra stanza Frisk notò uno strano oggetto giallo fluttuante, incuriosito (ormai non si stupiva più di nulla) lo toccò. Tutto quello che gli stava succedendo gli sembrava strano, ma lo rendeva incredibilmente determinato, determinato a scoprire di più su quelle strane creature e su quella ragazza. Ricominciò a seguire Chara e Toriel. Nella stanza successiva quest'ultima aprì una porta tramite un meccanismo, poi spiegò a Frisk che le rovine (il posto dove si trovavano) erano piene di puzzle e bisognava risolverli per passarle. Poi gli disse che essendo un umano sarebbe stato attaccato dai mostri, desiderosi di vendetta per la guerra avvenuta molto tempo prima. Frisk sapeva molto su quella guerra, nella quale gli umani avevano massacrato i mostri e li avevano esiliati nell'underground che adesso era il loro regno, la credeva una leggenda, ma ora capiva che si era sempre sbagliato. Si trovarono davanti un paio di puzzle che Toriel risolse. Poi disse a Frisk: "Quando i mostri ti attaccheranno comincerai una battaglia, dalle tue armi sembri in grado di combattere, ma ti consiglio di provare a concludere lo scontro in modo pacifico, magari provando a parlare con il tuo avversario e fartelo amico, voglio dire...dubito che un ragazzo come te possa voler uccidere qualcuno." Lui le rispose guardando per terra, come se fosse assorto nei suoi pensieri: "Infatti sono abbastanza bravo a combattere, ma se possibile preferisco evitare di far male al mio avversario. Io combatto solo per diventare forte, così da difendere me stesso e gli altri." Mentre diceva l'ultima frase sembrava incredibilmente triste, come se stessero riaffiorando in lui dei brutti ricordi; era proprio così.

"Che bello, io penso che nessun mostro dovrebbe fare del male a nessun umano e viceversa." Disse Toriel mentre sorrideva. Chara intervenenne dicendo: "Come se un umano potesse essere così buono." E nel mentre guardava Frisk con disprezzo, come se lo conoscesse e lo odiasse. Lei in realtà non aveva niente contro di lui, ma odiava la razza umana a prescindere. Poco dopo Toriel disse: "Devo allontanarmi per sbrigare alcune faccende, tu resta qui e fai attenzione, sembri un ragazzo forte e sveglio, ma non vorrei ti succedesse qualcosa, soprattutto dato che hai quelle ferite." Detto questo si allontanò mentre Frisk si sedette per riflettere e capire bene che stesse succedendo. Chara sembrava abbattuta dato che nessuno poteva vederla, quindi non seguì Toriel e fece la stessa cosa che faceva Frisk.

FINE PRIMO CAPITOLO

Undertale, l'avventura di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora