Il giorno fatidico

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Sono le 17. Il sole comincia a tramontare ma illumina ancora la spiaggia con un colore che tende sull'arancione. L'ambiente perfetto, l'ora perfetta. Non resta che iniziare la cerimonia.

La location è magnifica, curata nei minimi dettagli, sono veramente soddisfatta

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La location è magnifica, curata nei minimi dettagli, sono veramente soddisfatta.
Accanto all'altare ci sono Irene e Charlotte, le mie testimoni, vestite di azzurro come le altre, che attendono trepidanti. Sono in ansia per me...
Mia mamma, mia sorella e i miei nonni sono seduti ai primi posti. Chissà le loro facce quando vedranno il mio abito.
Mio papà è con me. Oramai l'ora è giunta.
Le mie amiche, nonché damigelle d'onore, sfilano per la navata centrale con i loro bouquet e i loro abiti assolutamente magnifici e si avvicinano alle testimoni.
Marco fa la sua entrata ad effetto e non mancano gli applausi da parte di tutti.
E ora tocca a me...

Papà: "Tesoro è il tuo momento. Sei pronta."
Io: "Si, solo non farmi inciampare."
Papà: "Quello mai. Sembra ieri che eri in fagottino e ti tenevo tra le mie braccia e ora guardati, una donna. Sono tutti così fieri di te."
Io: "Papà, forse è meglio se andiamo perché se mi metto a piangere mi cola il mascara."
Papà: "Ah giusto, scusami."
Io: "Però grazie, ti voglio bene."
Papà: "Anche io."

Passo dopo passo ci avviciniamo sempre di più alla spiaggia e all'altare. Tutti si girano meravigliati dal mio vestito. Non c'è persona che non stia sorridendo, quasi piangendo.
Arriviamo davanti al prete e a Marco. Mio papà mi da un ultimo bacio e poi si va a sedere.
Prete: "Potete sedervi...siamo oggi qui riuniti per celebrare il matrimonio tra Isabella e Marco. Qualcuno dei due sposi vuole dire qualcosa prima di cominciare?"
Marco: "Credo di no, ci siamo già detti tutto ieri perciò se la mia quasi moglie non vuole aggiungere altro."
Io: "Solo una cosa. Padre, le spiace passare subito agli anelli e alle promesse?"
Prete: "No affatto, anzi meglio per voi."

Mia sorella era pronta, lì all'inizio della navata, con quel cuscinetto bianco perlato e sopra le due fedi. Il prete le fece cenno di avvicinarsi.
Quando arriva, mi da un bacio e io le dico: "Sophie, sii forte."
Sophie: "Lo sarò, tu ora meriti di essere felice. Mi occuperò io di mamma e papà."
Io: "Come faccio a non volerti bene?"

Io e Marco ci scambiamo le fedi. Anelli d'oro bianco con incisi sopra le nostre iniziali.
Marco: "Isabella, io prometto di esserti Fedele tutti i giorni della nostra vita, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà."
Io: (trattenendo le lacrime) "Marco, prometto di esserti fedele fino alla fine, in ogni caso, qualsiasi sia il nostro destino."
Marco: "Sei mia."
Io: "Sei mio."

Prete: "E quindi, con il potere conferitomi dalla Chiesa, vi dichiaro marito e moglie. Potete baciarvi."

Tutti che applaudivano, le mie amiche che lanciavano i fiori e il riso.
Noi due al centro, in un bacio che non finiva più e sembrava che nessuno dei due volesse staccarsi. Marco fa un cenno di sorriso e io altrettanto.

Verso le 19.00 ci spostiamo all'Hermitage dove il catering ha preparato un ricco buffet con tanto di musica e balli.
Mentre Marco brinda con i suoi amici, io e le mie amiche ci sediamo sul prato per qualche minuto prima di continuare la festa.
Charlotte: "Un Brindisi a Isabella!"
Tutte: "Auguriii!"
Io: "Grazie davvero per tutto quello che avete fatto, siete meravigliose."
Irene: "Lo sappiamo! Ma un uccellino mi ha detto che tu e Marco verrete a Miami e tu tornerai al liceo!"
Sarah: "Isa, è la verità?"
Io: "Ebbene sì ragazze, Marco ha trovato lavoro lì e io finirò il liceo."
Julia: "E il diploma di biologia marina?"
Io: "Sto aspettando i risultati. Dovrebbero uscire domani."
Sarah B.: "E noi domani saremo lì a fare il tifo per te."
Francesca: " "Ma quindi ci diplomeremo tutte assieme!"
Jenny: "E qualcuna festeggerà anche con un baby."
Tiffany: "Jenny zitta, che poi ci chiederanno di lavorare come loro babysitter."
Io: "Mi sa proprio di sì."

Arriva d'improvviso mia mamma.

Mamma: "Ragazze scusate interrompervi ma Isa sarà meglio che ti fai trovare sulla spiaggia tra tre secondi. Non chiedermi altro."
Io: "Va bene. Ragazze, a dopo!"
Ludovica: "Cerca di non combinare guai!"

Scendo sulla spiaggia e non vedendo nessuno, mi siedo dalla riva e guardo il tramonto.
Sento qualcuno sedersi dietro di me.
Io: "Mio marito?"
Marco: "Purtroppo si."
Mi appoggio con la schiena e gli accarezzo quei ricciolini biondi che sono stati il mio debole da quando l'ho conosciuto la prima volta.
Io: "L'acqua sembra andare avanti ancora e ancora."
Marco: "Come noi. Ancora e per sempre."
Io: "Le tue parole mi danno sempre sicurezza. Chissà come mai."
Marco: "Credo che sia arrivato il momento."
Io: "Di fare cosa?"
Marco: "Il bagno."
Io: "Ma sarà freddo."
Marco: "Ho sposato una debole?"
Io: "Assolutamente no, guarda e impara."

Mi tolgo il vestito e corro in mare. Marco mi segue.
Ci schizziamo, ridiamo, ci baciamo.
È ufficialmente iniziata la nostra vita da sposati.

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