Rivelazioni

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Sarah sta per rivelarmi una notizia che ancora non so come prenderò.
Sarah: "Isa, io e Mark ci trasferiamo l'anno prossimo. Vogliamo andare in Svizzera dove suo padre ha una grossa azienda. Vorremmo avere un bambino. Ovviamente non subito ma dato che la nostra storia è diventata fermamente seria, vogliamo andarcene."
Io: "Credo che sia una cosa meravigliosa. Sembra ieri che dicevi che tra di voi non sarebbe successo nulla e ora guardati, come sei raggiante."
Sarah: "Sono contenta che tu l'abbia presa bene, ci tenevo al tuo giudizio."
Io: "Ma scherzi, come potrei non essere felice. Ti meriti il meglio tesoro."
Sarah: "Ti voglio troppo bene."
Io: "Io di più."

IL GIORNO SEGUENTE
Siamo di nuovo a scuola. Alle 10.00 suona la campanella dell'intervallo e Jenny si gira verso di me.
Jenny: "Isa, dove vai a mangiare oggi?"
Io: "Vado con Julia da Fries, vuoi venire anche tu?"
Jenny: "Si grazie, ho il corso di inglese questo pomeriggio e non ho tempo per tornare a casa."
Io: "Tranquilla, sei la benvenuta, se no non saremmo amiche."
Jenny: "Ovviamente. Ci vieni domani alla festa in maschera?"
Io: "Ovvio, non posso perdermela. Ho già trovato il costumo."
Jenny: "Io mi vestirò da infermiera con una maschera da halloween e tu?"
Io: "Cenerentola"
Jenny: "Molto originale!"
Io: "Grazie lo so."

Dopo poco si gira anche Tiffany

Tiffany: "Isa, lo sai lo scoop?"
Io: "Ma perché avete tutti qualcosa da dirmi in questi giorni, il karma mi sta dicendo qualcosa. Comunque, dimmi!"
Tiffany: "Mi sono messa insieme a Shem!"
Io la guardo con due occhi enormi.
Io: "Hai per caso la febbre? Con Shem, quel Shem che di colpo è diventato milionario e che puzza."
Tiffany: "Non puzza più, ieri ha fatto la doccia."
Io: "Allora bisogna premiarlo! Ma da quanto vi frequentate?"
Tiffany: "Quest'estate sono andata a casa sua per dargli un pacco che gli era arrivato dato che lavoravo, come tu sai, al centro di smistamento. Lui mi ha chiesto se volevo entrare, abbiamo parlato un po' e poi ci siamo rivisti un po' di volte ma lo abbiamo sempre tenuto nascosto a tutti. Tu non sai quanto lo amo!"
Io: "Ma quindi ora siete fidanzati ufficialmente!"
Tiffany: "Si e domani viene anche lui al ballo in maschera."
Io: "Allora se vedrò Shrek, saprò che è il tuo ragazzo che si nasconde sotto il costume."
Tiffany: "Lo so che è strano però lui è totalmente diverso da quello che pensano tutti. Sa recitare a memoria la Divina Commedia."
Io: "Belin, allora è un acculturato. Scusa Jenny, per caso anche tu hai un fidanzato o stai uscendo con qualcuno, perché da quando sono tornata stanno tutti assieme a qualcuno."
Jenny: "No tranquilla, te lo direi se fossi fidanzata o se stessi frequentando qualcuno."
Io: "Almeno tu mi supporti."

In quel momento arriva Irene.
Io: "Ire, fatti i compiti di tedesco?"
Irene: "Si guarda, tutti proprio. Volevo chiederti una cosa."
Io: "Dimmi"
Irene: "Vorresti farmi da testimone al matrimonio?"
Io: "Io? Ma perché?
Irene: "Perché sei la mia migliore amica e voglio vederti al mio fianco al matrimonio."
Io: "Ire, mi farebbe assai piacere."
Irene: "Benissimo. Questo pomeriggio andremo a vedere dei vestiti da sposa e abiti anche per te e le altre. Vuoi unirti?"
Io: "Ma certo che vengo. Jenny però ha il corso di inglese."
Irene: "Potrebbe saltarlo."
Io: "Jenny, potresti saltare il corso per venire con me, Ire e le altre a vedere degli abiti da sposa e abiti per noi?"
Jenny: "Non chiedermelo due volte, vengo eccome."

IL POMERIGGIO STESSO

Io e le altre siamo in giro per negozi. Il primo in cui entriamo è Kleider, uno dei migliori a Miami per i vestiti matrimoniali. Irene si prova dei vestiti assolutamente fantastici anche se sua madre non approva quelli più sfarzosi e preferirebbe quelli più semplici. L'ultimo abito che Irene si prova è  affasciante: scollatura a cuore, corpetto e gonna sontuosa e per finire un bel diadema.
Ovviamente Irene decide che il designato è quello e siamo tutte super orgogliose di lei. Partiamo poi noi alla riscossa. Tutte saranno damigelle tranne io e Charlotte che siamo le testimoni.
Dopo aver visto qualche vestito, devo urgentemente andare in bagno ma dopo aver girato per mezz'ora il negozio non riesco a trovarlo e così mi rivolgo a un commesso.
Io: "Scusami, sai dove è il bagno?"
Il ragazzo si gira verso di me. Capelli castani chiari, occhi chiari e un sorriso perfetto. Sul cartellino c'è scritto Chris, che nome fantastico.
Chris: "Vedo che sei una di quelle ragazze sperdute nei meandri del negozio."
Io: "Evidentemente si."
Mi sorride e accenna una risata.
Io: "Prosegui questo corridoio, seconda porta a sinistra. E mi raccomando, fatti rivedere."
No, nonostante sia figo, per favore, non voglio una storia con lui. No no no. Però a pensarci non sarebbe male ma no...

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