La partenza

13 4 1
                                    

Chi se lo sarebbe mai aspettato che il tempo sarebbe passato così in fretta. È già Giugno e oggi è il grande giorno: sto per partire per l'Isola d'Elba. Le emozioni che provo sono tante, ma ancora di più è il dispiacere di lasciare le mie amiche, perché senza di loro non sarà la stessa cosa. I miei genitori mi portano in aeroporto dopo che ho salutato i miei nonni ed è stato veramente difficile dirgli "a presto" perché sono abituata a vederli tutti i giorni, a mangiare pranzo da loro e adesso le cose stanno cambiando.
Arrivata in aeroporto, prendo i bagagli ed entrò con i miei. La sorpresa che mi trovai di fronte fu enorme. Varcata la porta di ingresso c'erano le mie amiche con un grosso cartellone con frasi strappa lacrime e foto che ci eravamo scattate negli anni. Era un regalo che speravo mi facessero. Ovviamente commossa, mi metto a piangere e loro corrono verso di me e ci stringiamo in un forte abbraccio.
Charlotte: "Non dimenticarti di noi Isa."
Io: "Come potrei dimenticarvi. Io vi voglio dire che ho passato dei momenti non facili in questi anni e anche prima di conoscervi. Ma voi siete il motivo per cui io sorrido ancora, perché voi siete vere, voi mi accettate per quello che sono. Mi fate sentire speciale e ora è meglio che la smetta o torno a piangere."
Irene: "Tornerai per il matrimonio vero?"
Io: "Ma certo Ire, non potrei mai saltarlo. È solo che poi dovrò tornare giù e non so quanto potrò restare con voi."
Sarah: "Sappi che comunque noi ti aspetteremo anche per tutta la vita. E poi senza di te, con chi vado in piscina?"
Io: "Beh sì quello è vero ahaha."
Francesca: "Non sarà la stessa cosa senza di te."
Sarah B.: "Si davvero Isa. Con chi scherzerò adesso? E con chi farò shopping sfrenato?"
Jenny: "E io invece, con chi parlerò dei problemi che ho al corso di inglese e con chi farò foto discriminatorie?"
Julia: "Non dimenticarlo mai. Sei una persona favolosa. Fai ciò che reputi giusto. E ora con chi farò colazione la mattina?"
Tiffany: "Tu sei l'unica che verrebbe con me tutto i giorni al Sushi e poi mi fai dei regali fantastici."
Ludovica: "State zitte. Parlo io ora ahaha, scusate scherzo. Comunque ti dirò solo qualche parola perché sto per piangere e credo che creerò un lago artificiale se iniziò adesso però tu sei la prima persona che mi ha accolto nella vostra classe e mi ha fatto credere nei sogni, mi ha aiutato con tutto."
Charlotte: "Perciò grazie. Hai aiutato tutte."
Io: "Sto piangendo. Siete favolose."
Un altro abbraccio e poi un saluto con lacrime e singhiozzi per poi sparire verso il Gate.

Ripresa da tutto mi imbarco sul volo e rimango lì a fissare cosa mi mostra il finestrino e intanto penso a quello che accadrà una volta arrivata.
Prendo i documenti che mi ha mandato la EPL e guardo la descrizione della famiglia che mi ospita. Si tratta della Famiglia Bartolini che vive nel capoluogo dell'Elba, a PortoFerraio. Sono 5 in famiglia: la mamma, il papà, due figlie femmine e un figlio che studiano sull'isola. La mamma si chiama Emma e lavora in banca mentre il papà, Giorgio, è un amministratore delegato. La figlia più grande, Giulia, ha vent'anni e studia per diventare psicologa. La seconda, Silvia, ha 18 anni e l'anno prossimo frequenterà l'ultimo anno di Liceo Classico. Il minore, Manuel, ha 17 anni e frequenta il liceo scientifico. Dalle descrizioni sembra una famiglia molto tranquilla e socievole e dice anche che la mamma conosce molte persone sull'Isola e le piace fare passeggiate, leggere e andare al cinema. Credo che mi troverò molto bene.

Perché sei qui?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora