Capitolo 5

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                                          CAPITOLO 5

Premessa: Se in questo capitolo e in tutti quelli successivi vedrete qualcosa scritto tra parentesi sono miei interventi, non fanno parte della storia.

Mentre guardava Frisk allontanarsi, Toriel pensò: "Andrà tutto bene, è forte, può farcela. Però pure l'ultimo umano che è caduto era un lottatore straordinario ed Asgore l'ha ucciso....No! Devo avere fiducia in lui, ce la farà." e tornò indietro. Frisk nel frattempo si allontanava, dopo la porta c'era un lungo corridoio che portava ad una stanza dove si trovava la vera uscita. Lo attraversò parlando con Chara, ma le loro chiacchiere vennero interrotte dall'apparizione di Flowey. Egli guardò Frisk e gli disse: "Intelligente, molto intelligente, tu pensi di essere furbo, vero? Ma dimmi," e fece un sorriso che avrebbe potuto traumatizzare a vita un bambino "mentre combattevi non sentivi la voglia, l'istinto di uccidere qualcuno? Questa volta sei riuscito a giocare secondo le tue regole, ma riuscirai a fare così d'ora in poi? AHAHAHAH!" detto questo scomparve.
"Ma che cos'è quel fiore? Non sembra buono e gentile come gli altri mostri."
"Si è vero. Nell'Underground ci sono tante creature strane, ma un fiore parlante le batte tutte. Comunque andiamo avanti, se non ricordo male fuori dalle rovine c'è Snowdin, spero che a te le temperature basse non dispiacciano."
"Reggo bene ogni temperatura." usciti dalla stanza si trovarono su una strada piena di neve vicino ad una foresta, Frisk camminò fino a che non notò, anzi avvertì, la presenza di qualcuno. C'era un mostro nell'ombra che lo stava seguendo, fece finta di non essersene accorto e continuò a camminare, ma si teneva pronto ad iniziare una battaglia. La strada si fermava per poi riprendere oltre un breve fosso, attraversabile tramite un ponte. Tuttavia una volta che Frisk vi fu arrivato si fermò, perché quella strana presenza cominciava a stufarlo, pensò di girarsi e urlare: "Chiunque tu sai fatti vedere!" ma invece parlo per primo il suo pedinatore: "Umano, non sai come salutare un nuovo amico? Girati e stringi la mia mano."

