Una passeggiata con Emma

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È mattina. Iniziano ufficialmente i 14 giorni di vacanza e io non potrei essere più felice. Anche oggi è bellissimo e fa soprattutto caldissimo. Il gallo che canta come una cornacchia mi sveglia e mi dà il buon giorno. Sto benissimo a letto, il materasso è comodissimo però ahimè devo andare a fare colazione.
Scendo giù e sono tutti già a tavola.
Emma: "Buongiorno cara, come stai, té o latte?"
Io: "Ciao Emma, té grazie."
Emma: "Perfetto! Cosa vorresti fare oggi?"
Io: "Non saprei..."
Emma: "Perché io ho una bellissima idea e spero che ti piaccia. Oggi siamo solo noi due, i ragazzi non ci sono e ovviamente Giorgio è a lavoro. Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata in riva al mare alla Biodola?"
La Biodola, un quartiere dell'Elba dove, tra le altre cose, si trova l'Hotel Hermitage e la scuola di diving di Marco... Però tanto lui non c'è e quindi posso stare tranquilla.
Io: "Mi sembra una splendida idea. Mi vado a cambiare e sono giù tra 10 minuti."
Uscite di casa non prendiamo nemmeno la macchina perché tanto il mare si trova a due passi quindi non ce n'è bisogno. Emma: "Ci sei già stata qua Isa?"
Io: "Si, ero proprio qui vicino come hotel, all'Hermitage e io e i miei genitori facevamo sempre delle passeggiate il pomeriggio."
Emma: "Eri all'Hermitage? Veramente? Lo sai che io sono di casa li? Conosco benissimo tutto il personale."
Io: "Davvero? Fantastico!"
Emma: "Se vuoi possiamo andare lì a prenderci qualcosa da bere e un gelato, ti va?"
Io: "Mi sembra un'ottima idea."
Camminiamo per poco prima di raggiungere l'Hotel ed è rimasto lo stesso dell'anno scorso, stessa magia.
Raggiungiamo il gazebo dei bagnini dove Emma dà un saluto veloce.
Bagnino: "Signora Bartolini! Che piacere vederla!"
Emma: "Buongiorno Paolo, come stai?"
Bagnino: "Non ci lamentiamo, qua si sta sempre bene"
Emma: "Non ho dubbi. Non so se ti ricordi di questa bella ragazza, Isabella, alloggiava qua l'anno scorso."
Io: "Buongiorno, mi ricordo di lei."
Bagnino: "Si, ciao, mi ricordo di te. Sei tu la ragazza con la sorella piccola."
Io: "Esatto, sono proprio io."
Bagnino: "Come mai da queste parti?"
Io: "Alloggio a casa di Emma. Ho iniziato da poco la scuola di Biologia Marina."
Bagnino: "Ah ecco, sono contento. Spero tu ti trova bene."
Io: "Per ora si, assolutamente."
Emma: "Ora ti lasciamo Paolo, andiamo a bere qualcosa al bar. A dopo."
Bagnino: "A dopo ragazze"
Ci sediamo sul terrazzo del bar che dà sulla spiaggia dell'hotel e accanto c'è il centro sub ma sembra chiuso perché non c'è nessuno.
Cameriere: "Buongiorno Signora Bartolini, tutto bene oggi?"
Emma: "Buongiorno Giovanni, benissimo grazie. Ti ricordi di Isabella, era qui l'anno scorso."
Cameriere: "Mi ricordo si di te, come stai?"
Io: "Benissimo grazie."
Cameriere: "Bene, salutami tanto i tuoi."
Io: "Sarà fatto!"
Cameriere: "Cosa vi porto?"
Emma: "Per me un succo tropicale e tu Isa?"
Io: "Ne prendo uno anche io."
Emma: "È due coppette di gelato, quello che preparate voi."
Cameriere: "Perfetto!"
Io: "Emma, come fai a conoscere tutti qua?"
Emma: "Diciamo che vengono tutti da me allo sportello in banca e mi occupo dei fondi dell'albergo. Si fidano solo di me."
Io: "Capito!"
Emma: "Uh non avevo notato che qua sotto c'è il centro sub. Sei stata qua tu Isa?
Io: "Si sono stata qua, e mi sono trovata benissimo. Davvero."
Emma: "Ne parlano bene. Vorrei andare a chiedere informazioni per Manuel, anche lui vorrebbe prendere il brevetto da sub."
Io: "Deve assolutamente farlo. Qui ti preparano benissimo!"
Emma: "Allora è deciso. Solo che sembra chiuso...Giovanni, sa per caso a che ora riapre il centro sub?"
Cameriere: "Dovrebbero tornare tra poco gli istruttori. Sono andati a fare immersione circa un'ora fa."
Emma: "Grazie mille. Così aspettiamo."

Non passano nemmeno 5 minuti che una barca approda e scendono gli istruttori. Li conosco tutti. Spero che loro si ricordino di me. Marco non c'è, menomale.
Emma: "Andiamo?"
Io: "Si!"
Emma chiede informazioni a Paola, quella che dirige insieme al marito il centro.
Emma: "Buongiorno volevo qualche informazione sul corso per il brevetto."
Paola: "Certo, le porto tutto."
Paola si gira per andare a prendere i fogli e poi di scatto si gira e mi guarda e mi dice: "Isabella, sei tu?"
Io: "Ciao Paola! Si sono io!"
Viene verso di me e mi abbraccia stretto.
Paola: "Come stai? Che bello rivederti!"
Io: "Io sto bene. Vivo qua ora e studio Biologia Marina."
Paola: "Hai seguito il tuo sogno. Sono veramente felice di trovarti qua. Ma per pratica come fai?"
Io: "Seguo delle lezioni il pomeriggio a scuola."
Paola: "Sai che puoi farle qua se vuoi?"
Io: "Davvero? Mi sembra meraviglioso. Emma cosa dici?"
Emma: "Non potrei essere più felice. Se vieni qua impari anche di più. Domani chiamo la scuola e glielo dico."
Paola: "Così ti immergi di nuovo."
Io: "Siii, che bello."
Paola: "Poi ci sentiamo. Adesso torniamo a lei Emma."

Che bello, ho trovato pure il lavoro qui al centro. Che soddisfazione.
Guardo gli altri istruttori lì dalla barca togliersi le tute da sub e le bombole. Stanno ancora tutti lì, nessuno si avvicina, tranne uno.
Il sole picchia forte quindi mi devo mettere gli occhiali per vedere meglio la misteriosa persona che sta arrivando.
Marco...è lui. Non sto scherzando, è lui, non è possibile. No, sto per vomitare.
È lui di sicuro. Capelli biondi riccioluti, viso tondo e stessi occhiali da sole. È in costume da bagno, che visione magnifica. Il suo fisico è migliorato ancora di più.
Si comunque, cosa faccio ora?
Da stupida, pensando che funzionerà, abbasso un po' la testa.
Lo sento arrivare e mi passa dietro sussurrando: "Scusi devo passare."
La sua voce, mi fa sempre impazzire.
Va a prendere delle bombole quando con la coda dell'occhio lo vedo che si gira e mi fissa.
Marco: "Isabella? Qui?"
Io: "Ciao Marco."

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