A lavoro

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Io: "Scusa puoi ripetere? Non ho sentito bene..."
Julia: "Sarah è incinta"
Io: "E da quanto?"
Julia: "Da 6 settimane. Lei e Mark sono davvero sorpresi di ciò e sinceramente non sanno cosa fare. Non se lo aspettavano..."
Io: "In effetti è una sorpresa per tutti, mi aveva detto che volevano prima trasferirsi e poi pensarci. Ovviamente devono tenerlo, non c'è discussione, è solo che come faranno? Insomma il prossimo anno c'è la maturità e lei partorirebbe a Febbraio."
Julia: "Me lo ha detto anche lei questo. Quando è venuta qua non smetteva di piangere di gioia e altro. I genitori di lei e Mark sono entusiasti e hanno detto che faranno di tutto per permettere ai ragazzi di finire gli studi e trasferirsi."
Io: "Questa è una buona cosa, fai le congratulazioni a Sarah e dille che la stringo forte forte. La chiamerò più tardi. Mi mancate, vorrei tanto tornare su per stare con voi."
Julia: "Anche a noi manchi Isa, ti pensiamo tutti i giorni. Ci vediamo presto. Fatti sentire."
Io: "A presto. Un bacio."

La notizia della gravidanza di Sarah mi aveva sconvolto positivamente ma allo stesso tempo avrei voluto essere a Miami per tenerle compagnia, vedrò cosa posso fare. Comunque adesso devo andare a lavorare, primo giorno alla scuola di sub.
Emma mi scorta fino alla scuola e va a fare un giro.
Paola: "Isa ben arrivata. Allora ti ricordi tutte le procedure?"
Io: "Ovvio che mi ricordo, ho studiato tutto. Devo istruire qualche giovane ragazzo?"
Paola: "Eccome se devi però questo pomeriggio, c'è una ragazza di 16 anni che vuole prendere il brevetto e credo sia il tuo caso."
Io: "Mi occuperò di lei molto volentieri."
Paola: "Perfetto. Per ora puoi prendere quelle bombole e svuotarle e riporle dentro. Quando hai finito ti andrebbe di correggere dei test finali per i brevetti?"
Io: "Certo, non chiedermelo due volte."
Paola: "Perfetto, allora a lavoro!"

Mi metto a svuotare le bombole quando arriva Marco.
Marco: "Hai la stessa agilità della scorsa estate, Isabella che forza che hai."
Io: "Ciao Marco, sei venuto a disturbarmi o a torturarmi?"
Marco: "Nessuna delle due cose. Ti do fastidio?"
Io: "No."
Marco: "Allora come va la vita?"
Io: "Non mi posso lamentare. Una delle mie migliori amiche si sposa, un'altra è incinta e io sono qua, direi che è fantastico."
Marco: "E dai c'è gente che sta molto peggio."
Io: "Si forse hai ragione. E tu invece, impaziente per il tuo matrimonio?"
Marco: "Lo sapevo che mi avresti fatto questa domanda."
Io: "Sono solo curiosa. Allora?"
Marco: "Si impaziente. Questo pomeriggio vado a provare l'abito."
Io: "Non fare tardi."
Marco: "Mai fatto tardi in vita mia. Forse tu."
Io: "Se dobbiamo iniziare a discutere comincio a urlare."
Marco: "Ehi calmina tesoro."
Io: "Non chiamarmi tesoro, non stiamo insieme."
Marco: "Giusto ma io ti chiamo lo stesso così. Hai delle lezioni?"
Io: "Si questo pomeriggio insegno a una ragazza."
Marco: "Fossi in lei avrei paura, cerca di non farla annegare."
Io: "Annegare di certo no, siamo sub, siamo già sotto il mare, quanto sei stupido."
Marco: "Mai quanto te."
Io: "Hai intenzione di provocarmi?"
Marco: "Forse un pochino."
Io: "Bene. Dove è Lara?"
Marco: "In centro, a provare il vestito. Sei gelosa?"
Io: "Sono fidanzata."
Marco: "Ah giusto, con Max."
Io: "Si esatto."
Marco: "Spero che venga alla cerimonia. Non vedo l'ora di conoscerlo."
Io: "Fidati è molto meglio di te."
Marco: "Spiritosa. Beh ora devo andare, stai attenta con quelle bombole."
Io: "Come se non lo sapessi."

Finito il lavoro mattutino torno a casa e mi riposo per poi tornare a lavoro alle 16 dove aspetto la mia prima allieva.
Mi siedo dal tavolino a finire di correggere i test. Sono molto concentrata e quindi non vedo chi stia arrivando quando sento un suono di ciabatte e: "Sono la ragazza delle 16, tu sei Isabella?"
Alzo la testa.
Io: "Charlotte!!!!"

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