Frisk si girò e lo vide, era uno scheletro molto basso ed indossava un giacchetto azzurro. L'umano gli stinse davvero la mano, che si senti affondare in qualcosa di morbido. Immediatamente un suono estremamente imbarazzante si sentì, lo scheletro disse: "Questo vecchio trucco fa sempre ridere." ed indicò il giocattolo che aveva nella mano, uno di quelli che usavano i bambini per fare scherzi.
"Io sono Sans, Sans lo scheletro, piacere di conoscerti."
"Piacere Sans, io sono Frisk" rispose il ragazzo mentre provava a trattenere le risate. Non lo aveva divertito lo scherzo di Sans, bensì il fatto che avesse pensato si trattasse di qualcuno pericoloso.
"Frisk eh? Tu sei un umano giusto? Curioso. Io ora come ora dovrei essere a fare la guardia poco più avanti proprio per catturare un umano. Ma sai, a me non importa niente della caccia agli umani. Mio fratello Papyrus invece, lui è un fanatico cacciatore di umani. Dovrebbe essere poco più in la, attraversiamo questo ponte."
Così andarono oltre il ponte e Sans fece nascondere Frisk dietro un albero. (Lo so che nel gioco era una lampada, ma qui Frisk è un adolescente ed una lampada non lo avrebbe mai nascosto) Un attimo dopo arrivò suo fratello, un altro scheletro ben più alto di lui che si dimostrò fin da subito esuberante, Sans gli disse: "Che succede fratello?"
"LO SAI CHE SUCCEDE FRATELLO! SONO PASSATI OTTO GIORNI E ANCORA NON HAI ULTIMATO IL TUO PUZZLE! NON FAI ALTRO CHE STARTENE INTORNO ALLA TUA POSTAZIONE SENZA MAI REALIZZARE NULLA DI CONCRETO. COSA SUCCEDEREBE SE UN UMANO ARRIVASSE? DEVO ESSERE IL PRIMO, L'UNICO, A CATTURARE UN UMANO. IN QUESTO MODO IL MIO SOGNO DI UNIRMI ALLA GUARDIA REALE DIVENTERA' REALTA' (dato che le maiuscole non si possono accentare, metterò l'apostrofo al posto dell'accento come fanno molti) COSI' IO, IL GRANDE PAPYRUS, AVRO' FAMA, GLORIA E AMICI!"
"Forse quell' albero potrà aiutarti."
"SANS, NON MI STAI AIUTANDO. RIMETTITI A LAVORO!"
"Andiamo fratello, ho fatto davvero un grosso lavoro oggi, un lavor-osso." (Ammetto che in lingua originale la battuta era resa molto meglio, l'ho adattata nel miglior modo possibile.)
"ARGH! SASNS! SMETTILA!"
"Dai, stai ridendo."
"LO STO FACENDO E LO STO ODIANDO. MA PERCHE' UNO GRANDE COME ME DEVE LAVORARE COSI' TANTO PER AVERE UN LA FAMA CHE MERITA? TORNO AI MIEI PUZZLE NYEH HEH HEH HEH HEH HEH HEH HEH!" e detto questo lo scheletro se ne andò correndo. Suo fratello disse a Frisk: "Se n'è andato, puoi venire fuori."
"Esuberante tuo fratello. Comunque grazie per avermi nascosto, anche se hai provato ad indicargli il mio nascondiglio." commentò Frisk.
"Figurati. Senti, odio chiedertelo, ma vorrei che mi facessi un favore."
"Ovvero?"
"Mio fratello è giù di morale ultimamente, lui non ha mai visto un umano, vederne uno gli risolleverà il morale. Non preoccuparti, non è pericoloso, anche se prova ad esserlo."
"Suppongo che tuo fratello mi attaccherà, dimmi una cosa: è molto forte? A me piace confrontarmi con avversari potenti e più lo sono più mi sento determinato."
"Lui è forte, ma....." e il suo tono si fece molto più minaccioso "non è capace di fare seriamente del male a nessuno, qualcuno gli potrebbe fare del male, in tal caso io farò passare dei gran brutti momenti a quel qualcuno." (Ho scritto "dei gran brutti momenti" perché è questa la traduzione giusta della frase più famosa di Sans, non "un brutto quarto d'ora" come tutti pensano.)
"Non preoccuparti, non sarò io quel qualcuno."
"Mi fa piacere sentirlo." rispose Sans, di nuovo con una voce normale. Frisk andò nella stessa direzione in cui si era diretto Papyrus. Lo trovò poco più avanti mentre parlava con suo fratello, il quale aveva superato Frisk in qualche modo, seppur si fosse diretto nella direzione opposta. Papyrus si girò verso Frisk ed esclamo: "SANS QUELLO E UN UMANO?" suo fratello gli rispose: "Veramente quello è un sasso."
"OH...." disse Papyrus desolato.
"Ma cos'è quello davanti al sasso?"
"UN UMANO?!" esclamò Papyrus.
"Si"
"UMANO, NON PUOI PASSARE QUI, IO, IL GRANDE PAPYRUS, TI FERMERO', TI CATTURERO', SARAI PORTATO ALLA CAPITALE E POI....IN RALTA' NON SO COSA ACCADRA' POI." detto questo se ne andò. Frisk lo seguì. Si trovò davanti vari puzzle fatti dai due fratelli scheletro, alcuni facili, altri facilissimi. Nel mentre dovette anche vedersela con i veri membri della royal guard, non come Papyrus che era solo un'apprendista. Erano dei cani bipedi, armati e capaci di combattere ognuno a modo suo. Quando doveva combatterli Frisk usava sempre la stessa tattica, li avvicinava, ingaggiava un breve combattimento con la spada per poi disarmarli, addirittura si metteva ad accarezzarli e a giocare con loro. Un cane in particolare combatteva usando degli speciali attacchi, gli attacchi blu. Sans aveva avvertito Frisk riguardo questi particolari attacchi, poiché suo fratello li sapeva utilizzare. Per non essere feriti da questi colpi bastava rimanere immobili quando si veniva colpiti. La permanenza di Frisk a Snowdin era caratterizzata da: combattimenti con le Royal guard, risolvere i puzzle di Papyrus, chiacchiere con Sans e con Chara. Quest'ultima gli chiese: "Cosa pensi di quello scheletro?"
"Sicuramente non è molto intelligente e non mi sembra cattivo, anche suo fratello ha detto che non farebbe male ad una mosca, ma se dovrò combatterlo sarà meglio non sottovalutarlo."
"Scherzi vero?"
"No, non si sa mai."
"Comunque facciamo il punto della situazione. Dopo Snowdin ci sono le waterfall, dovremo passare pure quelle e le Hotland che stanno subito dopo per arrivare da Asgore."
"Conosci questo regno molto bene."
"Mi sembra normale, è stata casa mia per anni, vivevo come figlia del re e della regina dell'Underground, quindi mi è capitato di visitarlo più volte negli anni."
"Quindi tu eri la principessa."
"Non ho mai pensato di esserlo e non merito di definirmi tale, in fondo ho portato via a questo regno il loro principe e fatto separare i loro regnanti." rispose Chara tristemente. Frisk per risollevarle il morale le rispose: "Anche se si fa un errore non bisogna disperarsi, bisogna provare a rimediare."
"E come posso farlo se sono un fantasma?"
"Lo farò io, tu dovrai solo starmi intorno per aiutarmi se necessario. Troverò anche il modo di farti tornare in vita a tutti gli effetti. Se la tua coscienza e i tuoi ricordi esistono ancora ci dev'essere un modo per rimetterli nel tuo corpo, ci riuscirò, anzi ci riusciremo!"
"Vedo che sai sempre cosa dire." gli rispose sorridendo. "Grazie infinite per tutto quello che stai facendo."
Anche a Snowdin Frisk si dimostrò gentile con tutti i mostri che incontrava. Era una cittadina piena di gente singolare, un posto dove la vita era indubbiamente molto divertente. Purtroppo però Frisk non poteva fermarsi lì, quindi, dopo aver passato una notte nell'hotel della città, decise di andarsene, ma sulla strada che portava alle waterfall, proprio al confine, trovò Papyrus a sbarrargli la strada.

FINE CAPITOLO 5

Undertale, l'avventura di FriskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora